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61 Written explanations of Marco VALLI

Capital Requirements (Regulation) (A8-0242/2018 - Peter Simon) IT

. – Il regolamento sui requisiti di capitale, che si propone di conseguire la riduzione dei rischi nel settore bancario, non tratta i rischi bancari allo stesso modo. La normativa sui requisiti di capitale rimane infatti fortemente sbilanciata contro il rischio di credito, considerato il male numero uno, in un sistema drogato da derivati, titoli tossici e investimenti speculativi che non aiutano l'economia reale. Eppure gli strumenti per affrontare e contenere i rischi di mercato e i rischi sistemici rimangono blandi e non sono stati rafforzati.Va riconosciuto però che il regolamento introduce una serie di misure, da me fortemente sostenute, di cui trarrà beneficio il sistema bancario italiano. Tra queste, l'ampliamento dei prestiti alle PMI che possono beneficiare di uno sconto di capitale; l'alleggerimento dei requisiti di capitale per prestiti garantiti con parte della pensione/stipendio, nonché per finanziamenti in infrastrutture; la sterilizzazione automatica degli effetti negativi sui bilanci delle maxi cessioni di NPL; l'alleggerimento degli oneri burocratici per le piccole banche.È stata inoltre riconosciuta la possibilità di introdurre in futuro un fattore di sostegno per le attività verdi e sociali.Ritenendo quindi che nel complesso le nuove norme facciano ben poco per risolvere le vere cause di instabilità finanziaria ma riconoscendo al contempo i risultati positivi, ho preferito optare per un'astensione.
2016/11/22
Loss-absorbing and recapitalisation capacity of credit institutions and investment firms (Directive) (A8-0218/2018 - Gunnar Hökmark) IT

. – Mi sono fortemente opposto a questa revisione della direttiva BRRD volta a introdurre nuovi requisiti minimi per le banche in materia di fondi propri e passività assoggettabili al bail in (MREL).In base alla nuova normativa le banche europee saranno tenute a emettere nuovi titoli obbligazionari "bail inabili" per raggiungere entro pochi anni i target MREL stabiliti dall'autorità europea di risoluzione. Questi requisiti si applicheranno alle grandi banche d'affari così come alle banche medio piccole che non hanno facile accesso ai mercati obbligazionari e questo produrrà impatti asimmetrici sui diversi modelli di banca nei vari paesi.I sistemi bancari basati sul modello di banca tradizionale di dimensione media o piccola come quello italiano registreranno infatti carenze e costi di raccolta più elevati, con potenziali effetti negativi sulla disponibilità di credito all'economia.La direttiva introduce inoltre un nuovo potere di moratoria che consentirà all'autorità europea di risoluzione di congelare i conti correnti dei cittadini, inclusi i depositi protetti sotto i 100 000 euro, per massimo due giorni ancora prima che sia stata presa una decisione sulla risoluzione. Uno strumento ingiusto che rischia di far precipitare la situazione e rendere il bail in inevitabile.Per questi motivi ho votato contro questa direttiva e il rispettivo regolamento.
2016/11/22
Discharge 2017: EU general budget - Commission and executive agencies (A8-0110/2019 - Inés Ayala Sender) IT

. – La relazione di accompagnamento al discarico 2017 sulla Commissione europea, racchiude diverse tematiche, riguardanti perlopiù i risultati positivi raggiunti. Il problema è rappresentato dal fatto che esistono delle serie problematiche che sono state analizzate solo in parte o non in modo adeguato. In primo luogo, voglio mettere in risalto la questione delle differenze tra i tassi di errore forniti dalla Commissione europea e quelli calcolati dalla Corte dei conti; queste discrepanze sono gravi e possono essere il risultato di un problema ben più serio: la mancanza di controlli. In secondo luogo, il tasso di errore, soprattutto per i pagamenti, è ancora alto e ci vuole un sistema di controllo più efficace. Rimane poi la questione della procedura di nomina del Segretario generale della Commissione europea, uno scandalo non affrontato in modo abbastanza severo nella relazione; è stato però accolto un emendamento che richiede le dimissioni del Segretario generale e chiede di svolgere una nuova procedura di nomina che sia aperta, legale ed equa.Per questi motivi ho votato astensione.
2016/11/22
Discharge 2017: EU general budget - European Parliament (A8-0108/2019 - Claudia Schmidt) IT

. – La relazione di accompagnamento al discarico 2017 sul Parlamento europeo, prende in considerazione vari aspetti dell'esecuzione del bilancio. In primo luogo si ricorda che non è stato dato seguito alle raccomandazioni presenti nella risoluzione sul discarico per l'esercizio 2016. Vengono poi analizzate diverse questioni relative alle politiche del personale, i costi della dispersione geografica del Parlamento e sulla trasparenza delle spese di indennità generali. La relazione non è completa però nell'affrontare tematiche a me care, come ad esempio la riduzione degli stipendi dei membri, il ricalcolo delle loro pensioni e la riduzione della spese relative all'affitto degli immobili e alle automobili di servizio.Il bilancio del Parlamento europeo aumenta di anno in anno e, mentre le proposte per ridurre i costi vengono respinte, si continuano assurdamente a finanziare per svariati milioni di euro, i partiti e le fondazioni politiche europee.Per questi motivi ho votato contro alla relazione.
2016/11/22
Discharge 2017: EU general budget - European Council and Council (A8-0096/2019 - Arndt Kohn) IT

. – La relazione di accompagnamento al discarico 2017 sul Consiglio e Consiglio europeo, sottolinea anche quest'anno le criticità della situazione in cui si trova il Parlamento europeo, rispetto alla concessione o meno del discarico. Il Consiglio continua infatti, a non rispondere al questionario inviato dal Parlamento, per quanto riguarda l'esecuzione del suo bilancio. La mancanza di cooperazione è stata dimostrata anche dall'assenza del Segretario generale del Consiglio all'audizione organizzata nel novembre 2018, relativa alla procedura di discarico annuale. Nella relazione si insiste sul fatto che la spesa del Consiglio, deve essere controllata al pari di quella delle altre Istituzioni e si sottolinea che gli elementi fondamentali di tale controllo, sono stati ripetuti nelle risoluzioni di discarico degli scorsi anni, ma la situazione – pur essendo stato ora aperto un dialogo – non è cambiata. Il Parlamento europeo è l'unica istituzione direttamente eletta dai cittadini dell'Unione e il suo ruolo nella procedura di discarico è direttamente collegato al diritto dei cittadini, di essere informati sul modo in cui viene speso il denaro pubblico.Per questi motivi ho votato a favore della relazione.
2016/11/22
EU Anti-Fraud Programme (A8-0064/2019 - José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra) IT

. – Ho votato a favore della relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma antifrode dell'UE poiché contiene molti punti condivisibili.Il programma accorperà delle misure già esistenti, volte ad aiutare gli Stati e l'Unione a prevenire e combattere la frode, a sostenere la mutua assistenza amministrativa e la cooperazione in materia doganale e agricola. Queste misure sostengono la lotta alla frode, agendo da prospettive diverse: il programma Hercule III ha tra i suoi obiettivi quello di fornire assistenza tecnica e svolgere attività di training per le autorità investigative; questo programma verrà accorpato ad altre due misure esistenti, l'AFIS (il sistema informativo antifrode) che supporta le attività operative relative alla mutua assistenza amministrativa tra autorità doganali e l'IMS (sistema di gestione delle irregolarità), un sistema informatico che permette agli Stati membri di comunicare le irregolarità riscontrate e ne supporta la gestione e l'analisi. Nella relazione, infine, sono stati messi in risalto dei punti importanti, come ad esempio garantire una valutazione indipendente del programma e dare la possibilità di partecipare al programma anche a Paesi aventi un accordo di associazione con l'Unione.
2016/11/22
Annual report 2017 on the protection of the European Union’s financial interests- fight against fraud (A8-0003/2019 - Marian-Jean Marinescu) IT

. – La relazione sulla relazione annuale 2017 sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea - Lotta contro la frode - sottolinea molte tematiche importanti; in primo luogo viene sottolineata la gravità della situazione relativa alle frodi legate all'IVA, in particolare quelle compiute a livello transnazionale. Nella relazione vengono dedicati inoltre diversi punti alla lotta alla corruzione. Si chiede infatti alla Commissione di migliorare il monitoraggio dei dati per tutti gli Stati membri, così da avere un quadro generale a livello europeo che sia preciso e aiuti a creare una politica comune anticorruzione più coerente.In ambito di appalti pubblici poi, si propone di migliorare e ampliare il livello di digitalizzazione delle procedure di appalto negli Stati membri, per garantire più trasparenza e arrivare a prevenire efficacemente le frodi in questo campo.Le frodi transnazionali e il contrabbando di tabacco sono fenomeni ad oggi molto diffusi sul territorio dell'Unione. Nella relazione si chiede alla Commissione di agire al più presto in entrambi i campi, al fine di ridurre considerevolmente la perdita di entrate dovuta a queste frodi.Ho votato a favore della relazione perché tratta tematiche a me care e perché è importante continuare a sottolineare che la lotta alla frode e la lotta alla corruzione, non siano messe in secondo piano, ma che siano delle priorità per l'Unione europea.
2016/11/22
Annual report on competition policy (A8-0474/2018 - Michel Reimon) IT

. – Condivido in gran parte l'analisi di questa relazione annuale sulla politica di concorrenza che esprime, tra l'altro, una chiara condanna alle pratiche elusive delle multinazionali e i vantaggi fiscali illegali concessi dal Lussemburgo al colosso francese Engie, denuncia la condotta anti-concorrenziale di Black Rock nel mercato dei fondi pensione privati, ed esprime preoccupazione per l'approvazione della fusione tra Bayer e Monsanto.Tuttavia, ritengo che manchi nella relazione un'analisi di ulteriori importanti aspetti legati alla politica di concorrenza nel settore finanziario. Non sono considerate per esempio le distorsioni concorrenziali dovute alle dismissioni accelerate di crediti deteriorati - sollecitate dalla BCE - in mercati illiquidi e dominati da pochi compratori, in primis Black rock. Quanto si parla di aiuti di Stato alle banche, non c'è alcuna contezza rispetto alle distorsioni legate all'applicazione asimmetrica della normativa sugli aiuti di Stato nei diversi Paesi UE. Dal 2008 al 2014, quando gli aiuti erano permessi, alcuni Paesi sono intervenuti massicciamente per salvare le loro banche (solo la Germania ha totalizzato circa 238 miliardi di aiuti pubblici). Altri Paesi tuttavia - come l'Italia –hanno approfittato in minima parte del regime transitorio e una volta cambiate le regole, si sono ritrovati ad affrontare gli effetti della crisi con le mani legate. Per questi motivi mi sono astenuto sul testo finale.
2016/11/22
Establishing the InvestEU Programme (A8-0482/2018 - José Manuel Fernandes, Roberto Gualtieri) IT

