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93 Written explanations of Luigi MORGANO

Establishing the Creative Europe programme (2021 to 2027) (A8-0156/2019 - Silvia Costa) IT

Con soddisfazione il programma Europa Creativa proseguirà rafforzato, per il periodo 2021-2027, a promuovere e salvaguardare la diversità linguistica e culturale europea e a rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi.Il programma quadro a sostegno della cultura e la creatività europee ha mantenuto la sua struttura suddivisa in due sotto programmi: cultura e media, e la sezione transettoriale.Progetti di cooperazione transnazionale; reti di supporto ai settori culturali e creativi; traduzioni di opere letterarie; piattaforme di operatori culturali; fondi per coproduzioni di film, fiction, documentari; film per bambini; sottotitolaggio e doppiaggio; videogiochi interattivi, festival cinematografici; così come le capitali europee della cultura, il marchio del patrimonio europeo, i premi europei per letteratura, architettura, tutela del patrimonio, cinema e musica: tutto questo è Europa Creativa, vera specificità europea!Per evitare che troppi progetti continuino a non poter essere realizzati per mancanza di fondi, sostengo che va raddoppiata la dotazione di bilancio, coerentemente con la relazione intermedia sul Quadro finanziario Pluriennale.Altrettanto importante, che il programma, nel prossimo settennio, garantisca una maggiore accessibilità a beni e servizi culturali, affinché cultura, libri, film e tutti gli strumenti privilegiati per contribuire all'inclusione sociale siano concretamente accessibile a tutti i cittadini europei.
2016/11/22
'Erasmus': the Union programme for education, training, youth and sport (A8-0111/2019 - Milan Zver) IT

Erasmus+ è il programma di mobilità dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa: è uno dei programmi in assoluto di maggior successo e deve continuare a crescere. In trent'anni, 9 milioni di persone hanno beneficiato delle opportunità di apprendimento e mobilità che offre: può raggiungere 12 milioni nel 2021-2027.Per questo motivo ho sostenuto, sia in commissione CULT che in Plenaria, il nuovo testo che prevede di triplicarne il bilancio, rendendo il nuovo Erasmus+ più inclusivo e più accessibile. Tutti i cittadini europei devono, infatti, poter disporre delle stesse opportunità, comprese le persone con disabilità e bisogni speciali.Il nuovo programma Erasmus+ mantiene opportunamente la struttura articolata in tre settori: istruzione e formazione, gioventù, sport, ognuno strutturato in tre azioni chiave: mobilità ai fini dell'apprendimento; cooperazione tra organizzazioni e istituti; sostegno allo sviluppo delle politiche e alla cooperazione.Le "nuove azioni Erasmus" offrono anche al personale della scuola dell'infanzia, agli atleti e agli allenatori la possibilità di partecipare a programmi di mobilità. Anche gli scambi per gli allievi della formazione professionale diventano prioritari e disporranno di un bilancio più consistente.
2016/11/22
Discontinuing seasonal changes of time (A8-0169/2019 - Marita Ulvskog) IT

Il testo presentato in Aula propone di abolire il doppio passaggio dall'ora solare a quella legale, passaggio per il quale l'orario di tutta l'Europa viene spostato un'ora avanti e indietro, per utilizzare al meglio le ore di luce.L'iniziale proposta della Commissione europea prevedeva l'abolizione tout court dell'ora legale già a partire da quest'anno; in seduta plenaria il Parlamento ha votato per il rinvio al 2021.Io e altri colleghi della delegazione PD, e non solo, ci siamo fermamente opposti al cambiamento. Il cambio delle lancette due volte l'anno non solo porta ai cittadini grandi benefici – tra cui risparmio energetico e la possibilità di godere di giornate più lunghe – ma la sua abolizione, come previsto dalla situazione attuale, potrebbe creare una situazione di difficile gestione tra gli Stati membri, perché potrebbero decidere ciascuno autonomamente se scegliere tra ora solare e ora legale, con gli inimmaginabili riflessi negativi per trasporti, commercio e servizi.
2016/11/22
Copyright in the Digital Single Market (A8-0245/2018 - Axel Voss) IT

Ho votato convintamente a favore della riforma della direttiva Copyright, perché ritengo che l'Europa del XXI secolo abbia urgente bisogno di un quadro normativo moderno, adatto all'ecosistema digitale, grazie al quale potremo garantire la sopravvivenza della creatività e della diversità culturale e linguistica europea.Nessuna censura, quindi, nonostante la massiccia campagna di disinformazione alla quale, spesso in buona fede, hanno creduto tanti cittadini. Al contrario, la libertà di espressione degli utenti, sarà ora più tutelata. Wikpedia, essendo una piattaforma non commerciale, è chiaramente esclusa dal campo di applicazione della direttiva, così come meme , gif e collegamenti ipertestuali. Inoltre, sono state previste nuove eccezioni per scopi di ricerca, istruzione e conservazione, ma anche disposizioni meno onerose per le giovani start-up . Fondamentale, aver stabilito il principio della responsabilità delle grandi piattaforme commerciali, per i contenuti protetti caricati dagli utenti, che dovranno ora stipulare accordi con i titolari dei diritti e condividere i ricavi. Tutto questo permetterà di garantire un'equa remunerazione per autori, artisti, editori, giornalisti, fotografi, ma anche alle centinaia di altre figure professionali, come addetti al suono, luci, costumi che sono parte integrante del mondo delle industrie culturali e creative, vero motore e volto dell'Europa nel mondo.
2016/11/22
Framework for screening of foreign direct investments into the European Union (A8-0198/2018 - Franck Proust) IT

A Strasburgo abbiamo votato un testo che propone di istituire un quadro europeo per il controllo degli investimenti esteri diretti (IED) nell'UE, il cui obiettivo è trovare un equilibrio tra l'apertura dell'UE ai flussi in entrata di investimenti esteri diretti e la garanzia che i nostri interessi non siano minati.Questo si è reso necessario perché, dalla crisi del 2008, gli aggressivi investimenti cinesi nell'UE hanno privilegiato un approccio bilaterale, bypassando le istituzioni comunitarie, per arrivare negli Stati in difficoltà economica, bisognosi di liquidità immediata.La posizione del Parlamento è quella di accogliere con favore gli investimenti esteri purché contribuiscano all'occupazione e alla crescita dell'UE, tuttavia dobbiamo essere in grado di agire quando gli investimenti non operano secondo considerazioni di mercato, ma implementano una strategia industriale statale per acquisire partecipazioni in infrastrutture e tecnologie e trasferire know-how dall'UE. L'esportazione cinese delle nostre conoscenze in ambito tecnologico costituisce una minaccia per la sostenibilità dell'economia europea e, soprattutto, per i lavoratori.Con l'istituzione di un quadro di controllo, da me sostenuta, si viene quindi a creare un meccanismo di cooperazione tra gli Stati membri e la Commissione, imponendo anche agli Stati membri nuovi obblighi in materia di trasparenza e informazione.
2016/11/22
Common provisions on the European Regional Development Fund, the European Social Fund Plus, the Cohesion Fund, and the European Maritime and Fisheries Fund and financial rules for those (A8-0043/2019 - Andrey Novakov, Constanze Krehl) IT

I Fondi strutturali hanno un impatto fondamentale per lo sviluppo di regioni e territori: il voto di oggi sul regolamento che definisce le disposizioni sui Fondi strutturali europei è di grande importanza, in particolare per l'Italia.Innanzitutto, il Parlamento ha approvato un emendamento che cancella la condizionalità macroeconomica, ovvero il taglio dei Fondi strutturali ai paesi che non rispettano il Patto di Stabilità e che avrebbe penalizzato territori e regioni – una posizione che avevo sostenuto già in commissione affari economici.Rispetto all'attuale proposta della Commissione, inoltre, il Parlamento chiede un aumento del 14% dei fondi per la coesione sociale e territoriale, e per lo sviluppo regionale: questi sono investimenti importanti per tutti i cittadini europei, è nostro dovere finanziarli in maniera adeguata!Infine è stata introdotta, per la prima volta, la possibilità di una flessibilità ulteriore all'interno del semestre europeo per consentire agli Stati membri di cofinanziare progetti strategici finanziati con fondi europei. In tempi di incertezza sugli scenari geopolitici, è importante continuare sulla strada dell'unità europea, anche a livello di infrastrutture strategiche.
2016/11/22
The state of the debate on the Future of Europe (A8-0427/2018 - Ramón Jáuregui Atondo) IT

La relazione presentata intende aggiornare la posizione del Parlamento all'interno del dibattito sul futuro dell'Europa e vuole inviare un contributo globale e ambizioso prima del Vertice dei Capi di Stato di maggio a Sibiu.La relazione descrive le sfide istituzionali che l'Europa dovrà affrontare dopo il 2019, concentrandosi sugli aspetti istituzionali e, adottando una prospettiva più ampia, include un allegato con tutte le proposte provenienti dai comitati di opinione, con particolare attenzione alle priorità per la prossima legislatura. Il testo presentato riafferma la storia di successo dell'integrazione europea, sottolineando come le molteplici sfide affrontate dagli Stati membri e dalle istituzioni dell'UE, possono essere affrontate insieme, con una maggiore integrazione politica e il pieno coinvolgimento delle parti interessate e dei cittadini. La forza dell'UE sta nell'unione che lega i suoi Stati membri.Durante l'attuale legislatura, il Parlamento ha contribuito con proposte ambiziose al dibattito sul futuro dell'Europa ma in vista del vertice di Sibiu e delle elezioni europee, dobbiamo impegnarci ancora una volta per sottolineare la necessità di un'integrazione politica più forte e l'importanza di rafforzare il processo decisionale dell'UE con strumenti responsabili e democratici, per far fronte a nuove sfide e ristabilire la fiducia tra i cittadini e le istituzioni europee.
2016/11/22
Union Civil Protection Mechanism (A8-0180/2018 - Elisabetta Gardini) IT

Il Meccanismo di protezione civile dell'Unione è un meccanismo utilizzato per coordinare le attività di preparazione, prevenzione e gestione delle catastrofi degli Stati membri dell'UE e al di fuori dell'Unione. La proposta presentata in aula mira a rafforzare la capacità, del preesistente meccanismo, di rispondere alle catastrofi naturali o provocate dall'uomo, in particolare creando una riserva di capacità di risposta a livello dell'UE (rescEU). Questa riserva è complementare al pool esistente delle capacità degli Stati membri. La proposta aumenta inoltre l'efficacia delle procedure amministrative e delle azioni di prevenzione, cercando al tempo stesso di incentivare ulteriormente gli Stati membri a mettere in comune le loro capacità.Per garantire che siano rese disponibili le necessarie capacità di soccorso, l'UE coprirà il 75% dei costi operativi e, per il restante 25%, gli Stati membri che inviano aiuti possono decidere se chiedere il rimborso allo Stato membro ricevente. Il Parlamento europeo ha inoltre sottolineato l'importanza della comunicazione e ha consentito alla Commissione di assegnare medaglie per impegni e contributi alla protezione civile dell'Unione.Sostenere questo testo significa garantire che la protezione dei cittadini sarà notevolmente migliorata in caso di diversi tipi di catastrofi, grazie all'azione e al coordinamento a livello dell'UE.
2016/11/22
VAT: Definitive system for the taxation of trade between Member States (A8-0028/2019 - Fulvio Martusciello) IT

L'obbiettivo della direttiva presentata è quello di attuare un sistema definitivo per migliorare il funzionamento del regime dell'IVA negli scambi transfrontalieri di merci all'interno dell'Unione.Questa proposta fa parte di un pacchetto di misure volte a modificare radicalmente le norme sull'IVA ponendo fine a 25 anni di un sistema dell'IVA "transitorio" nel mercato unico. Un primo passo in questa direzione era già stato fatto con una proposta legislativa che ha delineato i capisaldi di un sistema IVA definitivo più semplice e antifrode per il commercio all'interno dell'Unione; l'attuale proposta, facendo un secondo passo, contiene le disposizioni dettagliate per mettere in atto questi capisaldi per le forniture di merci all'interno dell'Unione.Il testo si compone di due punti salienti: chiarimento del fatto che è il venditore che dovrebbe addebitare l'IVA dovuta su una vendita di beni a un cliente in un altro paese dell'UE, al tasso dello Stato membro di destinazione e la creazione di un portale unico online , per rendere la modifica delle norme IVA più semplice possibile per le imprese.Questo sistema definitivo potrebbe ridurre le frodi IVA transfrontaliere fino a 41 miliardi di euro all'anno; è importante quindi sostenerlo per far sì che vengano eliminati questi comportamenti illegali.
2016/11/22
Implementation of the Treaty provisions related to EU Citizenship (A8-0041/2019 - Maite Pagazaurtundúa Ruiz) IT

La relazione presentata in plenaria ha l'obiettivo di riflettere sulle conseguenze istituzionali e politiche che le disposizioni del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea hanno sulla cittadinanza europea, sulla base del principio secondo cui "chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro è un cittadino dell'Unione". La cittadinanza europea, anche se non ha ancora pienamente raggiunto il suo potenziale, è una costruzione che non ha equivalenti nel mondo; per questo motivo la relazione invia delle raccomandazioni alle istituzioni europee al fine di migliorarne l'attuazione.Il principio della cittadinanza europea è strettamente legato al concetto di libera circolazione definito nel mercato unico, in quanto la forza dell'Unione risiede nella possibilità di potersi muovere liberamente in tutti gli Stati membri. Pertanto il testo presentato incoraggia la Commissione ad agire sulle violazioni delle disposizioni in materia di libera circolazione.A pochi mesi dalle elezioni europee, è fondamentale sottolineare il ruolo chiave svolto dalla cittadinanza europea nella costruzione dell'Europa sostenendo, come ho fatto, questo testo. Anche se il principio della cittadinanza europea è sancito dai trattati, la sua effettiva attuazione non sta ancora raggiungendo un pieno potenziale ed è quindi compito del Parlamento invitare gli Stati membri e le istituzioni dell'UE a ribadire questa priorità.
2016/11/22
Implementation of the Treaty provisions concerning enhanced cooperation (A8-0038/2019 - Alain Lamassoure) IT

La cooperazione rafforzata è una procedura prevista dai trattati che consente ad un minimo di nove Stati membri di cooperare più strettamente in settori che non rientrano nelle competenze esclusive dell'UE. Finora questo tipo di cooperazione è stata impiegata solo in sette casi: legge sul divorzio, norme sul regime patrimoniale, tutela brevettuale unitaria, tassa sulle transazioni finanziarie, impresa comune europea per il calcolo ad altre prestazioni, e in due casi specifici: la Procura europea e la PESCO.La relazione presentata riconosce le potenzialità di questo meccanismo e propone una serie di miglioramenti per facilitarne l'uso. Tra i vari punti che sottolinea, la necessità che il Parlamento svolga un ruolo più incisivo nella cooperazione rafforzata e debba essere coinvolto in ogni fase della procedura (non solo per il consenso) e la necessità di elaborare una procedura per l'autorizzazione accelerata di una cooperazione rafforzata in settori di elevata importanza politica, da realizzare entro un lasso di tempo più breve rispetto alla durata di due presidenze del Consiglio.La cooperazione tra gli Stati membri è uno dei pilastri su cui si fonda l'Unione europea, quindi è fondamentale appoggiare questa relazione che facilita e potenzia la collaborazione tra i diversi Stati europei.
2016/11/22
Implementation of the Treaty provisions on Parliament’s power of political control over the Commission (A8-0033/2019 - Mercedes Bresso) IT

