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40 Written explanations of Dario TAMBURRANO

Common rules for the internal market for electricity (A8-0044/2018 - Jerzy Buzek) IT

A livello emendativo e negoziale, le nostre priorità si sono concentrate sul riconoscimento dei diritti di partecipazione dei cittadini nel mercato elettrico e sui diritti contrattuali e la protezione consumatori. Abbiamo prestato particolare attenzione alla democratizzazione del sistema energetico, intervenendo in maniera coerente al fine di introdurre l'aspetto sociale, partecipativo e di solidarietà. Il coinvolgimento attivo di tutti i cittadini è la chiave di volta della transizione verso un'economia efficiente dal punto di vista energetico e basata al 100% sulle rinnovabili.L'accordo sancisce il diritto dei cittadini di partecipare al sistema energetico tramite l'istituzione di due nuovi attori, i clienti attivi e le citizens energy communities , che garantiscono il diritto dei consumatori di partecipare, individualmente o collettivamente, in maniera non discriminatoria, al mercato elettrico tramite pratiche diverse. Su nostra richiesta, si riconosce anche il diritto delle comunità energetiche di condividere tra i propri membri l'elettricità prodotta dalle unità produttive della comunità anche facendo uso delle tecnologie ICT.Il compromesso interistituzionale raggiunto migliora gli articoli relativi ai prosumers e, sebbene si registri qualche passo indietro rispetto alle posizioni iniziali del Parlamento sugli articoli legati ai diritti contrattuali, permane un livello di protezione abbastanza spiccato. Per questa ragione votiamo positivamente l'accordo.
2016/11/22
Internal market for electricity (A8-0042/2018 - Jerzy Buzek) IT

Il regolamento stabilisce norme direttamente applicabili in tutti gli Stati membri al fine di rendere il mercato dell'energia elettrica più flessibile e meno distorto. I nostri temi prioritari durante i negoziati sono stati la priorità di dispacciamento e i meccanismi di capacità.I meccanismi di capacità sono delle forme di supporto pubblico che remunerano gli impianti di generazione elettrica affinché siano disponibili a produrre energia in caso vi siano problemi di approvvigionamento dell'elettricità. Questi strumenti si sono trasformati nel tempo in sussidi ingiustificati alle fossili e per questo motivo la Commissione nella sua proposta stabilisce principi applicativi restrittivi a livello UE. Il Parlamento ha bloccato le intenzioni di continuare a sovvenzionare liberamente il carbone fino al 2035 e oltre. L'accordo riesce a garantire la fine dei sussidi per il carbone nell'UE a partire dalla metà del 2025.Per quanto riguarda la priorità di dispacciamento, il Parlamento è riuscito a mantenerla per le piccole installazioni rinnovabili e per quelle dimostrative, anche se si riducono le soglie di riferimento.L'accordo implica alcuni passi indietro rispetto alle posizioni iniziali del Parlamento (generalmente più ambiziose), ma limita fortemente i danni rispetto alle posizioni iniziali del Consiglio e per questo motivo abbiamo deciso di supportarlo.
2016/11/22
European Union Agency for the Cooperation of Energy Regulators (A8-0040/2018 - Morten Helveg Petersen) IT

Il regolamento proposto riformula la legislazione che istituisce l'agenzia, adattandola ai cambiamenti nei mercati dell'energia e affrontando la necessità di una cooperazione regionale rafforzata. Assegna all'ACER un ruolo più forte nello sviluppo dei codici di rete e nel coordinamento del processo decisionale regionale. Assegna inoltre una serie di nuovi compiti relativi ai centri operativi regionali da stabilire, la supervisione degli operatori del mercato elettrico designato e la valutazione dell'adeguatezza della generazione e della preparazione al rischio.Il testo concordato allinea il regolamento ACER agli accordi provvisori sulle altre proposte relativi al mercato dell'energia, ampliando il ruolo dell'ACER nella regolamentazione dei mercati energetici dell'UE. Anche se il Parlamento non ha ottenuto tutto ciò che voleva, il quadro che regola l'ACER sarà migliore di quello esistente. Alcuni aspetti sono piuttosto deludenti, ad esempio, in relazione all'indipendenza del direttore dell'ACER. Ma, nel complesso, il Parlamento europeo è riuscito a resistere ai tentativi di alcuni Stati membri di indebolire l'ACER. Inoltre, grazie all'approccio molto unito del Parlamento, l'ACER acquisirà alcuni importanti poteri aggiuntivi, ad esempio, l'Agenzia sarà in grado di emettere una raccomandazione alle entità paneuropee e regionali sulla possibile violazione della normativa dell'UE. Per questi motivi abbiamo votato a favore.
2016/11/22
Risk-preparedness in the electricity sector (A8-0039/2018 - Flavio Zanonato) IT