. – Ho votato a favore del programma InvestEU, che mira ad accorpare in un unico strumento tutti i programmi UE destinati agli investimenti, creando una forte sinergia e necessaria semplificazione, sulla base dell'esperienza maturata sotto l'EFSI . L'obiettivo è mobilitare oltre 650 miliardi di euro in investimenti aggiuntivi in tutta l'UE per il periodo 2021-2027, facendo leva su una garanzia di 40 miliardi, al fine di sostenere occupazione, investimenti e innovazione. Ritengo particolarmente positivo: la suddivisione del programma quattro macro-settori di intervento relativi a infrastrutture sostenibili, ricerca, innovazione e digitalizzazione, PMI, investimenti sociali; il coinvolgimento (seppur non pienamente riflesso nella struttura di governance come auspicavo) di altri partner esecutivi oltre la BEI, nell'attuazione del programma, come la nostra CDP e altre banche promozionali nazionali, in quanto questo permetterà la selezione di progetti mirati ad affrontare esigenze specifiche del territorio, anche su piccola scala; la maggiore attenzione alla sostenibilità degli investimenti e alle piccole imprese, nonché il fatto che agli Stati membri sia data la possibilità di convogliare su InvestEU parte delle risorse loro assegnate nel quadro dei fondi per la politica di coesione, al fine di mobilitare, chiaramente a beneficio del paese in questione, un volume maggiore di investimenti, facendo leva sulla garanzia del bilancio UE e il suo più alto rating .
2016/11/22
European Central Bank Annual report 2017 (A8-0424/2018 - Gabriel Mato) IT

. – Ho votato contro la risoluzione annuale sull'operato BCE. Per quanto il testo sia in alcuni punti condivisibile – come quando riconosce che le politiche monetarie messe in atto negli ultimi anni hanno generato squilibri finanziari nell'UE, incluso il rischio di bolle speculative; quando sottolinea l'urgenza di affrontare i gravi squilibri macroeconomici nell'Eurozona; quando chiede alla BCE di integrare i principi economici, sociali e di governance (ESG) nella definizione delle politiche monetarie e di rafforzare la trasparenza – la relazione complessivamente risulta sbilanciata e non sostenibile. Innanzitutto, manca un'analisi delle questioni fondamentali per la politica monetaria europea, quali la necessità di ampliare il mandato BCE per integrare altri obiettivi a quello della stabilità dei prezzi, come la piena occupazione, nonché di attribuirle il ruolo di prestatore di ultima istanza. Nel testo viene tra l'altro ribadito il dogma dell'irreversibilità dell'euro, di cui viene sottolineato un presunto crescente supporto popolare, mentre viene diretta un'accusa, del tutto fuori luogo, al governo italiano per aver determinato, secondo questa risoluzione, l'aumento dello spread. Per quanto riguarda le competenze BCE in ambito di vigilanza, non viene posto infine il necessario accento sul problema numero uno per la stabilità del sistema finanziario: l'esposizione dei sistemi bancari francese e tedesco al rischio derivati.
2016/11/22
Banking Union - Annual report 2018 (A8-0419/2018 - Nils Torvalds) IT

. – Ho votato contro questa risoluzione sull'unione bancaria. Da una parte, si insiste con molta enfasi sulla necessità di ridurre ulteriormente i livelli di NPL, prendendo di mira i sistemi bancari del Sud Europa più esposti sul credito, senza tuttavia riconoscere che nessun progresso concreto è stato fatto per la riduzione dei rischi finanziari legati ai titoli illiquidi, inclusi i derivati, di cui sono piene le banche d'affari francesi e tedesche. Un mio emendamento che chiedeva l'appello all'SSM di includere la riduzione di tali strumenti tra le priorità di supervisione per il 2019, è stato rigettato. La risoluzione contiene inoltre un paio di riferimenti al problema del rischio sovrano che, seppur velatamente, pongono la pericolosa questione del passaggio a un diverso trattamento dei titoli di Stato dell'eurozona. Infine, quando si parla dell'esigenza di preservare la diversità del sistema bancario, nulla si dice sul fatto che le azioni della BCE stanno già andando nella direzione di spingere il sistema europeo verso un unico modello di banca, quello della grande banca d'investimento, a scapito dei modelli bancari tradizionali focalizzati sul finanziamento a imprese e famiglie. Anche il nostro emendamento che ribadiva la necessità di una separazione bancaria delle attività di investimento da quelle legate al credito, non è stato incluso nel testo.
2016/11/22
Common system of a digital services tax on revenues resulting from the provision of certain digital services (A8-0428/2018 - Paul Tang) IT

. – Ho votato a favore della proposta di direttiva che istituisce un'imposta transitoria per le multinazionali attive nell'economia digitale pari al 3% del fatturato. Si tratta di una soluzione temporanea da applicare in attesa di raggiungere un accordo su una riforma più ampia e organica delle regole di tassazione delle multinazionali dell'economia digitale.In mancanza di tale riforma, ritengo infatti necessario, procedere con questa misura, se vogliamo impedire che i colossi del digitale come Google, Facebook, Netflix, Spotify, Apple, Uber, continuino indisturbati ad accumulare enormi profitti eludendo le tasse, senza generare alcuna ricchezza o dar alcun contributo ai paesi in cui fanno business.La misura si applicherebbe solo alle multinazionali del digitale che superano contemporaneamente la soglia di 750 milioni di euro di fatturato mondiale e 40 milioni di euro di fatturato dentro l'UE. Non ci sarebbero quindi impatti negativi su PMI e start-up che rimarranno escluse da imposta.L'adozione della proposta, tuttavia, benché il Parlamento abbia espresso un forte sostegno, è al momento bloccata in sede di Consiglio che, ancora una volta, piegandosi ai forti interessi in gioco, ha fatto marcia indietro e ha cominciato a lavorare su un compromesso al ribasso proposto da Francia e Germania, che lascerebbe fuori dall'applicazione della tassa la maggior parte delle multinazionali.
2016/11/22
Corporate taxation of a significant digital presence (A8-0426/2018 - Dariusz Rosati) IT

. – Ho votato a favore della proposta di direttiva sulla presenza digitale significativa che ha l'obiettivo di garantire che le attività delle multinazionali digitali siano tassate in modo equo nel paese in cui svolgono la reale attività economica, al pari delle imprese tradizionali.Oggi, una grande impresa digitale, può infatti, facilmente sfuggire a qualsiasi tassazione semplicemente perché le attuali regole fiscali si applicano sulla base della presenza fisica e non tengono quindi conto della rapida trasformazione dell'economia globale verso la digitalizzazione. Questa proposta consentirebbe invece di tassare i profitti realizzati dalle imprese nei paesi in cui operano e creano valore economico, anche in mancanza di una stabile organizzazione fisica, qualora queste soddisfino i criteri che identificano la cosiddetta "presenza digitale significativa". Si tratta di criteri relativi alla percentuale di fatturato derivante dalla fornitura di servizi digitali, il numero di utenti o di contratti commerciali per la fornitura di servizi digitali.Nella posizione del Parlamento, questa proposta andrebbe poi ad integrare le proposte di direttiva volte a introdurre una base imponibile comune consolidata per la tassazione unitaria delle società, volta a tassare tutte le multinazionali sulla base di un nuovo sistema di norme comuni e di un meccanismo di ripartizione del gettito che rifletta dove è stata effettivamente svolta l'attività economica.
2016/11/22
Mobilisation of the European Union Solidarity Fund to provide for the payment of advances in the EU general budget for 2019 (A8-0453/2018 - Lefteris Christoforou) IT

. – La proposta di decisione è volta a stanziare 50 milioni di euro per garantire un rapido ed efficace versamento di anticipi dal Fondo di solidarietà dell'Unione in caso di eventuali catastrofi che accadranno nel 2019. In tal modo si potrà agire in maniera tempestiva per aiutare i paesi colpiti, erogando anticipi dal bilancio generale dell'Unione prima ancora che sia presa una decisione di concessione definitiva.Per tali motivi ho votato a favore della proposta di decisione.
2016/11/22
Protection of the EU’s financial interests - Recovery of money and assets from third-countries in fraud cases (A8-0298/2018 - Cătălin Sorin Ivan) IT

. – In questa relazione vengono sottolineate delle tematiche importanti per raggiungere un'azione comune in ambito di protezione degli interessi finanziari dell'UE, nello specifico il recupero di beni e denaro da paesi terzi in caso di frode. Il tema trattato è più che mai attuale, l'UE vede ogni anno perse dal suo bilancio somme di denaro enormi a causa di reati come il riciclaggio, l'evasione e l'elusione fiscale.La relazione contiene alcuni punti a me cari, come ad esempio la necessità di evitare lo spostamento di fondi tramite intermediari finanziari che operano in giurisdizioni non trasparenti e non cooperative. Inoltre, in caso di frode, bisogna garantire che il recupero o il congelamento dei beni sia effettuato in modo rapido, per far sì che questi non vadano completamente persi; nella relazione si invita quindi la Commissione a compiere maggiori sforzi per ottenere accordi di cooperazione con i paesi terzi beneficiari dei fondi europei.L'UE deve rafforzare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, provvedendo a garantire un corretto ed efficace utilizzo dei loro contributi. Per questi motivi ho votato a favore della relazione.
2016/11/22
Discharge 2016: EU general budget - European Council and Council (A8-0300/2018 - Marco Valli) IT

. – La seconda relazione sulla procedura di discarico del Consiglio sottolinea le difficoltà riscontrate dal Parlamento europeo nel chiedere delucidazioni al Consiglio sulla natura delle sue spese.Le problematiche in gioco sono varie: innanzitutto la trasparenza riguardo i costi degli edifici, questione che da lungo tempo resta in sospeso. In secondo luogo, ma non per importanza, la mancanza di risposte da parte del Consiglio alle domande, ormai reiterate ogni anno, relative alle sue spese e alla sua gestione amministrativa. Tutto ciò fa in modo che per il Parlamento europeo sia ancora una volta impossibile esprimersi a favore di una concessione del discarico. La spesa del Consiglio deve essere, infatti, controllata e rendicontata al pari di quella delle altre Istituzioni; il Parlamento europeo, unica Istituzione eletta dai cittadini, ha l'importante ruolo di assicurare che ciò si realizzi. Bisogna dunque giungere rapidamente a un accordo per uscire dal vicolo cieco in cui ci troviamo e garantire che le risorse dei contribuenti siano utilizzate nel modo più trasparente possibile. Per questi motivi ho votato a favore della relazione.
2016/11/22
Financial rules applicable to the general budget of the Union (A8-0211/2017 - Ingeborg Gräßle, Richard Ashworth) IT