Il Parlamento europeo svolge, tra le altre funzioni, anche quella di controllo politico sulla Commissione. Essendo l'unica istituzione europea eletta direttamente, il Parlamento garantisce un controllo democratico dell'esecutivo dell'UE ed ha diritto ad esercitare alcuni poteri, quali l'accordo quadro sulle relazioni tra il Parlamento e la Commissione, l'accordo interistituzionale "Legiferare meglio" o il regolamento interno del Parlamento.La relazione presentata in Aula è volta a rafforzare i poteri del Parlamento, facilitando in questo modo il suo ruolo di controllo sulla Commissione. In particolare il testo si concentra sull'abbassare la soglia necessaria per l'adozione di una mozione di censura, da parte del PE, nei confronti della Commissione, e sull'istituzione di un vero e proprio sistema legislativo bicamerale rappresentato dal Consiglio e dal Parlamento, con la Commissione nel ruolo di organo esecutivo. Ricorda inoltre che, sebbene il Parlamento non abbia formale diritto di iniziativa legislativa, sarebbe opportuno riconsiderare questa possibilità nel quadro di una futura modifica del Trattato.Il Parlamento è l'espressione diretta della volontà dei cittadini degli Stati membri, degli europei, quindi risulta fondamentale ascoltare la loro voce, sostenendo questo testo affinché i poteri del Parlamento e i suoi ambiti di competenza vengano rafforzati ed ampliati.
2016/11/22
EU-Japan Economic Partnership Agreement (A8-0366/2018 - Pedro Silva Pereira) IT

L'accordo di partenariato economico UE-Giappone è il più grande accordo commerciale bilaterale mai concluso dall'UE per quanto riguarda le dimensioni del mercato e rappresenta una partnership strategica a livello geopolitico: il Giappone è la quarta economia mondiale.Con questo testo viene assicurata ai lavoratori e alle aziende europee una più ampia fascia di mercato e un vantaggio rilevante rispetto ai competitors extraeuropei. Verranno, infatti, soppressi la maggior parte dei dazi giapponesi oggi esistenti sui prodotti europei: ad esempio, saranno aboliti i dazi del 15% sulle importazioni di vino, quelli sulle carni bovine verranno ridotti dal 38,9% al 9% e quelli sulle calzature e pellami saranno ridotti dal 30% al 21%, fino ad essere annullati a 10 anni dall'implementazione.Inoltre il partenariato contiene impegni vincolanti sull'accordo di Parigi per affrontare i cambiamenti climatici, la biodiversità e la gestione forestale sostenibile.Ho votato a favore di questo buon accordo commerciale nella convinzione che esso può generare una crescita del PIL europeo di quasi il 2%, aumentando di 13 miliardi di euro le esportazioni dall'UE verso il Giappone. Quest'ultimo inoltre è il sesto partner commerciale italiano e questo accordo aiuterà a sostenere, nel nostro Paese, quasi 90 mila posti di lavoro.
2016/11/22
Education in the digital era: challenges, opportunities and lessons for EU policy design (A8-0400/2018 - Yana Toom) IT

Gli sviluppi tecnologici degli ultimi anni hanno portano nuove sfide sociali ed economiche con cui alunni e studenti devono oggi confrontarsi. Le scuole giocano un ruolo cruciale e devono essere in grado di fornire competenze adeguate per affrontare queste sfide e il mercato del lavoro di domani, che sarà molto diverso da quello di oggi. Occorre quindi aggiornare i piani di studio, facendo particolare attenzione alle esigenze degli studenti svantaggiati o con disabilità. L'istruzione nella nuova era digitale deve formare studenti critici che sappiano prendere decisioni informate e consapevoli anche dei rischi dell'utilizzo degli strumenti digitali. Importante quindi, l'alfabetizzazione mediatica, affinché gli utenti di Internet siano in grado di contrastare: disinformazione, fake news, molestie e violazione dei dati personali. Giusto, poi investire nella ricerca neurologica perché si possano studiare gli effetti della tecnologia digitale sullo sviluppo celebrale, specialmente durante l'infanzia. Il testo, da me appoggiato convintamente, sottolinea, inoltre, la mancanza di apparecchiature digitali e connettività in molte scuole degli Stati membri e chiede investimenti sostanziali per sopperire a questa carenza. Misure indispensabili, senza però dimenticare il ruolo cruciale degli insegnati, sicuramente la risorsa umana più preziosa su cui investire per la formazione dei cittadini europei di domani.
2016/11/22
New European Agenda for Culture (A8-0388/2018 - Giorgos Grammatikakis) IT

La nuova Agenda europea per la Cultura definisce il quadro, gli indirizzi delle politiche culturali europee, dei prossimi anni. Attraverso l'adozione di specifici piani di lavoro, la Nuova agenda perseguirà tre obiettivi strategici: ruolo della cultura nella dimensione sociale, nella dimensione economica, sostenendo quindi le industrie culturali e creative e nella dimensione esterna, nel dialogo politico tra UE e paesi terzi. Questo documento politico, chiede che venga raddoppiato il bilancio per il programma Europa creativa, e di sostenere gli artisti e professionisti del settore culturale, perché possano muoversi e lavorare in tutti i paesi europei. La relazione propone, inoltre, anche la creazione di uno sportello unico in cui siano elencati, in modo chiaro e comprensibile per gli utenti, tutti i finanziamenti UE per questo settore e l'istituzione di un Anno europeo delle personalità culturali. Importante quindi che, anche nel settore dell'istruzione, si passi ad un approccio educativo più ampio, dalle STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) alle STEAM (introducendo quindi anche le arti). Pieno e convinto sostegno quindi a questa relazione, che riconosce il ruolo fondamentale della dimensione culturale e quindi valoriale europea, quale humus indispensabile nel quale affondano le radici del progetto di integrazione europeo.
2016/11/22
Transparent and predictable working conditions in the European Union (A8-0355/2018 - Enrique Calvet Chambon) IT

Con l'avvento della globalizzazione, della digitalizzazione e delle nuove tecnologie è cresciuto il numero di persone che, a causa del loro tipo di rapporto di lavoro o alla forma di lavoro autonomo, non hanno accesso ad un sistema di protezione sociale adeguato. Questa situazione di incertezza colpisce fortemente gli individui e le loro famiglie, oltre a minare la coesione sociale e accrescere le diseguaglianze tra lavoratori sulla base del contratto che sottoscrivono.Oggi il Parlamento vota una proposta di direttiva riguardante la creazione di condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili in tutta l'UE. Tra le innovazioni principali del testo: l'introduzione di una definizione a livello europeo del concetto di lavoratore, in modo tale che ogni forma di lavoro sia giuridicamente tutelata in tutta l'UE. Inoltre, si stabilisce l'obbligo per i datori di lavoro di comunicare ai lavoratori tutti gli elementi essenziali del rapporto di lavoro, non oltre il primo giorno dall'inizio della prestazione lavorativa in modo da garantire trasparenza e prevedibilità.Ho votato a favore del testo per ribadire convintamente che il compito principale dell'Europa deve essere quello di tutelare i diritti sociali dei suoi cittadini. Un'Europa sociale che protegge i suoi lavoratori è l'Europa che vogliamo.
2016/11/22
CO2 emission performance standards for new heavy-duty vehicles (A8-0354/2018 - Bas Eickhout) IT

La Commissione ha presentato, il 17 maggio scorso, l'ultima proposta del terzo pacchetto sulla mobilità pulita, che stabilisce, per la prima volta in assoluto, norme sulle prestazioni di emissione di CO2 per i veicoli pesanti (autocarri, autobus e pullman).Essa mantiene l'impegno assunto nella strategia europea per la mobilità a basse emissioni del 2016 che ha tra gli obiettivi la riduzione del 60% delle emissioni di gas a effetto serra nei trasporti su strada nel 2050 e la fissazione di norme sulle emissioni di CO2 per i veicoli pesanti e gli impegni dell'UE previsti dall'accordo di Parigi.In plenaria, tra gli altri, sono stati presentati emendamenti che mirano a riconoscere il ruolo che il gas naturale (compresso e liquefatto) può svolgere nella transizione verso una mobilità sostenibile e che definiscono delle sanzioni pecuniarie nel caso di eccesso di emissioni di CO2, proposte come deterrente e al contempo incentivo per l'innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie.Nonostante l'onerosità richiesta al settore dei trasporti per questo rinnovamento, ho votato a favore del testo presentato perché, secondo le stime, senza un intervento immediato le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti aumenteranno del 9% già entro il 2030, con ripercussioni sulla salute dei cittadini.
2016/11/22
Import of cultural goods (A8-0308/2018 - Alessia Maria Mosca, Daniel Dalton) IT

Il patrimonio culturale di un Paese rappresenta le radici, la memoria storica, l'identità di un popolo. L'UE deve lottare contro l'importazione illegale di beni culturali e dotarsi di un regolamento per tutelare e proteggere i beni culturali provenienti da paesi terzi, in particolare quelli che, per diversi motivi, come in caso di conflitti, non possono permettersi di tutelare il proprio patrimonio culturale.I beni culturali non sono una merce qualsiasi, spesso vengono trafugati e contrabbandati a scopo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. La Commissione culturale del PE ha chiesto, per prima, di stabilire una procedura elettronica per la tracciabilità di questi beni e ha stabilito criteri rigorosi per dimostrare la liceità dell'esportazione di un bene culturale, attraverso una serie di prove e documenti giustificativi. L'Esecutivo dovrà, inoltre, stilare un elenco dei paesi in conflitto tenendo conto dei pareri forniti da esperti dell'UNESCO e dell'ICOM per stabilire le categorie di reperti archeologici o di opere d'arte a rischio, al fine di evitare che siano venduti o illecitamente esportati.Dobbiamo difendere il patrimonio culturale di ogni popolo. Speriamo ora di arrivare presto ad un accordo con i rappresentanti dei governi, al fine di dotare l'Unione di questo importante strumento di civiltà.
2016/11/22
Unfair trading practices in business-to-business relationships in the food supply chain (A8-0309/2018 - Paolo De Castro) IT

La direttiva sulle pratiche commerciali sleali nelle relazioni fra imprese nella catena di approvvigionamento alimentare proposta nell'aprile 2018 dalla Commissione europea ha come fine quello di armonizzare le 20 differenti legislazioni nazionali attualmente in vigore e soprattutto, di tentare di eliminare le pratiche commerciali sleali da parte della grande distribuzione a danno in particolar modo dei nostri agricoltori e dei produttori alimentari. Su questi ultimi, infatti, l'impatto di queste pratiche sleali ha pesanti conseguenze economiche, diversamente da altri operatori della catena alimentare che, al contrario, prosperano grazie a questa situazione. L'obiettivo di questa direttiva è di ritornare ad una situazione di equilibrio tra tutti gli attori della filiera alimentare allo scopo di garantire, anche per i consumatori europei, maggiore equità e trasparenza.Con l'approvazione di questo testo, atteso da ben 10 anni, potremo finalmente dotare l'Unione di un concreto ed efficace strumento a difesa dell'intera filiera alimentare europea, dai produttori ai consumatori, dal campo alla tavola.Per questi motivi ho sostenuto convintamente la posizione del PE su questa direttiva, con l'auspicio che i prossimi negoziati possono giungere presto ad un accordo con i rappresentati dei governi UE, ed approvare questa nuova normativa così importante per l'agricoltura europea.
2016/11/22
Free flow of non-personal data in the European Union (A8-0201/2018 - Anna Maria Corazza Bildt) IT

La proposta di regolamento sul libero flusso di dati non personali all'interno dell'UE si pone l'obiettivo di accrescere la competitività delle nostre imprese e sviluppare il potenziale del mercato unico digitale.Ritengo, difatti, che la liberalizzazione dei flussi transfrontalieri di dati non personali sia una condizione essenziale per consentire di sviluppare il valore della data economy ed estendere l'accesso delle piccole e medie imprese ai mercati di riferimento.Il testo, inoltre, punta alla condivisione fra le autorità competenti dei dati elaborati in altri Stati membri per scopi di controllo normativo, quali ispezione e verifica, e si applica, nel caso di set composti sia da dati personali che non personali, esclusivamente alla parte composta da dati non personali, senza pregiudizio alcuno per i dati strettamente personali.Migliorare la competitività delle imprese europee e sviluppare il potenziale del mercato unico digitale possono, in un primo momento, sembrare misure sterili e improduttive, ma al contrario, costituiscono un mezzo importante per contribuire alla lotta alla disoccupazione che, specialmente nella sua declinazione giovanile, rimane tuttora una grave piaga sociale.
2016/11/22
Emission performance standards for new passenger cars and for new light commercial vehicles (A8-0287/2018 - Miriam Dalli) IT

Il 15% delle emissioni di CO2 è prodotto da auto e veicoli commerciali leggeri: quello dei trasporti è l’unico settore che dal 1990 non ha diminuito, bensì aumentato, i livelli di emissione. Consapevole che la politica ha il compito di indirizzare lo sviluppo futuro e di fronte al crescente inquinamento delle nostre città, che colpisce in primo luogo i bambini, ho sostenuto la proposta ambiziosa che prevede che le emissioni di CO2 vengano ridotte entro il 2025 del 20%, ed entro il 2030 del 40%.Negli ultimi anni si sono diffuse le auto elettriche e ibride, ma queste costituiscono ancora solamente l’1,5%: l’obiettivo di questa proposta è quello che dal 2030 raggiungano almeno il 35%. Servono, infatti, misure europee per incentivare la transizione verso una società a basse emissioni di carbonio e accompagnare l’industria automobilistica, in termini di competenze e posti di lavoro per favorire la produzione di auto più pulite e batterie per auto elettriche in Europa. Il passaggio verso un’economia più sostenibile non significa, quindi, perdita di posti di lavoro ma, piuttosto, la trasformazione e la creazione di posti di lavoro sostenibili i cui benefici concreti e positivi ricadranno sull’ambiente e, di conseguenza, sulla salute dei cittadini.
2016/11/22
Copyright in the Digital Single Market (A8-0245/2018 - Axel Voss) IT

Ho votato a favore della relazione sulla proposta di direttiva relativa al diritto d'autore nel mercato unico digitale perché convinto della necessità di tutelare il valore morale ed economico del lavoro intellettuale e creativo riconoscendo la giusta remunerazione ad artisti e autori.Con il voto favorevole dell'Aula ad avviare i negoziati con il Consiglio si è finalmente colta l'occasione per ridefinire le responsabilità delle piattaforme online, introducendo meccanismi di collaborazione con i titolari dei diritti e l'obbligo di stipulare contratti di licenza per l'uso commerciale del loro materiale.Esprimo inoltre la mia soddisfazione per l'insuccesso della massiccia campagna di disinformazione orchestrata da chi aveva precisi interessi da tutelare, ovvero mantenere lo status quo della normativa in vigore risalente al 2001. A titolo esemplare, cito il caso emblematico dell'assurda protesta di Wikipedia - espressamente esclusa dall'ambito dell'applicazione della direttiva - che ha incitato una campagna basata sulla mistificazione.Contrariamente a quanto più volte affermato dai detrattori di questa direttiva, la libertà della rete non è mai stata in pericolo e l'obiettivo principale della riforma è di garantire che, anche nel mercato digitale, ogni autore abbia il pieno diritto sull'opera da lui creata e di vivere del proprio lavoro.
2016/11/22
The situation in Hungary (A8-0250/2018 - Judith Sargentini) IT

Lo stato di diritto, la libertà di stampa, il rispetto per la dignità umana sono alcuni dei principali valori fondanti dell'Unione europea. La condivisione di questi principi implica l'obbligo morale di ergersi a loro difesa quando essi sono minacciati o messi in discussione.Negli ultimi anni, la situazione in Ungheria è stata caratterizzata dal deterioramento dei diritti dei richiedenti asilo, dalla minaccia costante al principio di indipendenza dei giudici, da frequenti casi di xenofobia e razzismo, dalla stretta sulla libertà di stampa e la libertà di espressione, da frequenti episodi di corruzione e conflitto d'interesse e da atteggiamenti stereotipati nei confronti delle donne. Tali violazioni costituiscono una seria minaccia ai valori comuni dell'UE e non possono e non devono passare impunite.Per questo motivo, ho votato a favore della relazione per l'attivazione della procedura prevista all'articolo 7 del Trattato dell'UE in caso di gravi violazioni dei principi fondamentali dell'Unione. È evidente che la nostra idea di Europa non possa essere assolutamente in linea con chi si auto-proclama primo ministro di una democrazia illiberale e viola apertamente i valori fondanti l'Unione europea.
2016/11/22
Copyright in the Digital Single Market (A8-0245/2018 - Axel Voss) IT

Ho votato a favore della relazione sulla proposta di direttiva relativa al diritto d'autore nel mercato unico digitale perché convinto della necessità di tutelare il valore morale ed economico del lavoro intellettuale e creativo riconoscendo la giusta remunerazione ad artisti e autori.Con il rifiuto dell'aula ad avviare i negoziati con il Consiglio temo si sia persa un'occasione unica per ridefinire le responsabilità delle piattaforme online , introducendo meccanismi di collaborazione con i titolari dei diritti e l'obbligo di stipulare contratti di licenza per l'uso commerciale del loro materiale.Esprimo inoltre il mio rammarico per il successo della massiccia campagna di disinformazione orchestrata da chi aveva precisi interessi da tutelare, ovvero mantenere lo status quo della normativa in vigore risalente al 2001. A titolo esemplare, cito il caso emblematico dell'assurda protesta di Wikipedia - espressamente esclusa dall'ambito dell'applicazione della direttiva- che ha incitato una campagna basata sulla mistificazione.Per non ricominciare tutto daccapo, premesso che già nel testo respinto dall'aula la libertà della rete non era per nulla in pericolo, va ulteriormente esplicitato che l'obiettivo della riforma è di garantire che, anche nel mercato digitale, ogni autore abbia il pieno diritto sull'opera da lui creata e di vivere del proprio lavoro.
2016/11/22
2019 budget - Trilogue mandate (A8-0247/2018 - Daniele Viotti) IT

Ho votato a favore della relazione sul mandato per il trilogo per il bilancio UE 2019 perché mantiene salde le priorità politiche del PE: crescita, occupazione, sostegno alle piccole e medie imprese, cultura e cittadinanza.Ribadisco in particolar modo le richieste di aumento dei finanziamenti del programma Erasmus, progetto di punta dell'UE, di Euranet Plus e di Europa dei Cittadini, specie in vista delle prossime scadenze. Tali richieste, che saranno oggetto di negoziato, si associano all'aumento di bilancio proposto dalla Commissione per il programma Europa Creativa, già favorevolmente accolto dall'aula.Inoltre, sempre con un occhio di riguardo per il settore culturale, prendo positivamente atto del successo dell'azione preparatoria relativa ad ARTE volta a rafforzare il servizio di sottotitolazione dei contenuti culturali televisivi europei in tutta Europa.Infine, sono convinto che sia fondamentale proseguire con l'attuazione di sinergie tra il Fondo europeo per gli investimenti strategici e lo Strumento di garanzia per i settori culturali e creativi, anche per consentire alle industrie culturali e creative di esprimere appieno il loro manifesto valore duale: da un lato promuovere la diversità culturale e linguistica europea e dall'altro sostenere tanto la creazione di posti di lavoro di qualità quanto la promozione della crescita sostenibile.
2016/11/22
Structural and financial barriers in the access to culture (A8-0169/2018 - Bogdan Andrzej Zdrojewski) IT

Ho votato a favore del progetto di relazione sugli ostacoli strutturali e finanziari nell'accesso alla cultura, in quanto fortemente convinto, che l'accesso alla cultura, costituisca un diritto fondamentale, peraltro autorevolmente garantito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell'ONU, dalle costituzioni nazionali dei paesi membri dell'UE e dal piano di lavoro per la cultura, relativo al periodo 2015-2016, adottato dal Consiglio nel 2014.Ricordo che, secondo le stime dell'ONU, metà della popolazione mondiale, ossia 3,5 miliardi di persone, vive attualmente nelle città. Per questo motivo l'UE, ha deciso di intervenire per definire strategie politiche efficaci per affrontare e risolvere, le criticità ancora presenti e per realizzare spazi urbani realmente inclusivi.Aggiungo, come ricordato dal relatore, che la relazione non tratta esclusivamente degli ostacoli strutturali e finanziari, ma anche delle barriere sociali e digitali, nonché del problema rilevante delle barriere nel campo dell'istruzione: tutti elementi che compartecipano, a rendere la questione dell'accessibilità, tema estremamente sensibile e complesso.In particolare, esprimo la mia soddisfazione per il richiamo ad un'applicazione olistica del concetto di accessibilità e per la tutela delle esigenze specifiche delle persone con disabilità, al fine di garantire loro pari opportunità, una vera inclusione sociale e la partecipazione attiva alla società.
2016/11/22
Composition of the European Parliament (A8-0207/2018 - Danuta Maria Hübner, Pedro Silva Pereira) IT

Ho votato a favore del progetto di decisione del Consiglio europeo, che conferma quanto precedentemente stabilito nella risoluzione del Parlamento di febbraio di quest'anno, relativa alle modifiche al sistema elettorale europeo, condividendo i punti essenziali del testo.In particolare, condivido la posizione dei relatori sulla necessità di introdurre una soglia elettorale minima a livello europeo, fra il 2 % e il 5 %, per gli eletti al Parlamento europeo in paesi con collegi elettorali unici, o a cui corrispondono almeno 35 seggi. Tale posizione rispecchia l'esigenza di trovare un giusto equilibrio tra la governabilità e la molecolarizzazione della rappresentanza.In aggiunta, la riforma autorizza gli Stati membri ad adottare misure per permettere ai propri cittadini residenti all'estero di votare per le elezioni europee; permette agli Stati membri che lo desiderano di promuovere il voto elettronico; consente l'utilizzo dei simboli dei gruppi europei a fianco dei simboli dei partiti nazionali.Nonostante le positive novità così introdotte, resta il rammarico per la contrarietà della maggioranza dell'Aula, manifestatasi già a febbraio, nei confronti dell'introduzione delle liste di voto transnazionali, perché sarebbero state un passo significativo verso una più ampia democrazia europea.
2016/11/22
Implementation of the EU Youth Strategy (A8-0162/2018 - Eider Gardiazabal Rubial) IT

Le politiche rivolte ai giovani, finalizzate a sostenere la partecipazione e l'integrazione sociale, contrastare la disoccupazione giovanile, favorire l'inclusione e promuovere il volontariato, costituiscono una priorità "categorica" per l'Unione europea. Nonostante l'economia europea abbia avviato un percorso di reale ripresa, animato tanto dalla crescita quanto dalla lotta alla disoccupazione, i giovani europei rimangono tuttora una delle categorie più esposte all'esclusione sociale e al rischio povertà.Per questi motivi di fondo, ho votato a favore della relazione sull'attuazione della strategia dell'UE per la gioventù, non già per celebrare quanto di buono fatto sinora con il programma relativo al periodo 2010-2018, bensì per spronare le istituzioni europee e gli Stati membri a proseguire con maggiore ambizione il percorso iniziato.Di conseguenza, condivido la volontà di rafforzare gli sforzi per dare più voce ai giovani, coinvolgendoli nei processi decisionali nazionali; sottoscrivo l'impegno ad aumentare i finanziamenti all'interno del programma Garanzia giovani; apprezzo il rinnovato vigore con cui condurre la lotta al bullismo in tutte le sue forme; aderisco all'appello rivolto alla Commissione europea per l'istituzione di un programma di Garanzia per l'infanzia.
2016/11/22
Annual Report on the functioning of the Schengen area (A8-0160/2018 - Carlos Coelho) IT

Il funzionamento dello spazio Schengen, richiede un particolare livello di fiducia reciproca e di solidarietà fra gli Stati, per permettere una corretta cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale e un corretto scambio di informazioni (Sistema di Informazione Schengen) per la sicurezza interna.A causa dell'aumento dei flussi in entrata nell'UE, dovuti sia all'aumento globale dei flussi migratori sia al perpetuarsi di alcuni conflitti (es. Siria e Libia), la solidarietà alla base del meccanismo è venuta meno, aggravando le divergenze fra gli Stati membri sulle politiche dell'immigrazione.La risposta a tale situazione d'emergenza non può e non deve essere la reintroduzione permanente dei controlli alle frontiere, tra l'altro da un lato costosa per le amministrazioni, dall'altro svantaggiosa per i cittadini. Le difficoltà riscontrate, difatti, non si originano dall'architettura dello Spazio Schengen, bensì dai settori connessi, come nel caso delle lacune del sistema europeo comune di asilo, ivi compreso il vigente regolamento di Dublino, e un controllo coordinato delle frontiere esterne.Condivido, quindi, l'invito rivolto al Consiglio, a sostenere il Parlamento nel richiedere l'apertura dei negoziati per la riforma del Sistema europeo comune di asilo, ricordando che il fascicolo relativo all'Agenzia dell'UE per l'asilo, è tuttora in stallo in Consiglio.
2016/11/22
Posting of workers in the framework of the provision of services (A8-0319/2017 - Elisabeth Morin-Chartier, Agnes Jongerius) IT

Fino ad oggi, i lavoratori distaccati, dipendenti di un'azienda in un paese UE, mandati a lavorare in un altro paese sempre dell'UE, sono stati soggetti al trattamento previsto nel proprio Stato di appartenenza. Questo ha creato evidenti situazioni di concorrenza sleale all'interno dell'Unione perché uno stesso lavoro, svolto nello stesso posto da due persone provenienti da paesi diversi era retribuito e tutelato diversamente.Il Parlamento, con il voto di oggi, sancisce nuove regole per garantire maggiore protezione dei lavoratori e una maggiore correttezza nella concorrenza fra imprese. Oltre all'affermazione del principio relativo alla stessa retribuzione per la stessa prestazione nello stesso posto di lavoro, i lavoratori distaccati godranno delle stesse regole dei loro pari locali, a partire dal primo giorno in cui inizieranno a svolgere la loro prestazione. Inoltre nella direttiva si stabilisce che le spese di viaggio, di vitto e di alloggio saranno interamente a carico dei datori di lavoro e che i lavoratori distaccati saranno garantiti sia dagli accordi sindacali nazionali dello Stato membro ospitante sia degli accordi settoriali.Con l'approvazione delle modifiche a questa direttiva, l'Europa mostra il volto più proprio: un'Europa anche sociale, un'Europa che protegge.
2016/11/22
Sustainable finance (A8-0164/2018 - Molly Scott Cato) IT

L'accordo COP21 di Parigi del 2015 ha sancito una scelta storica per la comunità internazionale introducendo un piano d'azione per limitare il riscaldamento globale, ponendo, come obiettivo, il non superamento dei 2°C di differenza rispetto ai livelli preindustriali.All'interno dell'accordo, molteplici sono gli inviti diretti agli Stati parte dell'intesa a favorire la diversificazione economica e lo sviluppo sostenibile. Tali obiettivi di lungo periodo, tuttavia, unitamente ai criteri ambientali e di governance societaria, risultano non in linea con la natura della maggioranza degli attuali investimenti e prestiti.Condivido, quindi, l'invito del relatore alla creazione di un quadro di informazioni ed incentivi in grado di far confluire i capitali nella direzione degli investimenti ecosostenibili, tali da permettere la "decarbonizzazione della finanza" e sostenere la transizione ecologica.Inoltre, ricordando che la finanza sostenibile può favorire l'inclusione e promuovere il benessere dei cittadini, desidero sottolineare il ruolo centrale degli enti locali e degli istituti di promozione nazionale per il raggiungimento degli obiettivi. Sono convinto che l'Unione europea debba impegnarsi a monitorare e ad indirizzare i flussi finanziari effettivi verso investimenti sostenibili, migliorando le esperienze esistenti come l'osservatorio dell'UE sulla finanza sostenibile ed incoraggiando le iniziative private, come il progetto EeMAP sui mutui ipotecari "verdi".
2016/11/22
Common system of value added tax, with regard to the obligation to respect a minimum standard rate (A8-0124/2018 - Roberto Gualtieri) IT

L'aliquota IVA normale minima, pari al 15% è stata prorogata in sei diverse occasioni per un determinato periodo di tempo, a parziale detrimento del margine discrezionale degli Stati membri, in materia di fissazione delle aliquote IVA.Ho votato a favore della relazione condividendo la puntuale richiesta di maggior tempismo fatta dal relatore, nei confronti della Commissione. Quest'ultima, difatti, ha recentemente fatto propria l'usanza, alquanto inopportuna, di presentare solo all'ultimo momento proposte di proroga dell'aliquota normale.Al netto dello scarso tempismo della Commissione, approvo altresì l'analisi del relatore e condivido l'indicazione di un limite fissato in maniera definitiva per assicurare il corretto funzionamento del mercato interno.In ultima analisi, la sostituzione della reiterazione delle proroghe, con un più saldo meccanismo di definizione dell'aliquota IVA normale minima, costituisce un tassello essenziale di una più ampia riforma del sistema dell'IVA all'interno dell'Unione europea, di cui condivido l'intento e per la quale auspico un rapido accoglimento ed una celere attuazione, da parte di tutti gli Stati membri.
2016/11/22
Prevention of the use of the financial system for the purposes of money laundering or terrorist financing (A8-0056/2017 - Krišjānis Kariņš, Judith Sargentini) IT

Ho votato a favore della relazione di modifica della direttiva (UE) 2015/849 per la prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo per più ragioni.In primo luogo, era mia convinzione che, nonostante il rafforzamento degli standard di antiriciclaggio globali, come nel caso della Task Force FATF o della Convenzione ONU contro la corruzione, il quadro normativo del settore, necessitasse di un sostanzioso aggiornamento, a causa sia delle nuove tecniche di occultamento dei capitali finanziari, sia dei recenti attentati terroristici.In secondo luogo, sono fermamente convinto della bontà delle misure approvate in aula, fra cui rientrano, il rafforzamento della cooperazione tra le autorità competenti e l'accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva.Infine, condivido appieno, la ratio che sottende al testo finale della relazione: pur difendendo con forza i principi di privacy e riservatezza, in un contesto storico come quello attuale, è altresì legittimo sostenere il principio salus rei publicae suprema lex esto, e che eventuali deroghe ai diritti fondamentali possano essere accettate, se a tutela della collettività. A condizione che tali deroghe si limitino a quanto necessario per quello che attiene i dati da conservare, le finalità e la durata di conservazione.
2016/11/22
Guidelines for the employment policies of the Member States (A8-0140/2018 - Miroslavs Mitrofanovs) IT

La raccolta di orientamenti integrati per le politiche a favore dell'occupazione da attuare all'interno dei singoli Stati membri, costituisce il fondamento della Strategia Europa 2020 per la definizione di politiche economiche incentrate su investimenti, riforme strutturali e responsabilità di bilancio.Ho votato a favore della relazione sulla proposta di decisione del Consiglio in merito a tali orientamenti, condividendo sia l'impostazione del Consiglio, sia le puntuali precisazioni del relatore.Fra queste mi preme ricordare la promozione della partecipazione attiva di tutti i cittadini alla vita economica, sociale e culturale, gli effetti delle politiche macroeconomiche e strutturali che hanno un impatto significativo sulla situazione sociale ed occupazionale e la rilevanza degli investimenti come conditio sine qua non per la crescita economica e l'aumento dell'occupazione.Condivido infine, il sentito invito rivolto al Consiglio a prestare maggiore attenzione alla posizione del Parlamento europeo, per garantire un processo decisionale più democratico nel contesto degli orientamenti integrati, che, in ultima istanza, interessano direttamente i cittadini e i lavoratori di tutta l'UE. Le disposizioni relative a tali orientamenti devono quindi essere espressione di decisioni legittimate "dal basso", attuando in tal modo un più ampio processo democratico.
2016/11/22
Annual Report on Competition Policy (A8-0049/2018 - Ramon Tremosa i Balcells) IT