. – La Commissione ha proposto una revisione delle norme finanziarie generali corredata delle modifiche corrispondenti alle regole finanziarie settoriali contenute in 15 atti legislativi concernenti i programmi pluriennali.La proposta contiene sia degli elementi positivi, sia dei punti negativi; tra quelli positivi si trova innanzitutto una semplificazione delle procedure di accesso ai fondi dell'Unione, in secondo luogo la gestione indiretta dei fondi da parte della Commissione verrà implementata attraverso organizzazioni e banche pubbliche degli Stati membri tramite contratti diretti; sono presenti inoltre diverse misure volte a contrastare frodi, elusione fiscale e riciclaggio di denaro.Esistono tuttavia delle problematiche importanti, come il più ampio utilizzo del pagamento in base ai risultati anziché del rimborso dei costi, ciò implica che gli obiettivi da raggiungere debbano essere ben definiti a priori e questo potrebbe causare che le eventuali complicazioni amministrative non siano effettivamente risolte, ma solo spostate in una fase differente del procedimento. L'introduzione del pagamento di somme forfettarie, poi, potrebbe facilitare abusi se non si mantengono standard di controllo elevati. Sono infine preoccupato per il maggiore utilizzo di strumenti finanziari. Per questi motivi ho votato astensione.
2016/11/22
2021-2027 Multiannual Financial Framework and own resources (B8-0239/2018, B8-0240/2018, B8-0241/2018) IT

. – La risoluzione sul Quadro finanziario pluriennale e risorse proprie, contiene diverse questioni critiche. Sostengo la richiesta di non diminuire i livelli di finanziamento delle politiche agricole e di coesione. Si devono infatti sostenere attivamente i piccoli agricoltori e le regioni che devono colmare il gap di sviluppo.Deploro invece la proposta di creare un meccanismo europeo di stabilizzazione degli investimenti finanziato tramite i redditi di signoraggio, redditi che dovrebbero invece rimanere a sola disposizione delle banche nazionali e quindi degli Stati membri, i quali cedendoli perderebbero capacità di bilancio.Nel campo delle nuove risorse proprie poi, non posso condividere la proposta di riversare nel bilancio dell'Unione una parte dei proventi dell'Emission Trading System (ETS) dato che va a scapito delle entrate degli Stati che, schiacciati dalle regole di bilancio, sarebbero costretti ad effettuare dei tagli per coprire l'esborso.Infine gli Stati membri non devono in alcun modo essere ricattati per ricevere i fondi da loro stessi versati in cambio dell'implementazione di riforme impopolari e spesso volte alla svalutazione salariale. Il meccanismo della macrocondizionalità e del supporto alle riforme strutturali, per come è stato impostato, risulta essere un sistema ingiusto che non risolve gli squilibri interni dell'Eurozona. Per questi motivi ho votato contro la risoluzione.
2016/11/22
Sustainable finance (A8-0164/2018 - Molly Scott Cato) IT

. – Ho votato a favore di questa relazione sulla finanza sostenibile che sottolinea l'importanza di creare un nuovo quadro normativo per incanalare i capitali verso investimenti a lungo termine e innovativi che contribuiscano allo sviluppo sostenibile e possano garantire una rapida transizione ecologica e la decarbonizzazione dell'economia.La maggior parte del denaro in circolazione è generata dal settore bancario privato attraverso l'erogazione di prestiti e ciò attribuisce al settore bancario un enorme potere decisionale in merito alla distribuzione del denaro nell'economia, un potere che persegue in larga misura obiettivi orientati alla massimizzazione dei profitti e basati su logiche di mercato a breve termine, a scapito di obiettivi sociali e ambientali.Per questo è necessario intervenire con una ambiziosa azione pubblica volta ad accelerare gli investimenti "verdi" e a contrastare una allocazione di capitali che si è rivelata inefficiente e profondamente iniqua. A tal fine, la relazione invia a Commissione e Consiglio raccomandazioni puntuali, come la proposta di stabilire un quadro di giusti incentivi, solidi indicatori di sostenibilità e solidi criteri di valutazione di impatto per orientare gli investitori. La finanza può essere uno strumento straordinario se indirizzata verso la creazione di valore per la società e l'ambiente e il perseguimento di obiettivi a lungo termine nell'interesse generale di tutti i cittadini.
2016/11/22
Annual report 2016 on the protection of EU’s financial interests - Fight against fraud (A8-0135/2018 - Gilles Pargneaux) IT

. – Il riciclaggio di denaro, le frodi, l'elusione e l'evasione fiscale, sono tutti problemi che causano perdite di centinaia di miliardi per l'Unione. Nel 2016, seppur in diminuzione rispetto agli anni precedenti, sono state riscontrate ancora alte percentuali di frodi ai danni del bilancio europeo e di irregolarità. Bisogna di conseguenza, agire tempestivamente per risolvere la situazione.Ho votato quindi a favore della relazione annuale 2016, sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea, poiché nel testo vengono messe in risalto tematiche care a tutti i cittadini europei. Innanzitutto sono presenti importanti novità riguardo l'implementazione dell'EPPO, l'Ufficio del pubblico ministero europeo, che andrà a rafforzare il lavoro dell'OLAF nella lotta contro le attività fraudolente e la criminalità organizzata.Inoltre viene espresso un grande interesse verso la protezione degli informatori e dei giornalisti investigativi, sottolineando la loro importanza sia per la prevenzione sia per l'individuazione di casi di frode e irregolarità riguardanti le spese di bilancio dell'Unione.
2016/11/22
Annual report on the control of the financial activities of the European Investment Bank for 2016 (A8-0139/2018 - Marco Valli) IT

Il Parlamento europeo, in questa sessione plenaria, ha sostenuto con ampia maggioranza le proposte contenute nel nostro rapporto sulla BEI, la Banca europea per gli Investimenti. Il testo richiede d'incrementare i finanziamenti per le piccole e medie imprese, di evitare che la garanzia della BEI finanzi attori che operano tramite i paradisi fiscali, maggiore trasparenza e più controlli sul sistema di appalti e subappalti per evitare, così, rischi di frode e corruzione.Abbiamo anche sottolineato la necessità per la BEI di promuovere attività più sostenibili dal punto di vista sociale, ambientale e finanziario, riportando al centro l'esigenza delle persone e delle PMI.Nella relazione, inoltre, si sottolinea l'importanza sia dei criteri di addizionalità dell'EFSI - che devono essere debitamente documentati - nonché della trasparenza riguardo al quadro dei suoi indicatori.Con il testo da noi presentato si sono mosse infine critiche dirette a infrastrutture come la TAP e il MOSE, progetti che non andrebbero finanziati specialmente da una banca pubblica, la quale dovrebbe aspirare a investimenti responsabili sul piano sociale e ambientale.Per questi motivi ho votato a favore della relazione.
2016/11/22
Prevention of the use of the financial system for the purposes of money laundering or terrorist financing (A8-0056/2017 - Krišjānis Kariņš, Judith Sargentini) IT

. – La revisione della direttiva antiriciclaggio realizza un indispensabile passo avanti sul piano della trasparenza e del rafforzamento della lotta al riciclaggio e all'elusione e evasione fiscale. Il cambiamento cruciale è legato alla maggiore trasparenza sui registri nazionali dei titolari effettivi delle società, ora pienamente accessibili al pubblico, e su quelli dei titolari effettivi dei trust che, per quanto riservati a chi dimostra un interesse legittimo, e non pienamente pubblici, come avremmo preferito, saranno comunque accessibili da ONG e giornalisti. Va inoltre sottolineato che nel testo finale, risultato di un compromesso non facile col Consiglio, non sono state accolte altre nostre priorità, come l'abbassamento sostanziale della soglia della quota di partecipazione per l'individuazione dei titolari effettivi delle società, l'introduzione di contromisure più efficaci contro la mancata identificazione della titolarità effettiva, o il rafforzamento delle sanzioni, in primis la revoca della licenza bancaria, in caso di violazioni gravi e ripetute della normativa antiriciclaggio. Pur rimarcando quindi le rimanenti debolezze normative, ho votato a favore della direttiva, in quanto rappresenta comunque una risposta concreta alle gravi falle emerse con lo scandalo dei Panama Papers e al problema dell'opacità delle strutture societarie, che per anni ha garantito la quasi totale impunità e libertà d'azione a riciclatori e evasori.
2016/11/22
Estimates of revenue and expenditure for the financial year 2019 – Section I – European Parliament (A8-0146/2018 - Paul Rübig) IT

Ho votato contro il testo in quanto è stato previsto un incremento del 2,48% rispetto al 2018, raggiungendo l'enorme cifra di 1 999 144 000 Euro: un paradosso considerando che con la Brexit il numero di eurodeputati nel 2019 scenderà di ben 46 unità.Anche i costi per partiti e fondazioni aumenteranno: per i primi si prevede addirittura un aumento di 17,553 milioni di euro. Cosa per noi inaccettabile.La nostra posizione va nella direzione opposta a quella presentata dal relatore: i costi della politica non devono in alcun modo aumentare, bensì devono essere ridotti e razionalizzati.Le nostre proposte principali prevedevano infatti una riduzione del bilancio in generale attraverso una vera e propria lotta agli sprechi, una riduzione delle indennità degli eurodeputati, un ricalcolo delle loro pensioni (affinché il loro diritto pensionistico sia in linea con i sistemi previdenziali per i cittadini), l'eliminazione totale dei fondi per partiti e fondazioni e chiaramente l'abolizione dell'assurda tripla sede che ogni anno produce un costo che oscilla dai 156 ai 204 milioni di euro.Queste proposte di buon senso sono state bocciate, quindi il mio voto è stato contrario al testo proposto che non rispecchia in alcun modo un progetto di bilancio contro gli sprechi o a favore di un'ottimizzazione dei costi.
2016/11/22
Protection of investigative journalists in Europe: the case of Slovak journalist Ján Kuciak and Martina Kušnírová (B8-0186/2018) IT

Ho votato a favore della risoluzione sulla protezione dei giornalisti investigativi in Europa che dà seguito alla missione che il Parlamento ha svolto in Slovacchia, a seguito dell'atroce assassinio di Ján Kuciak e di Martina Kušnírová. La risoluzione presenta alcuni punti chiave che devono essere presi in considerazione, se vogliamo che una tragedia simile non si ripeta: abbiamo bisogno di un livello più elevato di tutela e protezione dei giornalisti investigativi e degli informatori, che rivestono un interesse vitale per la società nel suo complesso. Dobbiamo inoltre trovare un modo efficace per combattere la corruzione, che rischia di inficiare il ruolo della democrazia. Per questo, la risoluzione invita la Commissione, a un monitoraggio effettivo della corruzione in Europa e dobbiamo porre particolare attenzione, alla lotta contro il crimine organizzato che ha assunto ormai, una dimensione globale. Per questo motivo ho presentato un emendamento al testo, che ha inserito la necessità innanzitutto, di non sottovalutare tale fenomeno e di migliorare la cooperazione e il coordinamento, per stimolare lo sviluppo di procedure standard comuni, sulla base delle buone pratiche degli ordinamenti più evoluti, a livello di contrasto alla criminalità organizzata.
2016/11/22
Integrity policy of the Commission, in particular the appointment of the Secretary-General of the European Commission (B8-0214/2018) IT