All'interno di un contesto di concorrenza leale, investimenti e innovazione rappresentano un carburante fondamentale per il motore europeo ed è compito delle istituzioni dell'UE garantirne il corretto funzionamento. A tal fine, il Parlamento si è pronunciato sull'andamento della politica di concorrenza nel 2016.Ho votato, sia in commissione che in plenaria, a favore della relazione annuale sulla politica di concorrenza relativa all'anno 2016, condividendo in particolare alcuni passaggi fondamentali puntualmente sottolineati dal relatore.Fra questi, la tassazione delle società digitali in base all'attività effettivamente svolta nei singoli Stati membri rilevando il fatturato prodotto a partire dalle piattaforme digitali e la semplificazione delle norme in materia di investimenti pubblici in porti e aeroporti, cultura e sviluppo regionale.In conclusione, una concorrenza efficace è da considerarsi non già un fine in sé, bensì la condizione necessaria per realizzare un mercato interno libero e dinamico e rappresenta uno dei molteplici strumenti volti allo sviluppo del benessere socio-economico dei cittadini europei. È giusto quindi ricordare che il fine ultimo delle norme dell'Unione in materia di concorrenza è di garantire che la stessa non sia falsata, affrontando finalmente la rilevante questione, oggi non risolta, del rapporto fra area euro e area non euro dell'Unione.
2016/11/22
Discharge 2016: EU general budget - Commission and executive agencies (A8-0137/2018 - Joachim Zeller) IT

Ho votato a favore della relazione sul discarico per l'esecuzione della terza sezione del bilancio dell'UE relativa alla Commissione e alle agenzie esecutive e riconosco la bontà di alcune delle precisazioni di sostanza evidenziate dal relatore.In primo luogo, condivido la richiesta di insistere affinché la Commissione richieda alle Direzioni Generali di pubblicare le loro proposte di raccomandazioni specifiche per ogni paese UE, nelle rispettive relazioni annuali di attività.Inoltre, condivido il rammarico, espresso anche dal Consiglio, per la stima del tasso d'errore relativo ai pagamenti tuttora al di sopra della soglia di rilevanza del 2% e mi unisco, al contempo, al plauso rivolto alla Corte dei Conti per l'assenza di errori rilevanti all'interno di quasi la metà delle spese del 2016.In aggiunta, mi associo alla critica per il livello record di impegni non ancora liquidati, condividendo la preoccupazione che ciò costituisca un ostacolo alla realizzazione dei progetti di qualità.Infine, riprendendo quanto evidenziato dalla Corte, noto con rammarico l'eccessivo uso di pagamenti riportati a bilanci futuri rispetto all'esercizio 2016 e condivido l'invito rivolto alla Commissione e al Consiglio di ridurre al minimo la differenza tra gli stanziamenti di impegno e quelli di pagamento.
2016/11/22
Strengthening economic, social and territorial cohesion in the EU (A8-0138/2018 - Marc Joulaud) IT

La politica di coesione rappresenta un valore aggiunto europeo in quanto contribuisce a realizzare le priorità dell'Unione e a compiere significativi progressi in termini di crescita, inclusione sociale, innovazione e tutela dell'ambiente. Inoltre, l'attuazione di politiche di coesione in una determinata regione ha il vantaggio di poter generare esternalità positive con ricadute dirette o indirette in tutta l'Unione europea.Ciononostante, permangono tuttora, all'interno del territorio dell'Unione europea, diversi casi di sacche di povertà e di regioni sottosviluppate, con evidenti rischi in termini di frammentazione sociale e aumento delle disparità intra-regionali, anche nelle aree più prospere.Alla luce di ciò, ho votato a favore della relazione sul rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale, condividendo appieno il carattere di necessità della proposta e apprezzando, nello specifico, alcune delle misure suggerite per rafforzare e migliorare la politica di coesione.Fra queste, mi preme ricordare l'invito ad utilizzare indicatori complementari al PIL pro capite per l'assegnazione dei fondi, il mantenimento del Fondo Sociale europeo come parte integrante della politica di coesione e l'esclusione dei vincoli d'obiettivo per l'utilizzo di strumenti finanziari.
2016/11/22
Annual report on the financial activities of the European Investment Bank (A8-0013/2018 - Eider Gardiazabal Rubial) IT

La Banca Europea per gli Investimenti (BEI), in quanto "braccio finanziario dell'UE" e principale azionista del Fondo Europeo per gli Investimenti, rappresenta tuttora l'istituzione chiave per sostenere gli investimenti pubblici e privati sia all'interno che, in misura minore, all'esterno dell'UE. A causa della crisi economica, il flusso di investimenti all'interno dell'Unione europea ha avuto un calo repentino, con conseguente aumento degli squilibri macroeconomici e pesantemente della disoccupazione in alcuni Stati membri.Ho votato a favore della relazione annuale perché condivido pienamente la valutazione positiva sulla gestione delle fonti di finanziamento in capo alla BEI, fra cui il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), gli strumenti finanziari UE, i Fondi Strutturali e di Investimento Europei e le risorse conseguentemente messe in campo dagli Stati membri.Le Industrie Culturali e Creative (ICC), tuttavia, avrebbero dovuto fruire in misura maggiore delle opportunità di finanziamento della BEI, in particolare del FEIS. Condivido, quindi, le previsioni adottate nel regolamento che potenzia ed estende la durata del FEIS, approvato lo scorso dicembre, in base alle quali la BEI avrà il compito di migliorare l'accesso delle ICC ai finanziamenti del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici, anche attraverso una maggiore interazione con il programma Europa Creativa.
2016/11/22
Composition of the European Parliament (A8-0007/2018 - Danuta Maria Hübner, Pedro Silva Pereira) IT

Ho votato a favore della relazione sulla composizione del Parlamento europeo a partire dal 2019, nonostante il disappunto per la mancata introduzione di un'aggiuntiva minicircoscrizione europea, perché correggere il peso relativo dei vari paesi era un passo necessario. Per esempio, l'Italia passerà da 73 a 76 eurodeputati, per rispecchiarne meglio il peso in termini di popolazione.La proposta dei federalisti e del PD di creare una circoscrizione europea (aggiuntiva a quelle nazionali) avrebbe permesso ai cittadini di votare sia per liste di candidati nazionali, sia per liste di candidati dei partiti europei. La destra europarlamentare, invece, ha scelto di votare contro, contraddicendo la possibilità di non limitarsi a quanto già in essere: in sintesi ha adottato il solito "quieta non movere".Le liste transnazionali sarebbero state, infatti, un passo rilevante verso una più ampia democrazia europea, e una circoscrizione comune a livello europeo già nel 2019 avrebbe permesso a tutti i cittadini europei di votare per uno dei candidati alla Presidenza della Commissione, indipendentemente dal proprio luogo di residenza.I cittadini europei si troveranno, invece, alle elezioni del 2019, ancora di fronte alla somma di 27 dibattiti nazionali, anziché essere chiamati più unitariamente, a decidere insieme il proprio futuro.
2016/11/22
Revision of the Framework Agreement on relations between the European Parliament and the European Commission (A8-0006/2018 - Esteban González Pons) IT

Ho sostenuto la relazione sull'accordo quadro sulle relazioni tra Europarlamento e Commissione europea, perché - oltre ai molti aspetti che affronta - cementa un punto fondamentale della dimensione democratica delle elezioni europee: il sistema degli Spitzenkandidaten , i candidati "di punta" dei partiti politici europei alle elezioni dell'Europarlamento, che si svolgeranno nel 2019.A seguito del voto sulla relazione sulla composizione del Parlamento europeo, molto probabilmente non verrà creata una minicircoscrizione europea (aggiuntiva a quelle nazionali). L'abbinamento delle due misure avrebbe permesso ai cittadini di votare sia per liste di candidati nazionali, sia per liste di candidati dei partiti europei - e, in queste ultime, avrebbe permesso ad ogni cittadino europeo di votare per uno dei candidati alla Presidenza della Commissione, indipendentemente dal proprio luogo di residenza.Resta, quindi, semplicemente in essere il sistema del 2014, relativo agli Spitzenkandidaten : il Presidente della Commissione europea verrà eletto dal Parlamento, sulla base della maggioranza parlamentare esito delle elezioni nelle circoscrizioni nazionali, partendo da quello della famiglia politica che avrà ottenuto più consensi.I cittadini europei si troveranno, insomma, ancora di fronte alla somma di 27 dibattiti nazionali, invece di essere chiamati a discutere e decidere più unitariamente il proprio futuro.
2016/11/22
Geo-blocking and other forms of discrimination based on customers' nationality, place of residence or place of establishment (A8-0172/2017 - Róża Gräfin von Thun und Hohenstein) IT

La pratica tecnologica del geo-blocking, è finalizzata all'identificazione della provenienza geografica dell'utente, al momento dell'accesso ai servizi online. Tale pratica può essere oggetto di abuso nel momento in cui alla geo-localizzazione fa seguito l'ingiustificato aumento del prezzo del prodotto o, più semplicemente, una generica discriminazione a danno del consumatore. In un mercato unico come quello europeo, è di fondamentale importanza escludere l'uso ingiustificato del geo-blocking, basato sulla nazionalità, sul luogo di residenza o sul luogo di stabilimento del consumatore.Ho votato a favore della proposta di regolamento, in quanto credo fermamente che gli acquirenti online, che accedono al servizio da altri Stati membri dell'UE, debbano essere trattati, nella maggior parte dei casi, come acquirenti locali e che i casi residuali di re-routing verso altri siti, possano aver luogo solo previo assenso del consumatore stesso.Condivido inoltre la volontà del Parlamento, di cogliere l'invito della Commissione europea ad escludere momentaneamente dal regolamento, i riferimenti ai contenuti audiovisivi protetti dal diritto d'autore. Con l'impegno di completare lo studio di settore in materia, entro due anni dall'entrata in vigore del regolamento, come previsto dalla clausola di revisione del testo.
2016/11/22
European Central Bank Annual Report for 2016 (A8-0383/2017 - Jonás Fernández) IT

Ho votato a favore della relazione annuale della BCE, condividendone impianto ed obiettivi per più ragioni. La sua politica monetaria accomodante ha infatti fornito un contributo essenziale alla ripresa economica, sostenendo occupazione e crescita, e scongiurando la deflazione. Bisognerà ora, con cautela, che valuti tempi e modi dell'uscita da questa politica, per evitare instabilità finanziaria nell'Eurozona.Tale politica ha favorito, inoltre, uno smaltimento graduale ma costante dei crediti deteriorati (NPL). Sarà importante che siano evitate possibili mosse avventate e che proceda con cautela sul percorso intrapreso, visti gli esiti positivi sinora conseguiti.Ciò premesso, la BCE, dalla struttura marcatamente federale, ha potuto agire efficacemente contro la crisi, perché libera dai veti nazionali riscontrabili in altre Istituzioni. Non può però, da sola, rafforzare l'Eurozona. Serve una politica di bilancio comune dell'Eurozona, che faccia da contraltare alla politica monetaria unica, per assorbire gli shock simmetrici ed asimmetrici, favorire la convergenza economico-sociale, e sostenere le riforme strutturali negli Stati membri. La politica monetaria è come l'acqua: si può portare un cavallo ad un abbeveratoio, ma non si può costringerlo a bere. Servono strumenti propri dell'UE per intervenire sul sistema economico e dirigerlo sempre più verso obiettivi di benessere economico-sociale per tutti i cittadini.
2016/11/22
Marrakesh Treaty: facilitating the access to published works for persons who are blind, visually impaired, or otherwise print disabled (A8-0400/2017 - Max Andersson) IT

Grazie alla conclusione dell'iter di approvazione del trattato di Marrakech, il diritto alla lettura e quindi l'accesso alla cultura, all'educazione e al sapere, potrà realmente diventare un diritto anche per quei milioni di persone con disabilità visiva o altre difficoltà.Una misura concreta, in quanto avrà un impatto diretto sulla qualità della vita di più di 26 milioni di persone nell'Unione, (l'OMS nel 2010 ha stimato che in Europa vivono 2.550.000 non vedenti e circa 23.800.000 persone ipovedenti).Una misura importante perché ribadisce all'interno del diritto dell'Unione il principio alla base del diritto d'autore: gli autori, coloro che creano contenuti, hanno l'esclusiva della propria opera e per qualsiasi utilizzo deve essere richiesta loro un'autorizzazione preventiva, salvo quando la legge, come in questo caso, giustifica un'eccezione al principio generale.Una scelta etica e politica doverosa per garantire alle persone con disabilità visiva di poter raggiungere una reale autonomia e di godere delle arti, come dichiarato dall'articolo 26 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
2016/11/22
Implementation of the Youth Employment Initiative in the Member States (A8-0406/2017 - Romana Tomc) IT

Dal 2008 a oggi, in seguito alla crisi finanziaria, le misure adottate dai singoli Stati membri al fine di ridurre la spesa pubblica hanno avuto un impatto diretto sull'occupazione giovanile. Come da prassi tristemente consolidata di una regola economica non scritta, il tasso di disoccupazione giovanile, in tutta l'Unione europea, rimane pari al doppio del tasso di disoccupazione complessivo, esasperando ulteriormente il rischio di marginalizzazione ed esclusione dei giovani dal mercato del lavoro.Nel 2013, il piano di garanzia per i giovani e l'iniziativa per l'occupazione giovanile costituivano i pilastri fondamentali della risposta europea di contrasto alla disoccupazione giovanile. Oggi, a cinque anni dall'introduzione di quei programmi, condivido pienamente la necessità, per l'Unione, di porsi obiettivi più ambiziosi.In special modo, credo fortemente nell'importanza dello scambio delle migliori pratiche fra gli Stati membri e condivido l'invito diretto ai singoli Stati ad aumentare ulteriormente gli sforzi politici e finanziari. Inoltre, ritengo fondamentale ribadire l'auspicio della relatrice Romana Tomc: tanto il piano di garanzia per i giovani, quanto l'iniziativa per l'occupazione giovanile, non devono e non possono in alcun modo essere considerati dei sostituti validi delle politiche macroeconomiche, che rimangono tuttora strumenti necessari e imprescindibili per poter promuovere la crescita.
2016/11/22
Implementation of the Professional Qualifications Directive and the need for reform in professional services (A8-0401/2017 - Nicola Danti) IT

La qualità dei "servizi professionali" è di fondamentale importanza per poter preservare l'attuale modello socioeconomico europeo. Tuttavia, nonostante il settore terziario rappresenti quasi i 2/3 dell'economia dell'UE e origini il 90% circa dei nuovi posti di lavoro, tale settore non sfrutta appieno le sue potenzialità. La crescita di produttività dei servizi è contenuta, rispetto al resto del mondo, a causa di ostacoli all'espansione settoriale e al miglioramento delle prestazioni, che si traducono in prezzi più elevati e scelta ridotta per i consumatori. È quindi compito dell'Unione rimuovere tali ostacoli al fine di assicurare in tutti gli Stati membri il raggiungimento di uno standard di conoscenze e competenze che abilitano all'esercizio della professione, corrispondenti alla "qualifica professionale".Le nuove proposte della Commissione e in particolare l'introduzione dell'indicatore di restrittività sono, a mio avviso, funzionali per la razionalizzazione del settore e l'uniformazione del mercato. Condivido, inoltre, le annotazioni dell'on. Danti sulla necessità di introdurre al più presto una valutazione qualitativa delle regolamentazioni in grado di integrare la già esistente analisi quantitativa. Infine, aderisco all'invito del relatore a tenere in conto l'impatto del progresso scientifico e della digitalizzazione sul settore delle professioni regolamentate, specie con riferimento ai settori economicamente rilevanti individuati dalla Commissione.
2016/11/22
Situation of the Rohingya people (RC-B8-0668/2017, B8-0668/2017, B8-0669/2017, B8-0670/2017, B8-0671/2017, B8-0672/2017, B8-0673/2017, B8-0674/2017) IT

Lo Stato di Rakhine in Birmania è abitato da circa un milione di Rohingya, minoranza a prevalenza musulmana alla quale sono negati innanzitutto i pieni diritti di cittadinanza in virtù della legge sulla cittadinanza della Birmania, che li considera apolidi. Questa non è la discriminazione peggiore poiché i Rohingya subiscono continue violenze da parte dell'esercito birmano: secondo le stime, circa 300 000 persone necessitano di assistenza a livello nutrizionale, tra cui più di 150 000 bambini sotto i cinque anni; ancora dall'agosto 2017 oltre 626 000 Rohingya sono fuggiti nel vicino Bangladesh, in cerca di protezione.Federica Mogherini ha richiamato con forza la necessità di intervenire per aiutare questa popolazione. La risoluzione del Parlamento europeo che ho votato lancia un deciso appello all'Unione europea perché si ponga in prima fila per far cessare le violenze: è inaccettabile che i Rohingya non possano ricevere aiuti umanitari e che la loro discriminazione passi sotto silenzio. Non si può stare a guardare.
2016/11/22
Implementation of the directive on combating the sexual abuse and sexual exploitation of children and child pornography (A8-0368/2017 - Anna Maria Corazza Bildt) IT

Il Parlamento ha votato la relazione della collega Anna Maria Corazza Bildt sull'attuazione della direttiva relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile.Le nuove tecnologie espongono, infatti, i minori a gravissimi rischi di adescamento e abusi. Per ottenere un contrasto efficace e combattere la pornografia minorile vanno responsabilizzate le piattaforme di condivisione online, aggiornando la legislazione in materia: è necessario adottare misure vincolanti per la rimozione rapida e il blocco dei contenuti illegali online, e per interventi mirati contro le nuove forme criminali online (Dark Net ), tra cui il "revenge porn " o l'estorsione sessuale.
2016/11/22
Draft recommendation following the inquiry on money laundering, tax avoidance and tax evasion (B8-0660/2017) IT

Condivido l'importanza del lavoro svolto dalla commissione di inchiesta PANA, istituita l'8 giugno 2016 e incaricata di esaminare le denunce di infrazione e di cattiva amministrazione nell'applicazione del diritto dell'Unione in relazione al riciclaggio di denaro, all'elusione fiscale e all'evasione fiscale: fenomeni globali che richiedono una risposta altrettanto globale, chiara, coerente, basata sul sostegno reciproco e su una maggiore cooperazione a livello europeo e internazionale.Le richieste avanzate dalla commissione PANA sono finalizzate a sostenere un'Europa più vigile e con regole più efficaci: gli Stati membri sono chiamati a migliorare l'applicazione della normativa inerente sia alle attività "legali", come l'elusione, che a quelle illegali, come l'evasione. Il tutto attraverso azioni di indagine efficaci, accesso ai registri, protezioni per gli informatori e il potenziamento del potere di inchiesta del Parlamento europeo come rappresentante dei cittadini.
2016/11/22
Rules on the exercise of copyright and related rights applicable to certain online transmissions of broadcasting organisations and retransmissions of television and radio programmes (A8-0378/2017 - Tiemo Wölken) IT

Regolamento Sat Cab, giusto il via libera ai negoziati per la tutela del settore culturale e creativo audiovisivo.Bene il voto di oggi del Parlamento europeo per l'avvio delle trattative sul regolamento che riguarda le norme sull'esercizio del diritto d'autore, nel settore audiovisivo.Di fronte alla richiesta sempre più forte di condivisione di servizi e contenuti in tutta Europa, è importante garantire le tutela dell'intero comparto (autori, produttori e lavoratori del settore): la creazione di contenuti originali è un'importante ricchezza europea, decisiva per il futuro del settore.Con questo voto il Parlamento ha espresso con chiarezza la sua posizione a favore della tutela delle industrie culturali e creative nell'ambito audiovisivo, per assicurare la sostenibilità, la capacità produttiva, l'occupazione.L'obiettivo è costruire un efficiente Mercato unico digitale, che consenta a tutti i cittadini di fruire dei prodotti e servizi audiovisivi in tutti i Paesi UE, a tutela della diversità culturale e linguistica europea, ma con basi solide in relazione alle competitività future del comparto.
2016/11/22
2018 budgetary procedure (A8-0359/2017 - Siegfried Mureşan, Richard Ashworth) IT

Non c'erano le condizioni per esprimere un voto favorevole al bilancio presentato.Il bilancio dell'UE è limitato a circa l'1% del PIL dell'Unione; comunque il Parlamento, su iniziativa del gruppo S&D, aveva convenuto su una chiara indicazione di cambio di rotta rispetto alle politiche europee praticate durante la crisi. La presenza di alcuni esiti positivi nell'accordo finale, come l'aumento di 54 milioni di Euro su Erasmus+, o di 110 milioni di Euro su Orizzonte2020, il programma europeo per la ricerca e l'innovazione, non sono sufficienti.Per questo ho espresso un voto di astensione legato alla valutazione che a fronte della richiesta di un'Europa concretamente impegnata su crescita e occupazione, rifugiati e migranti, sicurezza e difesa, il testo sottoposto al voto del Parlamento elude scelte chiare e non assume impegni, in particolare, su asilo e immigrazione e sull'occupazione giovanile.Un voto per segnalare al Consiglio che il problema non è solo la necessità di maggiori finanziamenti, ma il ripensamento della struttura complessiva del bilancio UE. Non è più rinviabile la questione delle "risorse proprie" dell'UE, che faccia, per esempio, pagare le tasse dovute anche alle grandi multinazionali del digitale, congiuntamente ad un efficace contrasto unitario dell'evasione e dell'elusione fiscale.
2016/11/22
Transitional arrangements for mitigating the impact of the introduction of IFRS 9 (A8-0255/2017 - Peter Simon) IT

La ritardata rilevazione delle perdite sui crediti e sulle altre attività finanziarie è stata riconosciuta come una delle principali debolezze dei principi contabili in vigore. Per questo, nel 2014, è stato pubblicato il principio contabile internazionale IRFS9, in cui si richiede di usare un modello a lungo termine per la stima delle perdite attese sui crediti in relazione alle attività finanziarie. Tale procedura, sicuramente utile, potrebbe però comportare un aumento improvviso degli accantonamenti per le perdite attese su crediti, e quindi un possibile ostacolo alla piena operatività delle attività bancarie.Tale impatto è inevitabile, ma si può attenuare: la linea del Parlamento, che condivido, prevede un'introduzione progressiva dell'IFRS 9 lungo un periodo di cinque anni in cui le banche sono autorizzate a contabilizzare, nel capitale detenuto, una parte degli accantonamenti che emergono nella fase di transizione, così da mitigare gli effetti negativi. Per questo ho votato a favore della relazione: è una misura che trae insegnamento dalla crisi e cerca di prevenire danni futuri, prevedendo una transizione per non pregiudicare la stabilità finanziaria dal sistema bancario europeo.
2016/11/22
Ranking of unsecured debt instruments in insolvency hierarchy (A8-0302/2017 - Gunnar Hökmark) IT

Ho votato a favore della proposta sulla gerarchia dei creditori in caso di risoluzioni bancarie, perché la ritengo utile a correggere parte dei limiti della legislazione vigente e a portare chiarezza nel quadro normativo.Questa proposta tende a raggiungere gli obiettivi dell'Unione bancaria, assicurare la stabilità del sistema creditizio, garantendo al tempo che né i risparmi dei cittadini né i soldi del contribuente debbono sopportare i costi di comportamenti rischiosi come quelli verificatasi durante la crisi negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei. Si suddividono i creditori in differenti ranghi determinati a livello UE, inserendo una nuova classe di rango superiore di crediti, cosiddetti non garantiti. Questi strumenti di debito non garantiti avranno il massimo livello di priorità nel diritto fallimentare nazionale e sopporteranno, quindi, il peso di una ristrutturazione bancaria insieme agli azionisti. Vi sono, inoltre, regole più rigorose per possibili vendite abusive ai clienti. Considero il lavoro svolto un primo passo verso l'approvazione di regole più solide per il settore bancario, che pesino sempre meno sulle casse degli Stati UE e sui cittadini.
2016/11/22
Situation in Yemen (RC-B8-0649/2017, B8-0649/2017, B8-0650/2017, B8-0651/2017, B8-0652/2017, B8-0653/2017, B8-0654/2017, B8-0655/2017, B8-0656/2017) IT

Il Parlamento europeo ha opportunamente adottato una risoluzione sulla situazione in Yemen in quanto la situazione politica sta avendo un impatto assai preoccupante sui civili. La FAO ha dichiarato che in Yemen è in corso la crisi alimentare più grave al mondo. Inoltre, secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA):20,7 milioni di persone necessitano di assistenza, in particolare alimentare;2,2 milioni di bambini soffrono di malnutrizione acuta grave;sono 2,9 milioni gli sfollati interni...Non posso citare tutti i dati riportati dagli uffici delle Nazioni Unite.In sintesi, quel che conta è che le gravi perdite umane non possono essere né ignorate né tollerate dall'Europa.Appoggio, pertanto, convintamente, la richiesta di sostenere azioni di recupero della pace, e di garantire gli aiuti umanitari perché i civili abbiano la possibilità di ricominciare a vivere più dignitosamente la propria realtà.
2016/11/22
Implementation of the European Disability Strategy (A8-0339/2017 - Helga Stevens) IT

L'implementazione della strategia europea sulla disabilità è una scelta di civiltà: l'Unione europea si fonda su valori di protezione dalle discriminazioni e sull'uguaglianza di tutti i cittadini, pertanto bisogna richiamare gli Stati membri a un maggior impegno nel campo della disabilità. Il 75 % delle persone con gravi disabilità infatti non ha possibilità di partecipare pienamente al mercato del lavoro e non pochi incontrano difficoltà anche nel campo dell'istruzione: meno del 30 % ha completato l'istruzione universitaria o equivalente, e il programma Erasmus + è sfruttato da meno dell'1%.Sostengo la relazione perché presenta richieste ambiziose, a partire dai requisiti sull'accessibilità degli spazi pubblici e dell'ambiente edificato; inoltre perché dedica attenzione ai familiari dei disabili che in molti casi sopperiscono interamente all'assistenza, chiedendo agli Stati di predisporre strumenti normativi per conciliare cura e lavoro, precondizione per promuovere maggior serenità nelle famiglie.Il dato di fatto che coloro che presentano seri problemi psicofisici continuino a incontrare grandi ostacoli comporta che l'Europa si impegni ad abbatterli con un'opera di sensibilizzazione sociale, "educando" i cittadini riguardo alle molteplici barriere con le quali le persone con disabilità si "scontrano", sostenendo iniziative e programmi che favoriscano la loro integrazione.
2016/11/22
Establishing the criteria and mechanisms for determining the Member State responsible for examining an application for international protection lodged in one of the Member States by a third-country national or a stateless person (recast) (A8-0345/2017 - Cecilia Wikström) IT

L'approvazione del mandato a negoziare con il Consiglio per la riforma del sistema di Dublino è un passo avanti necessario: l'immigrazione deve essere affrontata senza la clausola del paese di primo sbarco, in quanto essa è un fenomeno europeo: nel 2016, 362.753 persone sono arrivate nell'Unione europea attraversando il Mediterraneo, di queste, 5022 sono disperse o morte, uomini e donne che cercavano e cercano la protezione di tutta l'Europa, non di Italia, Spagna o Grecia.La revisione richiede che tutti gli Stati europei collaborino per accogliere i migranti i quali, una volta arrivati, saranno registrati per poi essere distribuiti in diversi paesi: in questo modo ci sarà un'azione coordinata che eviterà il sovraffollamento nei centri di prima accoglienza dei paesi mediterranei. Inoltre i rifugiati potranno essere ricollocati in base alla presenza di familiari in uno dei paesi europei, e gli Stati che non si prenderanno la responsabilità di accogliere i migranti dovranno pagare una somma in denaro al fine di ammonirli per la loro negligenza.Sono soddisfatto del lavoro svolto.
2016/11/22
Saving lives: boosting car safety in the EU (A8-0330/2017 - Dieter-Lebrecht Koch) IT

Ogni anno sulle strade europee perdono la vita circa 25 500 persone e circa 135 000 persone rimangono ferite gravemente, la percentuale di pedoni e ciclisti coinvolti in incidenti stradali mortali nelle aree urbane tocca il 43%: la sicurezza sulle strade deve essere un dovere per l'Unione europea, è necessario fare di tutto per giungere all'obiettivo "zero vittime".La sicurezza stradale dipende da tre fattori: il veicolo, l'infrastruttura e il comportamento del conducente: approvo la relazione che richiede che vengano introdotti dei sistemi di guida intelligenti come la frenata automatica d'emergenza con riconoscimento di ciclisti e pedoni ed il sistema di avviso di deviazione dalla corsia, sono alcuni degli strumenti che diminuiscono il rischio di incidente. Si richiede anche attenzione nella progettazione del traffico urbano, infatti il 38% degli incidenti mortali avviene in città e spesso è causa di errori umani congiunti, tuttavia, alle infrastrutture. Infine è necessaria tolleranza zero per la guida sotto l'effetto di alcolici e stupefacenti: il 25% degli incidenti mortali sono causati dal consumo di alcol.Una risposta di campo che agisce su un fenomeno drammatico per i cittadini e per l'Europa.
2016/11/22
Enhanced cooperation: European Public Prosecutor's Office (A8-0290/2017 - Barbara Matera) IT

Il perseguimento dei reati a danno del bilancio dell'Unione è attualmente competenza esclusiva degli Stati membri e si nota, nelle diverse nazioni, un livello disomogeneo di protezione degli interessi finanziari dell'UE, la quale ha subito diverse frodi nell'ambito. Un rapporto della Commissione del 2013 parlava di 500 milioni di euro l'anno, persi nei tre anni precedenti.Appoggio pertanto, con convinzione, la proposta di risoluzione legislativa in merito al progetto di regolamento del Consiglio relativo all'attuazione di una cooperazione rafforzata per l'istituzione di una Procura europea (EPPO) che ha il compito di individuare, perseguire e poi rinviare a giudizio, presso i tribunali nazionali, gli autori dei reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE, attraverso un coordinamento efficace ed un approccio uniforme in tutta l'UE. Ogni Stato membro vi partecipa con la presenza di un Procuratore.Nonostante le perplessità attualmente riposte, il venir meno dell'UE a 27 (in quanto la cooperazione rafforzata ex art. 86, vede 20 Stati su 27), è un passo importante, in attesa che, forte dei risultati che verranno ottenuti, anche i 7 paesi UE rimanenti vi aderiscano.
2016/11/22
Prison systems and conditions (A8-0251/2017 - Joëlle Bergeron) IT

Qual è la giusta pena per un reo? L'utilizzo della pena detentiva accomuna tutti gli Stati membri, tuttavia sorgono diversi problemi all'interno di essa: strutture non adatte, vetuste e sovraffollate.La relazione analizza, in particolare, un problema che persiste: le condizioni dei detenuti, oltre ad essere in una serie di situazioni disumane, non sono efficienti per ottenere un abbassamento del livello di criminalità, in quanto il tasso di recidiva permane, e non di rado il carcere è una vera e propria scuola di crimini.Il sistema carcerario è competenza degli Stati membri, ma è opportuno che l'Unione, richiami le realtà nazionali ad una linea comune, legata ad una visione e funzione rieducativa della pena.
2016/11/22
State of play of negotiations with the United Kingdom (B8-0538/2017, B8-0539/2017) IT