. – La nomina di Martin Selmayr a Segretario Generale della Commissione europea ha suscitato un grande scalpore a livello internazionale.Jean-Claude Juncker ha infatti imposto questa nomina, spostando il capo gabinetto del suo ufficio in una delle posizioni di maggior rilievo all'interno dell'organico della Commissione europea, aumentando così ancor di più la sua autorità politica su di un'Istituzione che dovrebbe rappresentare un esempio di imparzialità.La commissione CONT ha stilato una risoluzione critica in merito al caso, ma al suo interno è stato raggiunto un compromesso insostenibile, cioè la richiesta di rivedere la procedura di nomina del Segretario Generale, respingendo la richiesta della delegazione del Movimento 5 Stelle di ottenere le dimissioni immediate di Martin Selmayr e la riapertura della procedura di nomina in modo aperto, trasparente e legale.Grazie a questo compromesso l'attuale Segretario Generale, che ricopre una carica priva di un limite temporale, potrà rimanere nella sua posizione anche dopo la scadenza del mandato di Juncker.A causa di questa situazione ho votato sia contro il compromesso sia contro la risoluzione, incapace nella sua versione finale di assicurare agli sfiduciati cittadini europei che, almeno all'interno delle Istituzioni europee, si rispettino le regole.
2016/11/22
Common Consolidated Corporate Tax Base (A8-0051/2018 - Alain Lamassoure) IT

. – Ho votato a favore della relazione CCCTB in merito alla proposta di riforma del sistema di tassazione delle società multinazionali volta a realizzare in due fasi una base imponibile comune consolidata per le società. Questa relazione riguarda in particolare la seconda fase del consolidamento, che ha l'obiettivo di ripartire il gettito negli Stati in cui è creato il valore, attraverso una formula basata su quattro fattori (dipendenti, vendite, attività, dati). La CCCTB consentirebbe di considerare i profitti di un gruppo in modo unitario ai fini fiscali e eliminare le pratiche di trasferimento artificiale dei profitti, almeno all'interno dell'UE. È inoltre per noi importante che le risorse siano gestite dagli Stati, senza portare a contributi maggiori e automatici del bilancio UE. Si tratta di una riforma chiave che segnerebbe una svolta nella lotta all'elusione e all'ingiustizia fiscale, ma che difficilmente troverà il necessario appoggio unanime degli Stati membri per concretizzarsi, soprattutto per la fondamentale fase del consolidamento. Per questo abbiamo voluto sostenere il testo del Parlamento, nonostante permangano delle criticità e alcune nostre proposte siano state respinte, come il fatto che le regole sulle controllate estere non siano sufficientemente stringenti da risolvere il problema del trasferimento dei profitti fuori dall'UE, o che si applicherebbe da subito solo al 10% delle multinazionali.
2016/11/22
Common Corporate Tax Base (A8-0050/2018 - Paul Tang) IT

. – Ho votato a favore della relazione Tang in merito alla prima fase della riforma del sistema di tassazione delle multinazionali volta a realizzare una base imponibile comune consolidata per le società, la CCCTB. Questa prima fase riguarda l'introduzione di regole comuni per il calcolo della base imponibile della tassa sulle società. Abbiamo sostenuto la proposta, sebbene alcuni nostri importanti emendamenti siano stati respinti - per quanto riguarda l'abbassamento della soglia da 750 milioni di Euro a 50 milioni, in modo da non limitare la riforma al 10% delle multinazionali e estenderla a tutte le grandi imprese, o il rafforzamento delle regole sulle controllate estere per impedire alle multinazionali di trovare scappatoie continuando a trasferire i profitti nei paradisi fiscali extra-UE. Il testo del Parlamento rafforza d'altra parte la proposta della Commissione in vari punti, in linea con altri nostri emendamenti, per esempio, eliminando la deduzione per l'equity , limitando la deducibilità degli interessi passivi, e introducendo il concetto di stabilimento digitale che consentirebbe di intercettare i colossi del web che non hanno una presenza fisica. Positivo inoltre che si sottolinei come eventuali contributi della tassa al bilancio UE dovranno essere compensati da una corrispondente riduzione dei contributi nazionali. Ho quindi sostenuto questa proposta che segnerebbe un passo importante nella lotta all'elusione.
2016/11/22
European Semester for economic policy coordination: Annual Growth Survey 2018 (A8-0047/2018 - Hugues Bayet) IT

. – Ho votato contro questa relazione annuale sul Semestre europeo che analizza l'analisi annuale della crescita (AGS) presentata dalla Commissione europea per il 2018 e propone raccomandazioni per il futuro. Il testo, sostenuto dalla maggioranza dei gruppi politici, insiste sulla necessità di portare avanti una strategia per la crescita focalizzata su riforme strutturali di stampo neoliberista e il pareggio di bilancio, che si è rivelata fallimentare e ha avuto pesanti conseguenze economiche e sociali, con effetti controproducenti anche dal punto di vista della sostenibilità delle finanze pubbliche.Nella relazione manca una onesta riflessione critica sulla situazione dell'economia europea e sulla sostenibilità dell'intero quadro di governance economica, e non si riconosce che le cause del ristagno dell'economia europea sono legate in primis alle politiche di austerità, alla miopia delle attuali regole di bilancio e all'assenza di riforme volte a compensare le distorsioni e squilibri dell'Eurozona.Sono stati inoltre rigettati i nostri emendamenti che esortavano Commissione e Consiglio ad adottare azioni concrete per la correzione dei surplus commerciali eccessivi che stanno ostacolando la ripresa nel Sud dell'Eurozona, a lavorare su una proposta per esentare gli investimenti pubblici produttivi dal calcolo dei parametri di bilancio, e ad abolire il Fiscal Compact , rigettandone l'integrazione nel diritto UE. Per questi motivi ho rigettato la relazione finale.
2016/11/22
European Central Bank Annual Report for 2016 (A8-0383/2017 - Jonás Fernández) IT

. – Nonostante i fiumi di liquidità versati dalla BCE sin dallo scoppio della crisi dell'Eurozona, le politiche monetarie straordinarie hanno evidentemente fallito nel risollevare l'inflazione e la crescita economica. Sono probabilmente riuscite a tenere a galla l'euro e calmierare i tassi, ma non hanno stimolato la domanda e non hanno spinto l'occupazione. Questo perché, come sottolineavano i nostri emendamenti, respinti dai grandi gruppi, non solo, non sono state imposte condizionalità per vincolare le banche ad utilizzare la liquidità nell'economia reale, anziché nei circuiti della speculazione, ma soprattutto perché la politica fiscale espansiva, l'unico strumento efficace per contrastare la crisi, è bloccata dagli assurdi vincoli di bilancio UE. Lo diciamo da anni, è necessario liberare gli investimenti pubblici, in R&D, in istruzione, nei servizi pubblici smantellati dalle politiche di austerità, soprattutto nelle economie vulnerabili. Servono azioni concrete contro i surplus commerciali eccessivi che impediscono la ripresa dei paesi del Sud, servono inoltre meccanismi di mutualizzazione dei debiti pubblici per prepararci alla fine del QE. Le ricette proposte in questa relazione annuale non si discostano invece dalle politiche insostenibili promosse dall'UE negli scorsi anni: dalle politiche fiscali responsabili entro i vincoli del Patto di Stabilità (leggi austerità) alle riforme strutturali neoliberali basate sulla svalutazione dei salari. Per questi motivi io ho votato contro.
2016/11/22
Draft recommendation following the inquiry on money laundering, tax avoidance and tax evasion (B8-0660/2017) IT

. – Ho votato a favore delle raccomandazioni formulate dalla commissione d'inchiesta PANA sulle azioni necessarie per porre fine al sistema corrotto e immorale della grande evasione, elusione fiscale e riciclaggio sfruttato da multinazionali, criminalità e grandi evasori, a danno della collettività. Pur essendo non vincolanti, queste raccomandazioni rappresentano un importante strumento di pressione su Commissione europea e Stati membri per dare una risposta concreta ai recenti scandali fiscali, da Luxleaks e Panama Papers, ai Paradise Papers. Il testo finale è stato inoltre completato con alcuni nostri emendamenti, approvati in plenaria, relativi alla richiesta di includere anche gli Stati membri nella lista nera dei paradisi fiscali redatta dall'UE; l'appello per ritirare la licenza bancaria alle banche che risultano coinvolte nel promuovere i grandi schemi di elusione fiscale e riciclaggio; e infine l'invito a rivedere le regole sugli aiuti di Stato per assicurare che le tasse recuperate non vadano allo Stato che ha agito come paradiso fiscale, come avviene oggi, ma agli Stati danneggiati dalle pratiche di trasferimento degli utili. Oggi almeno quattro paesi, ovvero Irlanda, Lussemburgo, Malta e Olanda, figurerebbero nell'attuale "lista nera", se gli stessi criteri usati dall'UE per i paesi terzi fossero stati applicati anche all'interno dell'UE. Questa è un'intollerabile ipocrisia che vogliamo venga eliminata con i fatti.
2016/11/22
Extension of the duration of the European Fund for Strategic Investments (A8-0198/2017 - Udo Bullmann, José Manuel Fernandes) IT

. – Ho votato contro la proroga dell'EFSI, comunemente detto Piano Juncker, perché nonostante dei miglioramenti nel regolamento, non ci sarà garanzia, com'è stato nella prima parte del piano, che vengano selezionati progetti dall'alta addizionalità e inoltre, rappresenta lo strumento sbagliato per risolvere la carenza d'investimenti in Europa. In primo luogo, l'impatto dell'EFSI sul PIL Europeo è stato e sarà impercettibile, rispetto a quanto necessita l'Unione europea, specialmente nelle aree periferiche più colpite dalla crisi, i numeri annualizzati parlano chiaro. In secondo luogo, molti progetti finanziati hanno riguardato opere dal dubbio valore aggiunto e scarsa addizionalità. In Italia sono state finanziate diverse opere sulle quali ricadono grossi dubbi di possibili conflitti d'interesse del Governo e controverse, sia dal punto di vista ambientale, sia da quello sociale; è inaccettabile vedere approvati progetti legati a combustibili fossili e dallo scarsissimo valore ambientale come, raffinerie, acciaierie, stoccaggi di gas ed autostrade. La maggior parte dei progetti era già finanziabile su carta con strumenti di garanzia della BEI o delle banche promozionali già esistenti. L'EFSI è una soluzione inefficace e ingigantita comunicativamente a dismisura, per coprire la drammatica situazione europea di crisi occupazionale ed economica, che richiede invece la revisione dei vincoli di bilancio e dell'austerità, in modo da sbloccare gli investimenti pubblici e dare il necessario stimolo diretto alla domanda interna e alla ripresa.
2016/11/22
2018 budgetary procedure (A8-0359/2017 - Siegfried Mureşan, Richard Ashworth) IT

. – Le spese delle Istituzioni dell'Unione continuano ad aumentare e l'esito della conciliazione di bilancio per il 2018 non risponde alle reali esigenze dei cittadini europei. È un bilancio che ancora una volta non intraprende una politica di tagli agli sprechi, che dimostrerebbe solidarietà nei confronti dei cittadini ai quali ogni giorno vengono richiesti enormi sacrifici. Inoltre molti dei programmi finanziati andrebbero totalmente rivisti perché non stanno portando il valore aggiunto atteso.Basti pensare al finanziamento della nuova linea Torino-Lione o al Fondo Juncker: la prima è un'opera fortemente insostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale, che sta causando uno spreco ingente di denaro pubblico, mentre l'EFSI ha ampiamente dimostrato di essere principalmente una grande manovra pubblicitaria per la Commissione, che non è riuscita nonostante il quadro macroeconomico positivo a colmare la mancanza d'investimenti in UE, i quali potrebbero ripartire solo con una revisione sostanziale delle regole d'austerità contenute nei trattati.Queste sono solo alcune delle motivazioni che mi hanno spinto a non sostenere questa proposta di bilancio che per l'ennesima volta non ottimizza l'utilizzo delle risorse dei contribuenti.
2016/11/22
Transitional arrangements for mitigating the impact of the introduction of IFRS 9 (A8-0255/2017 - Peter Simon) IT

. – Ho votato contro le disposizioni transitorie per l'introduzione graduale dal 2018 del nuovo principio contabile IFRS9, che segna il passaggio a un modello di calcolo basato sulla rilevazione delle perdite attese sui prestiti, anche se non ancora realizzate. Sebbene il phase -in diluirà in 5 anni gli effetti negativi sui coefficienti di capitale dovuti ai maggiori accantonamenti sui crediti in bonis, l'introduzione dell'IFRS9 avrà pesanti ripercussioni sulla solidità delle banche commerciali, sulla gestione dei prestiti e sulla capacità di sostenere l'economia reale. Questa modifica radicale si aggiunge a una serie di azioni di accanimento sul rischio di credito, mentre non vediamo nessuna azione concreta per ridurre il rischio finanziario sistemico legato ai derivati, di cui sono piene le banche francesi e tedesche, la principale minaccia alla stabilità del sistema bancario europeo. A uscirne penalizzate saranno le banche con un modello di business incentrato sui prestiti a famiglie e PMI, già soffocate da una vigilanza e regole asfissianti. Va anche detto che le regole non varranno per tutte le banche. Non si applicheranno infatti alla quasi totalità del sistema creditizio tedesco, già escluso dalla vigilanza BCE, che continuerà a seguire i principi contabili nazionali. Una asimmetria che andrà ad amplificare le già profonde distorsioni di questa finta unione bancaria.
2016/11/22
Ranking of unsecured debt instruments in insolvency hierarchy (A8-0302/2017 - Gunnar Hökmark) IT

. – Ho votato contro la riforma della gerarchia dei creditori chiamati a partecipare alle perdite delle banche in caso di bail-in, che prevede l'introduzione di una nuova classe di strumenti di debito non garantiti, di rango inferiore rispetto ad altri titoli di credito non garantiti. La misura avrebbe l'obiettivo di aumentare la risolvibilità delle banche, soprattutto quelle a dimensione transnazionale, e facilitare quindi l'applicazione delle norme sul bail-in. In realtà, per assicurare la risolvibilità delle banche, in particolare quelle sistemiche, e proteggere la clientela retail, è indispensabile realizzare una vera riforma strutturale delle banche basata sulla separazione delle attività di investimento da quelle commerciali di deposito e erogazione crediti. Tuttavia, la Commissione ha di recente deciso di ritirare questa proposta essenziale per proteggere al contempo contribuenti, depositanti e risparmiatori. Inoltre, questa riforma nella gerarchia dei creditori solleva importanti criticità legate all'assenza di tutele sostanziali a protezione della clientela retail o di adeguati requisiti di trasparenza che riflettano in modo chiaro la più elevata rischiosità di questa classe di strumenti, nonché alla bassa maturità dei nuovi strumenti. La nuova classe di titoli doveva essere per lo meno limitata agli investitori professionali e soggetta a restrizioni quantitative per limitare gli investimenti da parte di fondi pensione e assicurazioni.
2016/11/22
Action plan on retail financial services (A8-0326/2017 - Olle Ludvigsson) IT

. – Il piano d'azione della Commissione per il cosiddetto mercato unico dei servizi finanziari retail viene presentato da questa relazione d'iniziativa come un progetto innocuo e assolutamente positivo, in grado di apportare indubbi benefici per i consumatori e la concorrenza, in termini di accesso a nuovi prodotti e a prezzi più bassi. L'idea di fondo del progetto si basa sull'assunto controverso e tutto da dimostrare che l'ulteriore liberalizzazione dei servizi finanziari al dettaglio porterà automaticamente a un miglioramento della concorrenza e benefici per i consumatori. Io credo invece che la strada per perseguire tali obiettivi sia quella di una più stringente regolamentazione e vigilanza finanziaria, piuttosto la rimozione indiscriminata delle ultime barriere nazionali all'espansione delle attività finanziarie retail , che andrà al contrario a favorire la concentrazione e l'oligopolio dei grossi gruppi bancari, con ulteriori criticità dal punto di vista della protezione dei consumatori e dei piccoli investitori. La creazione prematura di un mercato unico per la finanza retail potrebbe avere insomma effetti dannosi e controproducenti, soprattutto se consideriamo che il sistema bancario e finanziario non è stato ancora messo davvero in sicurezza e rimane caratterizzato da profonde distorsioni e asimmetrie legate alla moneta unica. Questa relazione trascura di affrontare tutte queste criticità e preoccupazioni. Per questi motivi il voto è stato contrario.
2016/11/22
Framework for simple, transparent and standardised securitisation (A8-0387/2016 - Paul Tang) IT

. – Ho votato contro questo regolamento che introduce una nuova etichetta per le cartolarizzazioni che rispondono ai criteri di "semplicità, trasparenza e standardizzazione" (STS), al fine di rilanciare questo mercato crollato dopo la crisi finanziaria e farne un canale alternativo per il finanziamento delle PMI, in grado di far ripartire il credito, l'economia reale e l'occupazione. Si tratta dell'ennesimo regalo alla speculazione finanziaria.Quello che accadrà sarà in realtà l'aumento dei profitti delle grandi banche d'investimento, del sistema bancario ombra e dei rischi sistemici. È assurdo che la soluzione venga ricercata proprio nello strumento che ha rappresentato il fattore principale della crisi finanziaria 2007-2008.L’etichetta STS dà peraltro un falso senso di sicurezza, in quanto ci sarà ben poco di semplice, trasparente e standardizzato. Basti pensare che nella definizione STS sono inclusi il tranching e cartolarizzazioni “sintetiche” con derivati finanziari, e richiede alle banche di mantenere solo il 5% delle cartolarizzazioni create, una quota di rischio inadeguata, che non risolve il problema del conflitto di interesse tra le banche che creano cartolarizzazioni e gli investitori che le acquistano. ll Movimento 5 stelle aveva chiesto l’introduzione di requisiti più rigorosi per le cartolarizzazioni STS, che sono rimasti esclusi dal testo finale, oggetto di fortissime pressioni della lobby finanziarie.
2016/11/22
Prudential requirements for credit institutions and investment firms (A8-0388/2016 - Othmar Karas) IT

. – Come per il regolamento STS, ho votato contro la revisione CRR che introduce un trattamento prudenziale favorevole per le cartolarizzazioni "semplici, trasparenti e standardizzate", allo scopo di rilanciare lo strumento che è stato al centro della crisi finanziaria e trasformarlo nel pilastro principale dell'unione dei mercati capitali. Ritengo assolutamente ingiustificato applicare requisiti di capitale inferiori in favore di uno strumento che, al di là dell'etichetta STS, rimane per sua natura complesso e opaco, e generatore di pericolosi rischi sistemici. Queste cartolarizzazioni non sono neppure semplici, trasparenti e standardizzate come si vorrebbe far credere, dato che includono tranching e derivati e consentono l'uso di modelli interni facilmente manipolabili dalle banche. Le nuove norme non serviranno nemmeno ad aumentare i prestiti alle PMI, in quanto le cartolarizzazioni sono un meccanismo di finanziamento troppo costoso e complicato per le PMI. Per questo, non ci sarà alcun beneficio per l'economia reale, ma solo per i profitti delle grandi banche d'affari e la finanza speculativa. Per lo meno, la Commissione, grazie all'accoglimento di un nostro emendamento, tra due anni sarà tenuta a valutare l'effettiva capacità finanziare l'economia reale e le PMI, i rischi di formazione di bolle speculative immobiliari, e la possibile introduzione di un limite massimo alle cartolarizzazioni, e presentare eventualmente una nuova revisione.
2016/11/22
Economic policies of the euro area (A8-0310/2017 - Gunnar Hökmark) IT

. – Ho votato contro la relazione sulle politiche economiche della zona euro, frutto di un inaccettabile compromesso tra popolari e socialisti, perché propone, come soluzione per l'eurozona, la continuazione della strategia basata su rigore, austerità, riforme strutturali insostenibili e competitività da raggiungere ad ogni costo, attraverso svalutazione di salari e diritti sociali. Si tratta dell'ennesimo appello a proseguire una strategia che si è rivelata dannosa e fallimentare e a rafforzare le regole esistenti, senza mai metterne in discussione l'efficacia e la sostenibilità. Eppure, stupisce che il rigore nell'applicazione delle regole, non valga per tutti, dato che i paesi forti che dettano le regole dell'UE sono evidentemente intoccabili. Ecco perché la relazione tace di fronte agli enormi squilibri generati dai surplus commerciali eccessivi e l'incapacità della Commissione di attivare l'apposita procedura della MIP, ai danni economici e sociali creati dalle politiche di austerità, al problema esplosivo dei derivati nelle banche del Nord a fronte dell'enfasi data al problema delle sofferenze bancarie. Il Movimento 5 stelle si è opposto a questo approccio e ha presentato una mozione alternativa per denunciare i veri problemi e chiedere la modifica radicale delle regole dell'eurozona, per rimettere al centro il benessere economico e sociale dei cittadini europei.
2016/11/22
General budget of the European Union for 2018 - all sections (A8-0299/2017 - Siegfried Mureşan, Richard Ashworth) IT