Sostengo pienamente la risoluzione del Parlamento europeo relativa ai negoziati con il Regno Unito nella quale si richiede chiarezza su tre questioni: cittadinanza, questione irlandese e liquidazione finanziaria.I cittadini per l'UE hanno un ruolo prioritario: nel Regno Unito risiedono circa 3,2 milioni di cittadini dell'UE, e 1,2 milioni di britannici vivono nell'UE-27; dati rilevanti a proposito dei quali l'UE è capofila nella tutela dei diritti di tutti i cittadini, UE e britannici, che rischiano di vedersi negati, in assenza di un accordo di reciprocità, diritti attualmente garantiti.Il confine irlandese è un problema delicato: si esclude l'idea del ripristino di controlli rigorosi alle frontiere tra Irlanda e Irlanda del Nord che potrebbe creare pericolose tensioni per cui è più che opportuno ricordare al governo britannico di rispettare i cosiddetti accordi del Venerdì Santo.La liquidazione finanziaria è quella su cui il Regno Unito non si è espresso sufficientemente, per questo l'Europa considererà le parole del Primo Ministro Theresa May un passo in avanti solo se verranno rese concrete e pratiche. I relatori della risoluzione, infatti, sottolineano l'assenza di progressi sufficienti e richiamano il Regno Unito a concludere negoziati, e non limitarsi a "discorsi".
2016/11/22
The fight against cybercrime (A8-0272/2017 - Elissavet Vozemberg-Vrionidi) IT

Il progresso tecnologico sta raggiungendo livelli che non erano immaginabili: con un click, molto si può fare, molto si può conoscere. Il mondo digitale si sta rivelando sempre più vasto e complesso. In questo quadro, ritengo la proposta di risoluzione per la lotta alla criminalità informatica attuale e ineludibile. I dati di cui siamo a conoscenza riportano dei numeri che destano fondate preoccupazioni: in ben 100 paesi ci sono stati cyberattacchi a diverse imprese, l'80% delle aziende europee ha riportato un "incidente" sulla sicurezza informatica.Condivido perciò la volontà di affrontare questo problema che, tra l'altro, chiede delle iniziative per contrastare la violazione della privacy delle persone, causa anche di danni economici. Miglioramento delle infrastrutture tecnologiche, maggiore cooperazione tra gli Stati, circolazione di problemi, rimedi e notizie... È questa, la scelta concreta per un'azione più coordinata e forte.Nell'ottica del mercato digitale UE: quest'ultima sfida porterà molti progressi, per cui, da subito, è necessario saper controllare ciò che ci può danneggiare.
2016/11/22
Accessibility requirements for products and services (A8-0188/2017 - Morten Løkkegaard) IT

In Europa sono 80 milioni le persone con disabilità, delle quali il 70% vive in povertà ed il 37% tra i 16 ed i 19 anni ha lasciato la scuola. Ottanta milioni di persone ostacolate dai nostri sistemi inadeguati e nel 2020 saranno 120 milioni coloro che necessiteranno di aiuto.Grazie al Gruppo dei Socialisti e Democratici, la direttiva sull'Atto di accessibilità UE può rappresentare la concreta risposta per attuare politiche realmente inclusive, efficienti ed ambiziose.Gli stati Membri dovranno attuare misure concrete per migliorare l'accessibilità per prodotti e servizi – bancomat, biglietterie, computer, smartphone – per tutti i disabili, incluse, quindi, le persone con limitazioni funzionali temporanee, come le donne in gravidanza o le persone anziane.Conseguentemente, i fornitori di servizi dovranno garantire che i loro spazi pubblici siano realmente accessibili, tenendo conto delle specifiche esigenze delle persone disabili, nella costruzione di nuovi edifici o nella ristrutturazione di infrastrutture esistenti.Il livello di civiltà di un paese, si misura dal grado di attenzione nei confronti dei suoi cittadini più deboli. L'Unione europea ha il dovere migliorare la qualità di vita di milioni di cittadini e contribuire al loro pieno coinvolgimento nella società. Spetta ora al Consiglio prendere questa decisone.
2016/11/22
A new skills agenda for Europe (A8-0276/2017 - Martina Dlabajová, Momchil Nekov) IT

Pieno sostegno alla Nuova agenda globale per le competenze per l'Europa, l’iniziativa della Commissione europea che si propone l'ambizioso obiettivo di garantire che tutti i cittadini europei, fin da giovani, sviluppino anche un'ampia e diversificata gamma di competenze per rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione. La disoccupazione, in particolare giovanile, resta a livelli drammatici e in alcuni Paesi raggiunge oltre il 40%. Sono ben 70 milioni gli europei che non possiedono le competenze di base, e tanto meno quelle in materia digitale, mentre giovani altamente qualificati si ritrovano a svolgere occupazioni inferiori alla loro formazione. Nello stesso tempo, i datori di lavoro non trovano persone sufficientemente qualificate per le esigenze delle loro aziende. È necessario prevedere un sistema paneuropeo di previsione di fabbisogno di competenze e innalzare tutti i livelli di competenza dei cittadini europei per rafforzare la competitività e l'innovazione, stimolare la crescita e combattere la disoccupazione. Per raggiungere questo obiettivo, gli Stati membri e tutte le parti interessate devono aggiornare i loro sistemi di formazione ed istruzione, sostenendo in primo luogo l'aggiornamento degli insegnanti che ricoprono un ruolo chiave e migliorare la collaborazione con il mondo economico e produttivo.
2016/11/22
Mobilisation of the EU Solidarity Fund to provide assistance to Italy (A8-0280/2017 - Giovanni La Via) IT

300 vittime e 3.200 sfollati, interi paesi rasi al suolo, gioielli architettonici e culturali, simboli della nostra identità europea come la Basilica di Norcia distrutti, sofferenza e disperazione.Questo il drammatico bilancio del terremoto dell'agosto del 2016 che ha colpito il Centro Italia mettendo in ginocchio, tra le altre cose, l'intero tessuto economico della regione.Oggi, ad un anno di distanza, con sincera soddisfazione, possiamo dire che l'Europa ha risposto alla richiesta di aiuto che è partita dalle macerie di Amatrice!Grazie alla mobilitazione eccezionale del Fondo di solidarietà dell'Unione, le Istituzioni dell'UE, attraverso la procedura più rapida possibile, hanno reagito a questa tragedia mandando un concreto messaggio di speranza alle popolazioni colpite, molte delle quali, pur nelle numerose difficoltà, hanno avuto il coraggio e la forza di restare per ricostruire.1,2 miliardi di euro, lo stanziamento ad oggi più importante fornito, segno tangibile della consapevolezza di appartenere ad una comunità nella quale, di fronte a determinante circostanze, non si può che esprimere quella "solidarietà di fatto" immaginata da Jean Monnet e Schuman, che può contribuire ad unire spiritualmente tra loro i cittadini europei, come si fa in una famiglia, dove il problema di uno diventa il problema di tutti.
2016/11/22
Academic further and distance education as part of the European lifelong learning strategy (A8-0252/2017 - Milan Zver) IT

È imperativo garantire ovunque nell'Unione europea, il pieno rispetto del diritto all'istruzione e formazione continua, sancito dall'art. 14 della Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea.La qualità dell'istruzione e formazione permanente fornita ai propri cittadini è, infatti, uno dei fattori sul quale si può misurare il livello di civiltà di un paese.La necessità di stabilire un quadro di apprendimento permanente, lungo tutto l'arco della vita, sia questo formale o informale, nasce dall'osservazione della società odierna, sempre più complessa, dinamica ed esigente, in particolare da un punto di vista tecnologico e digitale, e dalla consapevolezza che nessun cittadino debba essere tralasciato.È fondamentale, adeguare i sistemi di istruzione, prevedere percorsi scolastici aggiuntivi, capaci di ampliare le capacità professionali, far in modo che i sistemi scolastici consentano di continuare la formazione nel tempo, attestando risultati raggiunti ma, soprattutto, rendere tali possibilità realmente accessibili a tutti.Qualunque sia la propria situazione personale, come nel caso dei disabili, condizione sociale o collocamento geografico, si pensi a coloro che abitano in zone periferiche meno servite, tutti i cittadini europei devono poter accedere concretamente all'istruzione. La formazione a distanza, l'e-learnig, può sicuramente rappresentare uno degli strumenti per rispondere concretamente a questa fondamentale esigenza dei cittadini.
2016/11/22
2018 Budget - Mandate for the trilogue (A8-0249/2017 - Siegfried Mureşan) IT

Ho sostenuto la risoluzione sul mandato per il trilogo relativo al progetto di bilancio 2018 per modificare la ripartizione delle risorse dell'UE verso i settori che più necessitano di attenzione e dunque di finanziamenti. In particolare, richiamo l'attenzione su due settori.Da un lato, credo che sia necessario incrementare i fondi dei programmi destinati a contrastare la disoccupazione giovanile, problema che va affrontato con molto più vigore. Nello specifico è opportuno continuare e migliorare i programmi Garanzia Giovani e Iniziativa sull'Occupazione Giovanile, anche rimarcando che programmi come i Corpi europei di solidarietà possano fornire una chiara distinzione nella definizione di posti di lavoro qualificati e attività di volontariato.Dall'altro lato, ritengo che un incremento delle risorse destinato alle industrie culturali e creative sia doveroso, considerando le potenzialità del settore in tutta Europa. Una maggior distribuzione dei fondi a tali aziende migliorerebbe il peso della cultura, incrementandone l'attrattività e favorendo il turismo.
2016/11/22
Towards an EU strategy for international cultural relations (A8-0220/2017 - Elmar Brok, Silvia Costa) IT

Mi sono espresso favorevolmente sulla relazione relativa alla strategia dell'UE per le relazioni culturali internazionali perché la cultura è un ambito che interessa tutti; di conseguenza, è più facile sviluppare la cooperazione internazionale partendo da un ambito comune come lo è la cultura. L'UE e i governi nazionali devono favorire tale cooperazione anche con un maggior e più efficace impegno di risorse. Credo infatti che i cittadini, in particolare i giovani, i professionisti, gli artisti, i ricercatori, gli apprendisti, desiderino usufruire anche di programmi specifici basati sulla mobilità e gli scambi culturali internazionali. Più persone beneficeranno di questa opportunità e più sarà raggiunto un risultato politico: componenti della società sempre più informate, abituate a dialogare, a comprendere le altre culture, ovvero l'antidoto all'estremismo, alla radicalizzazione e all'emarginazione sociale.
2016/11/22
Building an ambitious EU industrial strategy as a strategic priority for growth, employment and innovation in Europe (RC-B8-0440/2017, B8-0439/2017, B8-0440/2017, B8-0445/2017, B8-0446/2017, B8-0447/2017, B8-0448/2017, B8-0449/2017) IT

Ho votato a favore della risoluzione per la promozione di un'ambiziosa strategia industriale per l'UE perché è fondamentale riflettere sul fatto che il contributo dell'industria manifatturiera al PIL dell'UE è sceso dal 19% a meno del 15,5% nel corso degli ultimi 20 anni.Le politiche industriali potrebbero prendere esempio dalla strategia adottata nel settore delle industrie culturali e creative. In quanto membro della Commissione CULT, ritengo doveroso sottolineare il ruolo che tale settore riveste come generatore di occupazione e ricchezza nell'UE, creando posti di lavoro difficilmente delocalizzati, connessi a competenze culturali e legati al territorio e alla tradizione. Non è un caso, infatti, che esse costituiscono l'11,2% del totale delle imprese private e il 7,5% della forza lavoro impiegata nell'economia e la componente giovanile, di età 15-29 anni, costituisce il 19,1% del totale degli occupati. In più, esse hanno dimostrato grande resilienza rispetto ad altri settori all'indomani della crisi del 2008, come comprova la loro capacità di innescare notevoli effetti positivi in altri settori industriali, come il turismo, il commercio al dettaglio e le tecnologie digitali. Di conseguenza, credo che per promuovere una nuova politica industriale non possa mancare la valorizzazione del settore culturale e creativo.
2016/11/22
Towards a pan-European covered bonds framework (A8-0235/2017 - Bernd Lucke) IT

Ho sostenuto la proposta di risoluzione "verso un quadro paneuropeo per le obbligazioni garantite" poiché le obbligazioni garantite, sono uno strumento finanziario con un elevato livello di sicurezza e liquidità, che ha resistito durante la crisi dei mercati finanziari. In particolare, dato il loro ruolo vincente nel finanziare mutui ipotecari o prestiti al settore pubblico, ritengo che si debba sviluppare un quadro legislativo paneuropeo, che ne migliori l'utilizzo.In tale quadro, la Commissione dovrebbe tra l'altro, procedere ad identificare i possibili ostacoli nazionali allo sviluppo di un sistema europeo di obbligazioni garantite e pubblicare delle linee guida, per eventualmente eliminare tali barriere, senza pregiudizi verso banche solide e con attività a basso rischio. Il che non vuole per nulla dire, che la Commissione non debba anche mantenere le specificità delle legislazioni nazionali che, adattandosi continuamente alle esigenze e ai bisogni locali, hanno portato le obbligazioni garantite al successo. Solo così, i mercati europei, potranno mantenere la loro leadership, a livello mondiale.Infine, ritengo che i principi istituzionali delle obbligazioni garantite, possano essere un modello per strumenti di debito che finanziano attività economiche di stimolo alla crescita, come PMI o investimenti, favorendo anche maggiore trasparenza e vigilanza pubblica.
2016/11/22
Implementation of the European Fund for Strategic Investments (A8-0200/2017 - José Manuel Fernandes, Udo Bullmann) IT

Ho votato a favore della risoluzione del Parlamento europeo sull'attuazione del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici, perché il cosiddetto "Piano Juncker" ha prodotto in media, i risultati attesi nei tempi previsti, con esiti anche superiori alle aspettative all'interno dello sportello PMI. Il merito va attribuito anche al Parlamento europeo che, nei negoziati con Commissione europea e Consiglio, sottolineando il ruolo di motore di crescita e creazione di nuovi posti di lavoro delle PMI, aveva introdotto le clausole necessarie affinché esse potessero beneficiare, in misura maggiore, dei fondi del FEIS, tramite l'apposito sportello PMI. Al riguardo, ritengo che ora debba concentrare un finanziamento maggiore al settore culturale e creativo: PMI e microimprese con un elevato grado di rischio, particolarmente sottorappresentate tra i progetti finanziati. Bisogna infatti favorire la potenziale crescita delle industrie culturali e creative, che già oggi costituiscono l'11,2% del totale delle imprese e il 7,5% degli occupati, producendo valore aggiunto in beni e servizi in ammontare, pari a 547 miliardi di euro, circa il 4% del PIL dell'UE. La BEI dovrebbe altresì promuovere l'interazione con il Meccanismo di garanzia di Europa creativa, al fine di favorire l'accesso al credito per il settore.
2016/11/22
European agenda for the collaborative economy (A8-0195/2017 - Nicola Danti) IT

Ho sostenuto la risoluzione sull'implementazione di un'agenda europea per l'economia collaborativa perché essa può creare notevoli opportunità per i consumatori, gli imprenditori e i cittadini, generando anche nuova occupazione e sviluppo, data la sua potenziale crescita annua superiore al 25%.Allo stesso tempo, credo che la risoluzione vada nella direzione giusta nell'identificare anche le problematiche su cui è necessario intervenire. In particolare, i potenziali rischi di frammentazione che l'economia collaborativa potrebbe portare nel mercato unico: di conseguenza, è più che opportuno regolamentarla in modo da colmare il gap legislativo attualmente presente a livello europeo, in particolare per i possibili effetti negativi sui lavoratori, per il rischio di concorrenza sleale tra i settori tradizionali e le piattaforme di collaborazione e per l'evasione fiscale.Per fare questo, è importante definire caratteristiche e responsabilità dei principali attori dell'economia collaborativa, sostenerli con strumenti finanziari e investimenti nel campo della formazione e creare, così, più opportunità per tutti i settori della società favorendo uno sviluppo economico sostenibile più inclusivo nell'UE.
2016/11/22
Cross-border portability of online content services in the internal market (A8-0378/2016 - Jean-Marie Cavada) IT

Il regolamento sulla portabilità dei contenuti online nei diversi Stati membri UE, è un importante, tangibile, risultato per i consumatori europei.I cittadini UE, se dimorano temporaneamente in un altro Stato dell'Unione, per lavoro o studio, potranno avere accesso ai contenuti online acquistatati legalmente, nel loro Stato di residenza, come film, partite di calcio, giochi, che, quindi non saranno più oscurati solo per aver attraversato una frontiera.Questo importante strumento che, con grande equilibrio, fa salvi i principi del diritto d'autore, garantirà quindi i diritti acquisiti, promuoverà la diversità culturale europea e la qualità delle industrie culturali e creative, segnando un ulteriore passo verso il completamento del mercato unico digitale, con la progressiva eliminazione di ogni forma di geoblocking ingiustificato.È innegabile che la mobilità dei cittadini europei nel prossimo futuro, crescerà in modo esponenziale, in particolare tra i giovani, che d'ora in poi, potranno comunque sentirsi più "a casa", in qualunque Stato membro dell'Unione.
2016/11/22
Resource efficiency: reducing food waste, improving food safety (A8-0175/2017 - Biljana Borzan) IT

Ho sostenuto la proposta di risoluzione sull'efficienza, sotto il profilo delle risorse alimentari, poiché penso che l'UE abbia l'obbligo morale e politico di ridurre gli 88 milioni di tonnellate di alimenti sprecati annualmente. Una risposta coordinata tra UE e Stati può, infatti, facilitare un'efficiente gestione della filiera alimentare e il controllo degli sprechi. Da qui l'importanza di assumere una definizione comune di "sprechi alimentari" e di implementare una metodologia comune per misurarli.A tale riguardo, si impone una duplice azione: da un lato, razionalizzare la normativa per evitare potenziali conflitti normativi; dall'altro, migliorare l'informazione per i consumatori, che presenta elementi di ambiguità e rischia di aumentare gli sprechi alimentari, come nel caso della dicitura "da consumare entro" e "da consumarsi preferibilmente entro il". Ancora, è positiva la proposta di revisione della direttiva IVA perché attualmente non consente esenzioni fiscali sulle donazioni di prodotti alimentari.Infine, vanno evitati possibili rischi legali per i donatori che rispettano le norme in materia di sicurezza alimentare e per favorirne, così, il loro aumento. In questo quadro, è importante non prescindere, ma valorizzare l'esperienza di volontari e organizzazioni, impegnate a pubblicizzare e concretizzare una cultura antispreco.
2016/11/22
Evaluation of external aspects of customs performance and management as a tool to facilitate trade and fight illicit trade (A8-0162/2017 - Tiziana Beghin) IT

Ho sostenuto convintamente la relazione sulla valutazione del funzionamento e dell'organizzazione delle dogane poiché l'unione doganale è un pilastro fondamentale dell’UE, la rende uno dei principali blocchi commerciali al mondo, garantisce una lotta efficace contro i flussi finanziari illeciti e il riciclaggio di denaro e incrementa le risorse finanziarie proprie dell'UE.Il rafforzamento delle dogane aiuterà anche la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, difendendo il marchio delle PMI europee ad elevato valore aggiunto dalla concorrenza sleale di merci contraffatte, il cui volume è aumentato del 15%, fra il 2014 e il 2015.Inoltre, le PMI saranno favorite dal rafforzamento e dal miglioramento dell'unione doganale, dato che si ridurrà la concorrenza sleale di Stati che commercializzano prodotti illegalmente. Non è un caso che oltre 40 milioni di prodotti sospettati di violare i diritti di proprietà intellettuale siano stati sequestrati alle frontiere esterne dell'UE, per un valore complessivo di quasi 650 milioni di euro.Proprio la crescita dei sequestri di prodotti illeciti rafforzerà ulteriormente il mercato interno rendendolo più equo e tutelando maggiormente la sicurezza dei consumatori, tema tutt'altro che irrilevante. La mia sollecitazione è colmare le lacune in materia doganale nel più breve tempo possibile.
2016/11/22
Wholesale roaming markets (A8-0372/2016 - Miapetra Kumpula-Natri) IT

Dopo una lunga attesa da parte dei cittadini dell'Unione europea, i sovrapprezzi del roaming su chiamate vocali, SMS e dati verranno finalmente aboliti dal 15 giugno 2017, in linea con il rispettivo regolamento del 2010 che introduce il cosiddetto "roaming a tariffa nazionale". Questo cambio delle condizioni commerciali per gli operatori di telefonia mobile richiede la corrispondente limitazione dei costi di acquisto a cui essi sono soggetti da parte degli operatori di telefonia esteri (vendita operatore-operatore) utilizzati dai cittadini mentre si trovano in un altro Stato membro. Il Parlamento ha quindi adottato oggi un nuovo regolamento che si occupa anche di ristabilire condizioni sostenibili per i costi "all'ingrosso" del traffico estero tra un operatore e l'altro. Le nuove norme, basate sull'evidenza di costi via via più bassi con l'aumento progressivo dei volumi di dati che i cittadini UE utilizzano, prevedono una radicale riduzione annuale dei costi, dal 2017 al 2022, che gli operatori di telefonia mobile possono addebitare ad un operatore straniero per il volume di traffico consumato in roaming dagli utenti di quest'ultimo. L'eliminazione dei sovrapprezzi del roaming rafforzerà inoltre il successo dei tanti servizi innovativi di cui i cittadini dell'Unione si avvalgono quando sono nel proprio Stato membro.
2016/11/22
European Solidarity Corps (B8-0238/2017) IT

Il principio di solidarietà, basato sulla condivisione di benefici ed oneri, è uno dei principi fondamentali dell'Unione europea, ed è stato una forza trainante per lo sviluppo del Servizio volontario europeo, che nel corso dei suoi 20 anni di storia ha dato ottimi risultati. Il nuovo Corpo europeo di solidarietà (CES) deve anch'esso basarsi sugli stessi valori, condivisi a livello europeo, come definiti nei Trattati e nella Carta dei diritti fondamentali. L'obiettivo di costruire un senso di comunità, solidarietà e responsabilità sociale in Europa, offrendo da una parte esperienze di volontariato formative, e dall'altra creando competenze professionali ed opportunità lavorative e di inclusione sociale, è del tutto condivisibile. Richiamo l'attenzione, tuttavia, su due aspetti: primo, che il finanziamento rischia di avere un impatto negativo su altri programmi già esistenti, come Erasmus+ ed Europa per i cittadini; secondo, che permane il rischio che posti di lavoro effettivi vengano "sostituiti" con volontariato a basso costo.Ho sostenuto la risoluzione sul Corpo europeo di solidarietà perché esprime un sostegno condizionale a questa nuova iniziativa della UE, invitando la Commissione a correggere i limiti che il CES presenta allo stato attuale.
2016/11/22
Negotiations with the United Kingdom following its notification that it intends to withdraw from the European Union (RC-B8-0237/2017, B8-0237/2017, B8-0241/2017, B8-0242/2017, B8-0243/2017) IT

Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sulla Brexit, prima posizione ufficiale dell'Unione alla notifica, da parte del Regno Unito, dell'attivazione dell'articolo 50 e del conseguente inizio della procedura di recesso.Il Parlamento ha, in tal modo, reso pubblica la propria linea e gli aspetti che richiede vengano considerati come priorità durante le negoziazioni con la Gran Bretagna. Tra questi, gli standard sociali, ecologici e fiscali dell'Unione dovranno dettare i futuri accordi con il Regno Unito, in modo che gli Stati membri non siano soggetti alla concorrenza di un vicino che non debba più rispettare regole comparabili in termini di costi ed obblighi associati alla salvaguardia dell'ambiente e delle condizioni sociali e fiscali.Oltre a dover concludere le negoziazioni ben prima delle elezioni europee del 2019, la Gran Bretagna dovrà astenersi dall'intentare accordi commerciali con altri paesi fino alla fine dei negoziati di recesso, come previsto dai Trattati. Fino a quel momento, il Regno Unito sarà uno Stato membro dell'UE, e come tale vincolato ai doveri ed impegni che ne conseguono. È un momento doloroso che avremmo preferito evitare, la priorità del Parlamento rimane l'Unione europea, un progetto e un sogno che abbiamo il compito di portare avanti.
2016/11/22
Money market funds (A8-0041/2015 - Neena Gill) IT

Il Parlamento europeo ha oggi approvato un nuovo regolamento con il quale si armonizzano le norme relative ai fondi comuni monetari (FCM). Tali fondi contribuiscono al finanziamento dell'economia europea attraverso finanziamenti a breve termine ad enti finanziari, società o amministrazioni pubbliche e, in tal modo, questi ripartiscono meglio il proprio rischio di credito.La crisi finanziaria ha messo in luce, tuttavia, che gli FCM possono amplificare i rischi derivanti da difficoltà del mercato trasmettendoli attraverso il canale finanziario. L'armonizzazione, dunque, della regolamentazione prudenziale relativa agli FCM, stabilisce regole chiare che impongono obblighi diretti ai fondi comuni monetari e ai relativi gestori in tutta l'Unione.Tali norme agiscono sul funzionamento di questi fondi e, in particolare, sulla composizione del loro portafoglio, allo scopo di renderli più resilienti e stabili durante periodi di elevata pressione sui mercati finanziari. Questo regolamento, che ho sostenuto, rafforzerà la stabilità di queste fondi e assicurerà il mantenimento del loro ruolo quali strumenti affidabili di finanziamento e di gestione delle disponibilità liquide nell'UE.
2016/11/22
Prospectus to be published when securities are offered to the public or admitted to trading (A8-0238/2016 - Petr Ježek) IT

L'armonizzazione del prospetto per l'offerta al pubblico di titoli è un'ulteriore tappa verso il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali. Si tratta di un aspetto molto importante dell'avanzamento del mercato unico a livello finanziario, le cui finalità sono: aiutare le imprese a raccogliere capitali da una maggior varietà di fonti di finanziamento, rendere più efficiente il funzionamento dei mercati, offrire a investitori e risparmiatori – attraverso la diffusione di maggiori e migliori informazioni sulle opportunità di investimento in tutta Europa – ulteriori possibilità di contribuire a rafforzare la crescita e l'occupazione.La relazione votata oggi dal Parlamento, che ho sostenuto, contribuisce a promuovere opportunità di investimento e di finanziamento nell'Unione europea. L'armonizzazione dell'informativa sull'offerta al pubblico di titoli consente infatti la creazione di un meccanismo di riconoscimento transfrontaliero che facilita un funzionamento efficace del mercato per una vasta gamma di titoli.Grazie all'armonizzazione delle informazioni contenute nel prospetto sarà anche possibile offrire una tutela equivalente agli investitori a livello europeo. Le nuove norme tutelano, quindi, investitori e risparmiatori, anche ponendo un limite temporale alla validità dei prospetti, che dovranno – da oggi – riflettere l'andamento dei mercati finanziari.
2016/11/22
Addressing refugee and migrant movements: the role of EU External Action (A8-0045/2017 - Elena Valenciano, Agustín Díaz de Mera García Consuegra) IT

Ho dato oggi il mio convinto supporto ad un'importante relazione su rifugiati e migranti, che richiede all'Unione europea un coinvolgimento più profondo, strategico e solidale. Assistiamo ad un livello senza precedenti di mobilità umana, rispetto al quale una delle azioni più urgenti per la comunità internazionale è il rafforzamento di una risposta comune per affrontare sfide e opportunità connesse al fenomeno su scala planetaria.Tale risposta, basata sul principio di solidarietà, va orientata alla piena protezione dei diritti e della dignità di chiunque sia costretto da qualsiasi circostanza ad abbandonare la propria casa in cerca di una vita migliore, a prescindere dallo status giuridico. Il lavoro positivo svolto dalla Commissione e dall'Alto Rappresentante Mogherini deve portare ad una visione più focalizzata agli aspetti esterni all'UE delle migrazioni, anche per intervenire sulle reali ed oggettive cause che le originano.
2016/11/22
Supply chain due diligence by importers of minerals and metals originating in conflict-affected and high-risk areas (A8-0141/2015 - Iuliu Winkler) IT

Il Parlamento europeo ha votato un'importante relazione a favore di un nuovo regolamento che istituisce un sistema europeo di autocertificazione per gli importatori di minerali estratti in zone di conflitto. L'autocertificazione prevede che gli importatori unionali di questi metalli e minerali esercitino il "dovere di diligenza" e garantiscano catene di approvvigionamento pulite nel contesto di scambi commerciali legittimi con operatori in paesi teatro di conflitti. Grazie agli sforzi del Gruppo S&D si è fatto in modo che i prodotti venduti nell'UE non alimentino le milizie armate o violazioni dei diritti umani nelle zone di conflitto. Attraverso difficili negoziati e con il sostegno della società civile, abbiamo assicurato che la stragrande maggioranza dei minerali e metalli importati nell'UE saranno coperti dal regolamento, tagliando una fonte di reddito vitale per i signori della guerra, pur non imponendo oneri aggiuntivi per le piccole imprese. Sebbene resti ancora molta strada da fare, questo regolamento, al quale ho dato il mio sostegno, è un grande passo nella giusta direzione, e risponde alle pressioni del pubblico e dei consumatori - che vogliono essere sicuri che gli oggetti acquistati ogni giorno, come i telefoni cellulari, non stiano alimentando conflitti armati e violazioni dei diritti umani.
2016/11/22
Constitutional, legal and institutional implications of a Common Security and Defence Policy: possibilities offered by the Lisbon Treaty (A8-0042/2017 - Esteban González Pons, Michael Gahler) IT

Gli sviluppi geopolitici recenti hanno evidenziato la necessità di ripensare l'approccio alla difesa ed alla sicurezza a livello europeo, al fine di rafforzare l'autonomia strategica ed il mantenimento e la promozione della pace. Si tratta di un tema che sta a cuore alla grande maggioranza dei cittadini dell'Unione, ed ho quindi votato a favore della relazione in cui il Parlamento europeo ha esaminato le possibilità offerte dai Trattati di Lisbona nell'ambito di sicurezza e difesa comuni. L'obiettivo di un'integrazione militare e difensiva risale del resto ai padri fondatori, il cui principale obiettivo era l'istituzione di un meccanismo di legittima difesa collettiva e il mantenimento della pace nel continente europeo. L'attuale mancanza di integrazione europea nel settore della difesa comporta livelli elevati di inefficienza che rappresentano una notevole opportunità di ottimizzazione su base continentale, è sempre più evidente come i singoli Stati dell'Unione non siano in grado di far fronte individualmente alle esigenze e ai costi crescenti delle politiche di sicurezza sollevati dalle minacce emergenti. Con questa relazione il Parlamento incoraggia gli Stati membri a istituire una cooperazione strutturata permanente nel quadro dell'Unione e ad aderirvi quanto prima, al fine di sostenere e migliorare le rispettive capacità militari.
2016/11/22
Long-term shareholder engagement and corporate governance statement (A8-0158/2015 - Sergio Gaetano Cofferati) IT