Anche quest'anno non è stato fatto alcuno sforzo, per cercare di ridurre i costi della politica. Il Parlamento ha ripristinato la maggior parte dei tagli del Consiglio per molte voci sulle quali si poteva prevedere un risparmio concreto e consistente, soprattutto sulle spese di natura amministrativa. Lo stesso Parlamento ha previsto un innalzamento dei propri costi, incrementando il proprio budget del 2,3% rispetto al 2017. Parliamo di quasi 2miliardi anche quest'anno sulle spalle dei contribuenti. Le risorse dell'Unione dovrebbero essere ottimizzate, non sperperate, al fine di permettere un adeguato livello di fondi per tutte quelle voci che possono portare un reale valore aggiunto economico e sociale agli Stati Membri. È pertanto doveroso, nonché di buon senso, rivedere completamente l'uso delle risorse. Opere quali la nuova tratta ferroviaria Torino-Lione, che non porta alcun valore aggiunto, non dovrebbero essere realizzate. Per non parlare del fallimento del Piano Juncker, che si concentra su progetti che non creano indotto all'economia reale, perché, privatizzando i soldi pubblici, i ritorni non possono che essere, verso i destinatari finali degli investimenti e non verso la collettività. Per i motivi soprascritti ho pertanto votato contro la relazione, in quanto il bilancio proposto non sta rispondendo in maniera efficace e concreta, alle priorità politiche che l'Unione sta affrontando.
2016/11/22
Discharge 2015: EU general budget - European Council and Council (A8-0291/2017 - Bart Staes) IT

. – La relazione mette in evidenza l'impossibilità da parte del Parlamento di adottare una decisione informata sulla concessione del discarico, in quanto il Consiglio continua a non rispondere al questionario inviato dal Parlamento per quanto riguarda l'esecuzione del suo bilancio. Il Parlamento chiede quindi che non venga concesso il discarico, poiché manca una volontà di collaborare e di rendere trasparenti i dati sui costi amministrativi del Consiglio. Nonostante il rifiuto del Parlamento non abbia finora avuto conseguenze giuridiche, permane comunque il suo forte valore politico. Ho quindi ritenuto necessario sostenere la relazione, a difesa della posizione ferma del Parlamento rispetto al Consiglio: occorre riformare la procedura di discarico al Consiglio, in modo tale da poter uscire da un circolo vizioso che perdura dal 2011. La situazione deve essere risolta al più presto, nell'interesse dei cittadini dell'Unione. Nella relazione viene evidenziato, oltre al problema della trasparenza amministrativa, la necessità di rendere più trasparenti i costi per l'edificio "Europa", un punto di fondamentale importanza per la credibilità delle Istituzioni, in un periodo in cui si chiedono grandi sacrifici ai cittadini europei.
2016/11/22
Minimum income policies as a tool for fighting poverty (A8-0292/2017 - Laura Agea) IT

. – Il Movimento 5 Stelle è riuscito ad ottenere l'approvazione a larga maggioranza della relazione sul reddito minimo, che sostengo fortemente quale strumento per combattere la povertà e restituire dignità ai cittadini europei. La relazione lancia un forte segnale alle istituzioni europee sulla necessità di affrontare al problema della povertà che coinvolge ormai 120 milioni di cittadini europei, e assicurare che tutti possano beneficiare di un reddito minimo per condurre una vita dignitosa. L'Europa ha un'enorme responsabilità nel dare una risposta concreta a questa emergenza, esplosa proprio in conseguenza delle sue politiche d'austerità e delle distorsioni della moneta unica. Per questo chiediamo alla Commissione di non continuare a far finta di niente e di presentare un quadro di norme comuni sulle forme di sostegno al reddito e i relativi criteri di accesso, validi per tutti. L'Italia è rimasta con la Grecia l'unico Paese a non prevedere alcuna forma di sostegno al reddito, mentre nel resto d'Europa la situazione rimane comunque molto frammentata, il che dimostra come i cittadini europei godano in realtà di condizioni di partenza e diritti molto diversi. Questa relazione rappresenta un grande passo avanti nella battaglia sul reddito di cittadinanza che il Movimento sta portando avanti da anni su tutti i livelli istituzionali.
2016/11/22
Extension of the European statistical programme to 2020 (A8-0158/2017 - Roberto Gualtieri) IT

. – Ho ritenuto opportuno votare contro la proposta della Commissione sulla proroga del sostegno finanziario al Sistema statistico europeo fino al 2020.La proposta della Commissione scaturisce dall'esigenza, imposta dalla crisi economica, di elaborare migliori politiche economiche e sociali, basate su dati concreti e comparabili. Sebbene il principio alla base della proposta possa essere condivisibile, il suo impatto sul bilancio sarebbe sproporzionato, pari a circa 218 milioni di euro per il periodo 2018-2020. Al fine di moderarne l'impatto previsto, il Movimento 5 Stelle ha proposto degli emendamenti che, tuttavia, non sono stati inseriti nel testo finale.Tra le nostre proposte vi è, ad esempio, la riduzione del supporto finanziario da 218 a 70 milioni di euro, e la richiesta che la proroga annuale sia sottoposta ad alcune condizionalità come la presentazione da parte del Sistema statistico europeo di un programma ex ante completo di obiettivi, risultati attesi e costi stimati per l'anno successivo.
2016/11/22
Mobilisation of the EU Solidarity Fund to provide assistance to Italy (A8-0280/2017 - Giovanni La Via) IT

Oggi è stata votata la mobilitazione del Fondo di solidarietà per fornire assistenza all'Italia a seguito dei gravi eventi sismici del 2016 e del 2017. Solo i danni diretti stimati dalle autorità nazionali ammontano a 21,8 miliardi; quelli indiretti, legati al crollo delle attività economiche negli anni, a molti di più. L'attivazione del Fondo prevede la mobilitazione di 1,2 miliardi, importo che tuttavia coprirà appena il 6% delle spese relative al danno diretto calcolato. Abbiamo votato a favore della mobilitazione per senso di responsabilità, ma va ricordato che l'Italia è contribuente netto al bilancio UE, pertanto la mobilitazione di oggi non rappresenta un vero aiuto, ma un mezzo di propaganda per l'UE fatto a nostre spese. Inoltre le politiche d'austerità, imposte tramite i vincoli economici contenuti nei trattati, impediscono all'Italia di effettuare gli investimenti necessari per la ricostruzione e soprattutto la prevenzione del rischio idrogeologico.
2016/11/22
Draft amending budget No 4/2017 accompanying the proposal to mobilise the EU Solidarity Fund to provide assistance to Italy (A8-0281/2017 - Jens Geier) IT

Il progetto di bilancio rettificativo n. 4/2017 accompagna l'attivazione del Fondo di solidarietà che ha previsto la mobilitazione di 1,2 miliardi di euro per fornire assistenza all'Italia, a seguito dei gravi eventi sismici del 2016 e del 2017. Solo i danni diretti stimati dalle autorità nazionali ammontano a 21,8 miliardi; quelli indiretti, legati al crollo delle attività economiche negli anni, a molti di più. L'attivazione del Fondo prevede la mobilitazione di 1,2 miliardi, importo che tuttavia coprirà appena il 6% delle spese relative al danno diretto calcolato. Abbiamo votato a favore del progetto di bilancio rettificativo per senso di responsabilità, ma va ricordato che l'Italia è contribuente netto al bilancio UE, pertanto la mobilitazione di oggi non rappresenta un vero aiuto, ma un mezzo di propaganda per l'UE fatto a nostre spese. Inoltre le politiche d'austerità, imposte tramite i vincoli economici contenuti nei trattati, impediscono all'Italia di effettuare gli investimenti necessari per la ricostruzione e soprattutto la prevenzione del rischio idrogeologico.
2016/11/22
Disclosure of income tax information by certain undertakings and branches (A8-0227/2017 - Hugues Bayet, Evelyn Regner) IT

. – Ho votato contro l'inaccettabile posizione di compresso raggiunta dal Parlamento sul Country-by-country reporting, perché introduce una pericolosa scappatoia, che rende la proposta di direttiva della Commissione, già debole in partenza, completamente depotenziata. L'inserimento di una specifica clausola di salvaguardia, consentirà infatti alle grandi imprese multinazionali, di sfuggire all'obbligo di rendicontazione pubblica, grazie alla possibilità di chiedere esenzioni potenzialmente illimitate, col semplice pretesto di proteggere informazioni commercialmente sensibili. Il Movimento Cinque Stelle ha sempre sostenuto la necessità di introdurre un CBCR pubblico ambizioso ed efficace, senza facili scappatoie legali. Questo perché si tratta di uno strumento cruciale di trasparenza che, se ben costruito, può essere di straordinaria efficacia per contrastare l'elusione e la pianificazione fiscale, aggressiva delle multinazionali. Abbiamo presentato diversi emendamenti a questo scopo, tra cui la proposta, rigettata, di abbassare la soglia che fa scattare l'obbligo di rendicontazione da 750 a 40 milioni di fatturato consolidato annuo (in linea con la definizione esistente di "grande impresa"), o la richiesta, approvata invece in seduta plenaria, di pubblicare i dettagli sui contributi pubblici ricevuti ed eventuali donazioni effettuate a soggetti politici. Tuttavia, il testo uscito dal Parlamento risulta talmente annacquato e carente, da rendere questa proposta assolutamente non sostenibile e priva di efficacia nel contrastare la grande elusione.
2016/11/22
Implementation of the European Fund for Strategic Investments (A8-0200/2017 - José Manuel Fernandes, Udo Bullmann) IT