La crisi finanziaria del 2008 ha evidenziato come, in diversi casi, le aziende avessero assunto rischi eccessivi basati su considerazioni e interessi di breve termine. Il Parlamento Europeo ha dunque oggi votato la relazione con la quale richiede, per le imprese quotate in borsa e per le grandi imprese, un maggiore coinvolgimento degli azionisti nel governo delle aziende stesse. Inoltre, dal momento che i diritti degli azionisti non sono l'unico fattore a lungo termine di cui si deve tenere conto, la relazione sottolinea come siano opportune delle misure supplementari tese a garantire un maggiore coinvolgimento di tutti i portatori di interesse, in particolare i dipendenti, le autorità locali e la società civile. La relazione raccomanda anche l’istituzione di meccanismi che incentivino la partecipazione azionaria a lungo termine, che garantisce una maggiore stabilità alle società e le incoraggia a incentrare le loro strategie sui risultati a lungo termine. L'esperienza della crisi finanziaria ed i suoi effetti sull'economia e l'occupazione parlano chiaro sulla necessità di rafforzare gli aspetti affrontati da questa ottima relazione, alla quale ho dato il mio appoggio.
2016/11/22
End-of-life vehicles, waste batteries and accumulators and waste electrical and electronic equipment (A8-0013/2017 - Simona Bonafè) IT

La produzione di beni di consumo e dei rifiuti che ne conseguono è un asse portante delle nostre economie. Al tempo stesso, però, l'utilizzo a perdere di risorse e materie prime costituisce uno dei più grandi problemi per la sostenibilità a lungo termine delle nostre società e della salute del Pianeta. Si parla dunque sempre più della transizione ad una "economia circolare", incentrata cioè sul riciclo sempre maggiore dei residui del nostro consumo, siano essi prodotti non più funzionanti o prodotti nati per essere usati e poi scartati. Penso che sia di fondamentale importanza che l'Unione Europea si muova con determinazione per raggiungere questo obiettivo nel lungo periodo, ed ho quindi votato a favore della relazione del Parlamento sulla nuova Direttiva relativa ai veicoli fuori uso, alle pile e accumulatori ed i loro rifiuti, ed ai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. La strada verso un'economia circolare è ancora lunga, ed aspetti importanti come l'educazione in materia di riciclo dovranno essere ulteriormente rafforzati, ma la Direttiva, con i suoi obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2030, è un passo importante nella giusta direzione e contribuirà a portare la UE verso uno stile di vita e di consumo sostenibili.
2016/11/22
Waste (A8-0034/2017 - Simona Bonafè) IT

L'attuale modello economico lineare "prendi, produci, consuma e getta" comporta che le risorse utilizzate stiano diventando sempre più scarse. Senza cambiamenti profondi l'economia mondiale continuerà a far crescere il consumo di materie prime di oltre il 50% nei prossimi 15 anni. Occorre passare ad un modello di sviluppo circolare che mantenga i materiali e il loro valore all'interno del sistema economico il più a lungo possibile, attraverso un uso efficiente delle risorse a partire dal ciclo integrato dei rifiuti. Riutilizzo, riciclo e recupero diventano le parole chiave di un nuovo modello di sostenibilità, innovazione e competitività in cui il rifiuto non sia solo un problema ma anche una risorsa. L'ottima relazione del Parlamento Europeo, che ho sostenuto con il mio voto a favore, supporta l'azione della UE verso una reindustrializzazione sostenibile che influenzi tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti: dall'estrazione delle materie prime al design del prodotto, dalla distribuzione al consumo fino al riciclo. Un quadro normativo chiaro è il primo passo per favorire la transizione, che dovrà anche basarsi su nuove aspettative di costi associati alla produzione di rifiuti e di benefici derivanti da una maggiore riciclabilità lungo l'intera vita di un prodotto
2016/11/22
Landfill of waste (A8-0031/2017 - Simona Bonafè) IT

L'economia circolare rappresenta, prima di tutto, un modello economico efficiente dal punto di vista delle risorse, di cui migliora e riduce l'utilizzo, affrontando in tal modo i problemi legati all'approvvigionamento delle materie prime. Questo modello garantisce una maggiore tutela dell'ambiente e favorisce l'aumento della competitività europea sul piano globale, stimolando la creazione di posti di lavoro di qualità e nuove opportunità di business. Per ottenere un tale cambiamento sistemico occorrono politiche ambiziose, ed un quadro legislativo chiaro per gli investitori. Occorre arrivare a spostare l'ago della bilancia, in modo tale che i rifiuti vengano anche visti come una vera e propria risorsa, e non solo come uno scomodo problema da gestire. Ho quindi votato a favore della relazione sulle discariche di rifiuti, con cui il Parlamento Europeo supporta l'iniziativa della Commissione per porre nuovi obiettivi di riciclo dei rifiuti da raggiungere entro il 2030, e limiti sempre più restrittivi per ridurre il collocamento in discarica, che deve arrivare ad essere una soluzione di ultima istanza solo per i rifiuti che non possono essere evitati, riciclati o recuperati.
2016/11/22
Packaging and packaging waste (A8-0029/2017 - Simona Bonafè) IT

Le statistiche europee stimano che nel 2013 in Europa siano state generate quasi 80.000 milioni di tonnellate di rifiuti da imballaggio, circa 500.000 in più del 2012. Si prevede che nei prossimi anni le quantità di imballaggi immesse sul mercato continueranno ad aumentare. Il tasso di riciclaggio ammonta al 65,3%, in lieve aumento. Nonostante i progressi degli ultimi decenni, si tratta pur sempre di dati preoccupanti per la sostenibilità ambientale ed economica, ed ho quindi dato il mio supporto al voto del Parlamento Europeo sulla relazione sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio. La relazione include raccomandazioni alla Direttiva che l'Unione Europea sta preparando su questo tema, e tra gli elementi chiave che sostiene per favorire un uso efficiente delle risorse vi sono la gerarchia di gestione dei rifiuti - che vede la prevenzione come livello più importante -, l'aumento degli obiettivi di riciclaggio e la promozione del riuso. La prevenzione quantitativa e il miglioramento qualitativo degli imballaggi devono essere obiettivi primari, in linea con i principi alla base dell'economia circolare. Occorre disincentivare l'uso eccessivo degli imballaggi imposti al consumatore, promuovendo imballaggi più facilmente riciclabili e/o riutilizzabili, anche favorendo ricerca, applicazione e commercializzazione di nuovi imballaggi rinnovabili.
2016/11/22
Equality between women and men in the EU in 2014-2015 (A8-0046/2017 - Ernest Urtasun) IT

La relazione sulla parità tra donne e uomini nell'Unione europea nel 2014-2015 illustra come, purtroppo, non siamo ancora arrivati a dare concretezza a quello che considero un principio di civiltà. Le donne, in particolare le madri, non possono ancora contare su strutture e servizi di qualità a prezzi accessibili per l'infanzia e per le persone anziane, con evidenti complicazioni nell'organizzazione della vita familiare. Persiste, inoltre, a parità di lavoro, un inaccettabile divario retributivo e quindi pensionistico. È quindi assolutamente necessario e non più rinviabile che la Commissione in stretto coordinamento con gli Stati membri, presenti un ambizioso e completo pacchetto di misure legislative e non in materia di equilibrio tra la vita professionale e la vita familiare. Purtroppo, ancora una volta, queste problematiche serissime che necessitano sicuramente di una soluzione, sono state affrontate in una prospettiva che non mi appartiene. Inoltre, in diversi paragrafi, si cerca di fare pressione sugli Stati membri, al di là delle competenze dell'Unione europea, in particolare in materia di aborto e obiezione di coscienza, nonostante quest'ultimo sia riconosciuto dall'articolo 10 della Carta europea dei diritti fondamentali. Per queste ragioni, non condividendo l'utilizzo strumentale di queste relazioni, ho votato contro la risoluzione.
2016/11/22
Possible evolutions of and adjustments to the current institutional set-up of the European Union (A8-0390/2016 - Guy Verhofstadt) IT

Le nuove esigenze espresse dai cittadini, e la nuova condizione geopolitica internazionale, hanno dato impeto a considerazioni sulla revisione di alcuni aspetti istituzionali dell'UE, tra cui la necessità di privilegiare il metodo comunitario e la necessità di rafforzare l'Unione economica e monetaria attraverso una nuova governance economica.Con la relazione Verhofstadt il Parlamento europeo ha espresso oggi la propria visione di come tali revisioni istituzionali possano essere prese in considerazione, da parte dell'intero sistema legislativo dell'Unione e da parte degli Stati membri.In particolare, la relazione si occupa di porre fine ad un'Europa fatta di eccezioni (opt-out), affronta il tema dell'uscita della Gran Bretagna dall'UE (tra cui le conseguenze sulle autorità del mercato unico), della nuova gestione economica europea (ridefinizione patto stabilità e crescita, codice di convergenza per fondi europei, ministro delle Finanze dell'UE), delle nuove sfide (Unione dell'energia, ratifica degli accordi di Parigi per l'ambiente, sicurezza europea) e di aspetti di democrazia (riduzione dimensione della Commissione, "cartellino verde" per i parlamenti nazionali).Questi sono temi di oggettiva rilevanza che ho sostenuto, per il futuro dell'Unione e dei suoi cittadini, votando a favore della risoluzione.
2016/11/22
Improving the functioning of the European Union building on the potential of the Lisbon Treaty (A8-0386/2016 - Mercedes Bresso, Elmar Brok) IT

Il Parlamento europeo ha oggi votato la relazione Bresso-Brok sul futuro dell'Unione europea, volto ad esaminare le potenzialità contenute nei Trattati di Lisbona (già in vigore ma non ancora pienamente utilizzati) per un'Unione europea più efficace ed efficiente.Ho votato a favore perché sono convinto che si tratti di una relazione importante in una fase in cui l'Unione europea ha bisogno di nuovi ed adeguati strumenti per rispondere alle sfide correnti ed alle nuove esigenze che i cittadini dell'Unione hanno e vanno manifestando.I principali aspetti si riferiscono all'aumento di democrazia e trasparenza nelle istituzioni europee, l'ampliamento e l'approfondimento dell'Unione economica e monetaria (maggiore democraticità, capacità fiscale e d'investimento, rafforzamento degli investimenti e completamento del mercato interno), dimensione sociale (salario minimo, difesa dei diritti dei lavoratori e tutela della loro circolazione nell'UE), politica estera e di difesa (difesa comune attraverso la cooperazione ed apposite linee guida per le forze armate), giustizia e affari interni (cooperazione tra i servizi di intelligence, politica equa di asilo ed immigrazione).
2016/11/22
Budgetary capacity for the Eurozone (A8-0038/2017 - Reimer Böge, Pervenche Berès) IT

Nel mezzo delle varie crisi e sfide globali che l'Unione europea si trova ad affrontare, la zona euro deve migliorare la propria capacità di risposta agli shock economici e completare l'Unione economica e monetaria con il pilastro economico-sociale, con particolare attenzione agli aspetti fiscali, ad oggi non ultimato.La cosiddetta capacità fiscale – chiamata anche capacità di bilancio – è uno dei nuovi strumenti necessari per stabilizzare l'area euro nel lungo periodo, e consentirà all'UE di mettere in campo soluzioni per la solidarietà fortemente necessarie per aiutare l'economia della zona euro ad assorbire gli effetti negativi delle crisi economiche e finanziarie, permettendo un ritorno rapido alla crescita ed alla creazione di nuovi posti di lavoro.Nel quadro dell'unione monetaria, è necessario fornire all'Unione un sistema di finanziamento dei deficit temporanei prodotti da shock esterni asimmetrici, che consenta ai paesi in difficoltà di finanziare l'aumento temporaneo delle indennità di disoccupazione e i programmi di investimento.Ho quindi votato a favore della relazione Böge-Berés sulla creazione di una capacità fiscale della zona euro che, assieme all'Unione bancaria ed alla creazione di un Mercato unico dei capitali, aumenterà la stabilità a lungo termine dell'area euro e la sua resistenza agli shock economici.
2016/11/22
Civil Law Rules on Robotics (A8-0005/2017 - Mady Delvaux) IT

Il rapido aumento dell'utilizzo della robotica, dell'intelligenza artificiale dal settore industriale al contesto della società civile, è una realtà del nostro secolo.Considerata l'esponenziale capacità di perfezionamento e autonomia di queste tecnologie e la loro crescente interazione con l'uomo, è opportuno lanciare a livello europeo una seria riflessione etica e giuridica su implicazioni e conseguenze, sulla nostra società, di questo fenomeno da regolamentare rigorosamente.Se le attuali normative non sono idonee a risolvere la questione della responsabilità civile per danni "causati" da questi robot, occorre riflettere su nuove norme che permettano di individuare chiaramente la responsabilità umana in caso di incidenti.Essendo il concetto di "personalità giuridica" strettamente legato ai diritti e ai doveri, che derivano naturalmente a ciascuna persona dalla sua dignità umana, la sua attribuzione ai robot non è, giuridicamente e eticamente, la risposta a questo oggettivo problema. Le persone giuridiche esistono in quanto, dietro di esse, vi è un essere umano che le rappresenta.La risoluzione sembra, invece, connettere la personalità giuridica dei robot alla loro capacità di svolgere attività tradizionalmente esclusivamente umane e di assumere decisioni "autonome". Questo concetto non va esteso ai robot poiché porrebbe, pericolosamente, un mero strumento sullo stesso piano della persona umana.
2016/11/22
Investing in jobs and growth - maximising the contribution of European Structural and Investment Funds (A8-0385/2016 - Lambert van Nistelrooij) IT

L'Europa attraversa una fase difficile in termini economici, sociali e politici. Queste difficoltà richiedono più che mai una politica di investimento efficace, orientata alla crescita economica sostenibile e all'occupazione di qualità, più adatta alle esigenze territoriali specifiche. Una politica che faccia fronte alla disoccupazione e alle disuguaglianze sociali all'interno dell'Unione europea, creando in tal modo un valore aggiunto europeo visibile ai suoi cittadini.Ho per questa ragione votato a favore di questa relazione con la quale il Parlamento europeo sostiene ed incoraggia la Commissione a sviluppare ulteriormente strumenti legislativi idonei, e ad utilizzare in modo innovativo quelli già esistenti, al fine di garantire che tanto le risorse finanziarie disponibili, quanto le competenze e l'esperienza accumulati, vengano impiegati perseguendo una logica di massima efficacia, per esempio creando politiche tematiche più mirate al raggiungimento degli obiettivi e delle priorità dell'UE e dell'Agenda 2020.Il Parlamento ha così riconfermato che la politica di coesione deve continuare ad avere un orientamento tematico e puntuale, che permetta di tenere conto delle necessità specifiche di ciascuna regione, in particolare quelle meno sviluppate, e di spostare gradualmente l'accento verso la promozione dell'economia della conoscenza, l'innovazione e l'inclusione sociale.
2016/11/22
Promoting gender equality in mental health and clinical research (A8-0380/2016 - Beatriz Becerra Basterrechea) IT

L'Unione europea deve tener conto delle oggettive differenze biologiche tra uomini e donne nel garantire un livello elevato di protezione della salute umana dei suoi cittadini, in particolare nel campo della salute mentale e della ricerca clinica.Tali differenze implicano che le donne soffrano di problemi ed esigenze sanitarie specifiche, come ad esempio l'endometriosi, malattia incurabile che colpisce 1 donna su 10, o il cancro al seno, che comportano pesanti conseguenze anche sulla salute mentale.Tassi più elevati di depressione portano le donne ad un maggior utilizzo, rispetto agli uomini, di psicofarmaci ma questi, a causa dei pochissimi studi sugli effetti collaterali legati alle differenze di genere e quindi senza tener conto della fisiologia femminile, sono prescritti indistintamente con gli stessi dosaggi a uomini e donne.Problematiche serissime che vanno giustamente risolte ma che, purtroppo, sono state affrontate in una prospettiva gender secondo la quale il concetto biologico di sesso e quello di genere sono due concetti distinti. Inoltre, si è strumentalizzata questa relazione per promuovere l'aborto e condannare il diritto all'obiezione di coscienza, riconosciuto dall'articolo 10 della Carta europea dei diritti fondamentali.Per queste ragioni, coerentemente a quelli che considero "principi non negoziabili", ho votato contro la relazione.
2016/11/22