. – Ho votato contro la relazione di iniziativa, che analizza i risultati conseguiti dal Piano FEIS, in previsione dell'adozione del regolamento che ne prevede l'estensione, fino al 2020. La relazione si presenta troppo ottimista e poco critica riguardo alcune importanti carenze e criticità del piano, che si è rivelato uno strumento inadeguato e insufficiente per sanare la carenza di investimenti in Europa. I progetti finanziati finora, spesso, non rispettano il principio di addizionalità, sono caratterizzati da una gestione opaca, ed una quasi totale mancanza di informazioni e dati sui singoli progetti, che ne rende difficile la valutazione. È deplorabile che il FEIS abbia concentrato la maggior parte del proprio sostegno finanziario a favore di progetti ad alta emissione di CO2, di dubbia sostenibilità finanziaria e privi di significativo valore aggiunto per l'economia reale. Ritengo invece necessario un radicale ripensamento dell'approccio agli investimenti in Europa, puntando sugli investimenti pubblici, che sostengano il settore della ricerca e sviluppo, dell'innovazione dell'istruzione, l'energia sostenibile e i servizi pubblici essenziali, in grado di creare valore aggiunto per l'economia reale e la società in tutti i paesi europei. Per uscire dalla recessione e risolvere efficacemente il problema del gap degli investimenti in Europa, è necessario rinegoziare i vincoli di bilancio e il quadro della governance economica europea.
2016/11/22
FinTech: the influence of technology on the future of the financial sector (A8-0176/2017 - Cora van Nieuwenhuizen) IT

. – Ho votato contro la relazione di iniziativa sul settore in rapida espansione del "FinTech ", presentato come uno dei motori su cui puntare per accelerare la realizzazione dell'unione dei mercati dei capitali, in quanto la relazione evidenzia esclusivamente i possibili benefici legati all'innovazione finanziaria, tralasciando tuttavia due aspetti fondamentali che non possono essere ignorati, quali i rischi per la stabilità finanziaria e la tutela dei consumatori. Il Movimento 5 Stelle aveva presentato degli emendamenti essenziali, che sottolineano l'importanza di un'adeguata regolamentazione della tecnologia finanziaria, senza la quale possono verificarsi notevoli rischi per la stabilità finanziaria come già avvenuto con la crisi del 2008.Il fenomeno FinTech può avere un impatto positivo nel creare canali alternativi per le operazioni di prestito e investimento. Tuttavia, se non adeguatamente regolato, può finire con l'escludere da un lato numerosi soggetti interessati e dall'altro trasferire smisurati vantaggi competitivi a favore di una ristretta cerchia di operatori. In questo modo vengono messe a repentaglio le condizioni di concorrenza, col rischio di danneggiare la protezione di consumatori e investitori. Tali minacce devono essere affrontate in maniera adeguata, abbandonando l'atteggiamento permissivo che ha portato alla deregolamentazione finanziaria prima della crisi, in modo da impedire agli innovatori di accumulare enormi profitti, scaricando i rischi a spese della collettività.
2016/11/22
Annual report 2015 on the protection of EU's financial interests - Fight against fraud (A8-0159/2017 - Julia Pitera) IT

. – Ho votato a favore della relazione annuale sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea del 2015, in quanto offre una valida analisi delle irregolarità fraudolente e non fraudolente segnalate nel 2015. In particolare, dalla relazione si evince che il numero delle regolarità segnalate è aumentato significativamente, arrivando a più di 22.000 casi.Nonostante, il Parlamento abbia ripetutamente invitato gli Stati membri ad uniformare la definizione dei principi di segnalazione, la situazione resta tuttora piuttosto insoddisfacente. Rimangono infatti delle differenze significative nel numero di irregolarità segnalate da ogni Stato membro, che creano delle distorsioni nella rappresentazione della situazione reale. È importante segnalare anche le gravi perdite dovute al divario dell'IVA e alle frodi in materia di IVA intracomunitaria, responsabili di un mancato gettito nel 2015 per diversi miliardi di euro.La risoluzione invita ad una migliore coordinazione tra Stati membri in materia di controlli e scambi di informazioni, nonché all'attuazione di una strategia mirata all'anticorruzione e alla tutela efficace degli informatori. Il Movimento 5 Stelle ritiene necessaria una legislazione più efficace a livello di tutti gli Stati membri contro la criminalità organizzata, e che vi sia maggiore trasparenza sui finanziamenti alle ONG.
2016/11/22
Annual report on the control of the financial activities of the European Investment Bank for 2015 (A8-0161/2017 - Nedzhmi Ali) IT

. – Con questa relazione il Parlamento ribadisce le richieste rivolte alla BEI ormai da anni, ma sistematicamente ignorate, a cambiare radicalmente la politica di governance, di trasparenza e a selezionare progetti sostenibili. Nel testo finale è stato riflesso il nostro appello a non finanziare grandi opere dannose per l’ambiente e senza valore per l’economia e la popolazione locale, la nostra richiesta di terminare ogni collaborazione con i fondi di investimento situati nei paradisi fiscali e con tutti gli intermediari finanziari con precedenti negativi in termini di trasparenza, frode e corruzione, insieme con l’invito a pubblicare i dati disaggregati paese per paese e le informazioni sui beneficiari effettivi relativamente a tutti i finanziamenti diretti e indiretti erogati dalla BEI.Non sono stati tuttavia accolti altri nostri emendamenti che denunciavano recenti scandali che hanno coinvolto i progetti BEI e il controverso meccanismo di finanziamento delle PMI attraverso fondi di private equity e indirizzavano raccomandazioni più stringenti per realizzare una migliore e più trasparente allocazione delle risorse.Pur sostenendo quindi alcuni passaggi fondamentali della relazione, il testo risulta in realtà ancora troppo difensivo nei confronti della BEI, manifestando un ingiustificato ottimismo per quanto riguarda l’operato in generale della BEI e il suo ruolo nell’EFSI. Per sottolineare queste lacune e criticità ho ritenuto opportuno astenermi.
2016/11/22
Money market funds (A8-0041/2015 - Neena Gill) IT

I Fondi Comuni Monetari costituiscono uno degli strumenti principali del sistema bancario ombra, vengono usati principalmente da investitori istituzionali rivelatisi particolarmente vulnerabili e rischiosi nel corso della crisi finanziaria. In particolare, gli FCM con valore netto costante (CNAV), in caso di tensione sui mercati e crollo dei prezzi, potrebbero generare ulteriori instabilità del sistema finanziario in quanto inabili a soddisfare le improvvise richieste di riscatto degli investitori.Il Movimento Cinque Stelle aveva proposto vari emendamenti volti a introdurre una regolamentazione più stringente su questi fondi, in particolare la conversione di tutti gli FCM di tipo CNAV in valore netto variabile (VNAV), in grado di riflettere il valore reale di mercato, il divieto di fare uso di cartolarizzazioni e di strumenti derivati scambiati sui mercati non regolamentati (OTC), il divieto per i fondi di ricevere sostegno esterno da parte di altre istituzioni finanziarie in caso di insolvenza al fine di limitarne il rischio di contagio, nonché l'eliminazione delle procedure di rating interno per scarsa affidabilità e trasparenza.Il testo finale, tuttavia, non solo non ha incorporato le nostre istanze, ma è stato fortemente indebolito nel corso delle negoziazioni dalle pressioni della lobby finanziaria.Per questi motivi ho votato contro il regolamento.
2016/11/22
Prospectus to be published when securities are offered to the public or admitted to trading (A8-0238/2016 - Petr Ježek) IT

La revisione delle norme sul prospetto ha come obiettivo quello di armonizzare a livello europeo i requisiti di informativa relativi alle società, in modo tale da promuovere la trasparenza, l'adeguatezza e la comparabilità delle informazioni sui prodotti finanziari e garantire una maggiore protezione degli investitori. Nonostante l'obiettivo di fondo della proposta sia sostenibile, permangono tuttavia delle importanti criticità circa le numerose esenzioni previste e la nota di sintesi. Vi sono interi settori di mercato e soggetti che sono stati esclusi dall'ambito di applicazione del regolamento, minando gli obiettivi stessi della riforma di garantire la completezza e correttezza delle informazioni sui rischi associati agli investimenti.I nostri emendamenti chiedevano, al contrario, di rafforzare le regole estendendone l'ambito di applicazione ai mercati non regolamentati e un maggior numero di prodotti e investitori. Riguardo alla nota di sintesi, il Movimento Cinque Stelle aveva chiesto che contenesse ulteriori elementi chiave e avvertenze su tutti i rischi rilevanti legati agli investimenti, e che l'investitore potesse ottenere un risarcimento in seguito a perdite imputabili all'incompletezza o all'inattendibilità della nota.Dal momento, che queste istanze non sono state prese in considerazione e che l'efficacia del regolamento risulta compromessa da esenzioni non giustificate, ho ritenuto opportuno non sostenere questo regolamento.
2016/11/22
Estimates of revenue and expenditure for the financial year 2018 – Section I – European Parliament (A8-0156/2017 - Richard Ashworth) IT

Anche quest'anno il Parlamento europeo si è espresso sul proprio bilancio per l'anno successivo.La proposta iniziale del Bureau per il 2018 prevedeva addirittura un incremento del Budget del 3,26% rispetto al 2017, portando così il bilancio a ben 1,971 miliardi di Euro. Nonostante in fase di conciliazione l'incremento finale concordato sia sceso al 2,3%, il bilancio è stato comunque aumentato di quasi 44 milioni di Euro.Per il Movimento Cinque Stelle è inaccettabile che in un momento come questo i costi della politica aumentino ancora. Le nostre proposte andavano infatti nella direzione opposta, in quanto mirate a una riduzione del bilancio rispetto agli anni precedenti. Diminuzione dei salari e delle indennità dei deputati, ottimizzazione delle risorse disponibili e tagli sostanziali di voci di spesa superflue, annullamento totale del finanziamento ai partiti nonché alle fondazioni europee, sono state solo alcune delle nostre proposte di taglio, che tuttavia non sono state accettate. Per questi motivi non ho quindi sostenuto la relazione.
2016/11/22
Guidelines for the 2018 budget - Section III (A8-0060/2017 - Siegfried Mureşan) IT

Nonostante la relazione presenti degli elementi sostenibili, ho ritenuto tuttavia opportuno non supportare il testo in quanto permangono importanti criticità in merito alle quali il Movimento 5 Stelle aveva avanzato delle proposte che purtroppo non sono state accolte.Il FEIS, ad esempio, si è dimostrato inefficace nel ridurre la carenza di investimenti in Europa e nel conseguire risultati significativi, non dimostrando né addizionalità né valore aggiunto rispetto ai programmi BEI esistenti. È importante inoltre che opere infrastrutturali ridondanti e controverse come la nuova linea ad alta velocità Torino-Lione non siano realizzate: i fondi comunitari devono perseguire un reale valore aggiunto per gli Stati membri e non dovrebbero essere previsti finanziamenti per questo tipo di progetti che risultano controversi dal punto di vista sociale, economico e ambientale.Il Movimento 5 Stelle ha inoltre sottolineato l’importanza di escludere, dal calcolo dei disavanzi nazionali nel quadro del patto di stabilità e crescita, gli investimenti a favore della ricostruzione sostenibile e di misure antisismiche, ma anche tale proposta purtroppo non è stata accolta.Per le ragioni soprascritte, ho quindi ritenuto il testo presentato non sostenibile.
2016/11/22
Budgetary capacity for the Eurozone (A8-0038/2017 - Reimer Böge, Pervenche Berès) IT

. – Questa relazione propone la creazione di una capacità di bilancio per l'Eurozona senza delinearne le modalità di finanziamento, ma escludendo in partenza la possibilità di trasferimenti fiscali dai paesi ricchi ai paesi in difficoltà, che sarebbe il minimo necessario perché una capacità fiscale comune possa essere in grado di affrontare gli shock economici all'interno dell'Eurozona e ridurne gli esplosivi squilibri macroeconomici interni.Non solo il meccanismo proposto non prevede alcun meccanismo di solidarietà a sostegno delle aree economiche depresse, ma ne subordina l'accesso al rispetto di una stringente macro-condizionalità, al solo scopo di imporre ulteriori misure di austerità e riforme strutturali sui paesi meno competitivi, aprendo così la strada all'istituzionalizzazione della Troika. Assistenza finanziaria in cambio di rigore, liberalizzazioni e svendite del patrimonio pubblico, un copione già visto.La relazione traccia quindi le linee guida per il consolidamento di una Eurozona dai super poteri, che potrà finalmente sganciarsi dai paesi che sono sfuggiti al ricatto dell'Euro, ipotizzando la creazione di un nuovo ministro delle Finanze europeo e di un Fondo monetario europeo che, operando al di fuori di qualsiasi controllo democratico e di accountability, sancirebbe irreversibilmente per il Sud Europa la cessione della sovranità economica alle strutture tecnocratiche dominate dai paesi più forti e dal ricatto dei mercati.
2016/11/22
EU-Canada Comprehensive Economic and Trade Agreement (A8-0009/2017 - Artis Pabriks) IT

. – Il CETA avrà impatti gravissimi sulla nostra economia, sulle piccole medie imprese e i nostri lavoratori, sull'agricoltura, la sicurezza alimentare e l'ambiente, renderà le privatizzazioni e le liberalizzazioni un processo irreversibile e consentirà agli investitori di citare in giudizio gli Stati.Il CETA non è solo un trattato di libero scambio, è un attacco diretto alla nostra democrazia, ai servizi pubblici e allo Stato di diritto. Secondo studi indipendenti, determinerà la perdita di oltre 200 000 posti di lavoro nell'UE e una contrazione dei salari reali tra i 300 e i 1 300 euro, a fronte di un impatto sulla crescita irrisorio. A guadagnarci saranno insomma solo le multinazionali, che trarranno enormi opportunità di investimento dalla rimozione degli ultimi ostacoli agli investimenti dovuti ai diversi standard normativi posti a tutela della vita e salute delle persone, dell'economia e dell'ambiente, mentre i pericoli e i costi per la collettività e i diritti basilari delle persone saranno elevatissimi.Ecco perché, dando voce a milioni di cittadini europei che hanno espresso il loro fortissimo dissenso contro questo dannoso trattato, il Movimento Cinque Stelle ha votato contro il CETA e continuerà a battersi perché venga bloccato dal Parlamento italiano.
2016/11/22
Objection pursuant to rule 105(3): Regulatory technical standards for the application of position limits to commodity derivatives (B8-0139/2017, B8-0147/2017, B8-0148/2017) IT

. – Ho votato a favore delle tre mozioni di obiezioni che intendono rigettare gli standard tecnici di regolamentazione proposti dalla Commissione relativamente ai limiti di posizione ai derivati finanziari su derrate alimentari e materie prime.I limiti fissati dalla Commissione, sotto la fortissima pressione della potente lobby finanziaria, sono infatti talmente blandi da risultare del tutto inutili nel contrastare l'estrema e dannosa volatilità dei prezzi del cibo causata da movimenti speculativi.Le tre mozioni richiedono pertanto alla Commissione di prevedere una nuova proposta con limiti più stringenti ed efficaci alla quantità di derivati che un singolo operatore sul mercato può detenere, il minimo che si possa fare per porre, per lo meno, un freno alla più dannosa forma di speculazione, quella sul cibo e sui diritti più basilari delle persone.Ancora una volta tuttavia, la maggioranza di questo Parlamento ha preferito chinarsi alle richieste della grande finanza e accettare la debolissima proposta della Commissione. Una scelta irresponsabile che purtroppo potrà avere ricadute devastanti sulla vita delle persone.
2016/11/22
European Semester for Economic Policy Coordination: Annual Growth Survey 2017 (A8-0039/2017 - Gunnar Hökmark) IT

. – Ho votato contro l'ennesima relazione sull'analisi annuale della crescita 2017 che intende legittimare la continuazione della strategia fallimentare per la crescita basata sul solito mantra della triade austerità, riforme strutturali e investimenti privati, e di chiederne addirittura un ulteriore rafforzamento, nella pericolosa illusione che ripetendo gli stessi errori ad oltranza si possano ottenere risultati diversi. La relazione contiene tutti i peggiori elementi della propaganda pro-euro, pro-austerità e pro-liberismo.Si tralascia deliberatamente di analizzare gli effetti depressivi e devastanti che le ricette neoliberiste e gli asfissianti vincoli dell'euro hanno prodotto sulle economie del sud Europa, producendo livelli intollerabili di disoccupazione, povertà e disuguaglianze e allargando smisuratamente gli eccessivi squilibri macroeconomici nell'eurozona.
2016/11/22
Banking Union - Annual Report 2016 (A8-0019/2017 - Danuta Maria Hübner) IT

. – Ho votato contro la relazione annuale sull'Unione bancaria, che ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti. Secondo noi, invece, l'Unione bancaria ha già ampiamente mostrato le sue fragilità poiché poco risolutiva se non accompagnata da una riforma strutturale delle banche con separazione tra attività speculative e di credito all'economia reale sulla base del modello Glass–Steagall.Sulla supervisione abbiamo criticato le modalità di conduzione dell'asset quality review e degli stress test che considerano solo il rischio del credito e non tengono conto del rischio derivati, falsando così la valutazione del reale rischio sistemico delle grandi banche di investimento più speculative, senza contare l'esistenza di conflitti di interessi tra politica monetaria e supervisione da parte della stessa BCE.Sul lato della risoluzione abbiamo denunciato l'incompatibilità del bail in con le costituzioni nazionali che tutelano il risparmio e i suoi effetti destabilizzanti su investitori, risparmiatori e correntisti, che non dovrebbero essere chiamati a pagare per gli errori e le scelte sbagliate della vigilanza, dei banchieri e del top management . Per questo abbiamo chiesto con forza il rigetto dell'intera BRRD.Sullo schema di assicurazione dei depositi abbiamo reiterato la nostra proposta, che è stata respinta, per far funzionare il meccanismo: una banca centrale che garantisca tutti i (...) .
2016/11/22
Control of the Register and composition of the Commission's expert groups (A8-0002/2017 - Dennis de Jong) IT

Poiché persiste una diffusa mancanza di trasparenza e uno squilibrio nella composizione di un certo numero di gruppi di esperti, il Parlamento ha ritenuto opportuno presentare una relazione per esprimere tutte le sue preoccupazioni che non hanno finora trovato soluzione, nonostante i testi recentemente proposti dalla Commissione europea.La relazione, alla quale ho dato il mio sostegno, chiede sia di definire in modo univoco i criteri per evitare i conflitti di interesse, sia di assicurare che le rendicontazioni degli incontri siano esaustive, anche in caso di riunioni a porte chiuse. È necessaria una composizione più equilibrata dei gruppi di esperti poiché attualmente non viene ancora fatta alcuna distinzione esplicita tra i rappresentanti di interessi economici e quelli di interessi non economici, ed è necessario istituire un meccanismo per la presentazione di reclami qualora la definizione di una composizione equilibrata sia contestata in modo che il Parlamento sia associato nell'ambito di tale meccanismo.Occorre soprattutto agevolare e promuovere la partecipazione di organizzazioni o gruppi sociali sottorappresentati nei gruppi di esperti, in modo che la voce dei cittadini sia considerata nelle proposte della Commissione.
2016/11/22
The role of whistleblowers in the protection of EU´s financial interests (A8-0004/2017 - Dennis de Jong) IT

Il ruolo degli informatori e la loro tutela è motivo di preoccupazione da molti anni: devono essere tutelati non soltanto i membri del personale dell'UE che segnalano irregolarità, ma anche gli informatori esterni.A tutt'oggi, per gli informatori esterni, le modalità di protezione, quando esistono, dipendono dalla legislazione nazionale, e la situazione varia da uno Stato membro all'altro. Pertanto, è sorta la necessità di uno strumento legislativo e di un organismo europeo indipendente atto a proteggere anche gli informatori esterni ogniqualvolta siano in gioco gli interessi finanziari dell'Unione.Ho ritenuto opportuno votare a favore di questa relazione che invita la Commissione a presentare immediatamente una proposta legislativa per istituire un programma europeo di protezione degli informatori e affinché gli Stati membri impongano norme anticorruzione efficaci e applichino le norme e gli orientamenti europei e internazionali in materia di protezione degli informatori nelle loro legislazioni nazionali. La relazione chiede inoltre di garantire una tutela equivalente a quella degli informatori per i giornalisti investigativi. Non dobbiamo punire chi rivela le frodi, ma incentivare le persone a perseguire l'onestà.
2016/11/22
Objection to a delegated act: Identifying high-risk third countries with strategic deficiencies (B8-0001/2017) IT

. – Ho votato a favore di questa mozione con cui il Parlamento intende rigettare la lista dei paesi terzi ad alto rischio con carenze strutturali in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo.La lista ha l'obiettivo di identificare tutti i paesi non-UE ad alto rischio nei confronti dei quali le banche europee coinvolte in una transazione sono tenute ad adottare misure rafforzate di adeguata verifica della clientela. Stranamente, però, la lista presentata dalla Commissione con apposito atto delegato conta solamente una decina di paesi in tutto il mondo e non include numerose giurisdizioni note per essere strutturalmente esposte ai rischi di riciclaggio e di abusi fiscali. Basti sapere che nessuno dei ventuno paesi menzionati nei Panama papers compare nell'elenco.Ritengo assolutamente necessario che la Commissione adotti invece un approccio ambizioso e rigoroso e presenti, sulla base di una valutazione davvero indipendente, un nuovo elenco di tutti quei paesi terzi che possono rappresentare una minaccia per il sistema finanziario dell'UE, in quanto canali utilizzati per facilitare attività di riciclaggio, finanziamento del terrorismo e reati fiscali.È fondamentale per rafforzare e colmare le numerose lacune della normativa europea antiriciclaggio ed evitare la possibilità che criminali e terroristi riescano a sfuggire ai controlli semplicemente utilizzando società localizzate in paradisi fiscali fuori dall'UE.
2016/11/22