La proposta del regolamento sulla preparazione ai rischi nel settore dell'energia elettrica affronta le carenze della legislazione vigente, in particolare la mancanza di coordinamento regionale e le diverse norme e procedure nazionali. Obbligherà gli Stati membri a predisporre gli strumenti appropriati per prevenire, preparare e gestire le situazioni di crisi derivanti da condizioni meteorologiche estreme, attacchi malevoli inclusi attacchi informatici o carenza di carburante.L'accordo raggiunto è un miglioramento rispetto alla proposta originale della Commissione e abbiamo quindi deciso di supportarlo. Il testo richiede una metodologia comune per la valutazione dei rischi a livello nazionale e regionale (intesa come più Stati membri). La rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione di energia elettrica svilupperà anche una metodologia comune per le valutazioni dell'adeguatezza stagionali e a breve termine negli Stati membri e nelle regioni.Ci piace anche il maggiore coinvolgimento delle parti interessate nella valutazione dei rischi, nell'identificazione degli scenari di crisi regionali e nazionali e nella definizione di metodologie. Le parti interessate devono inoltre essere informate dell'applicazione di misure non di mercato in caso di una crisi dell'elettricità in uno Stato membro.Per questi motivi abbiamo votato a favore.
2016/11/22
Labelling of tyres with respect to fuel efficiency and other essential parameters (A8-0086/2019 - Michał Boni) IT

I pneumatici sono probabilmente una delle più grandi fonti di inquinamento plastico nei nostri oceani, fiumi e mari. L'abrasione dei pneumatici emette microplastiche che contribuiscono all'aumento delle polveri sottili in ambito urbano e non, e che vengono spazzate via dal vento e lavate dalla pioggia in corsi d'acqua, che portano all'oceano, e possono danneggiare animali acquatici, ecosistemi fragili e anche la salute umana. È quindi cruciale migliorare l'etichettatura dei pneumatici, in modo da consentire ai consumatori di ottenere informazioni più pertinenti e comparabili e di adottare decisioni di acquisto economicamente vantaggiose e rispettose dell'ambiente all'acquisto di nuovi pneumatici.Purtroppo, il testo approvato è poco ambizioso in questo riguardo, togliendo spazio all'economia circolare e alla riduzione dell'inquinamento da microplastiche. Noi sostenevamo la proposta della Commissione di includere quanto prima, nell'etichetta, le informazioni relative all'abrasione e al chilometraggio - parametri ambientali importanti di cui adesso la discussione è stata rinviata alla prossima revisione del presente regolamento.Abbiamo quindi votato contro la proposta.
2016/11/22
Copyright in the Digital Single Market (A8-0245/2018 - Axel Voss) IT

La proposta di direttiva mira a modificare le norme in materia di diritto d'autore e si inserisce nel contesto più ampio della realizzazione del mercato digitale unico.Il testo finale poteva ritenersi un compromesso accettabile se non fosse per la presenza di due articoli controversi: l'articolo 11, che mira a introdurre la c.d. linktax , in altre parole un diritto ancillare al diritto d'autore, a favore degli editori dei giornali, per l'uso digitale delle loro pubblicazioni di carattere giornalistico; l'altro, è l'articolo 13, che disciplina l'uso di contenuti protetti da parte dei prestatori di servizi delle società dell'informazione che memorizzano e danno accesso a grandi quantità di opere e altro materiale caricati dagli utenti (es. Youtube), e prevede l'uso di filtri automatici. Questi due articoli rischiano di mettere a repentaglio sia la libertà di espressione in rete, sia Internet così come è nato e l'abbiamo sempre conosciuto: libero e aperto.Noi del M5S siamo da subito stati contrari e abbiamo presentato degli emendamenti di stralcio di questi articoli che però non sono passati.Riteniamo questo accordo inaccettabile e abbiamo pertanto votato contro.
2016/11/22
EU-Singapore Free Trade Agreement (resolution) (A8-0048/2019 - David Martin) IT

Ennesimo accordo di libero scambio con un Paese terzo che si promette di migliorare la bilancia commerciale complessiva degli Stati membri, ma che poi a guardar bene oltre alle possibilità imprenditoriali offre alle imprese terze una protezione speciale che in realtà è già garantita dai tribunali nazionali. Perché creare un duplice livello di protezione per gli investitori privati stranieri che rischiano di avere poi più diritti dei nostri cittadini e delle nostre imprese?Ho votato contro, e lo farò sempre quando ci sono queste clausole così penalizzanti per gli interessi europei e nazionali! I nostri cittadini e le nostre imprese hanno fondamentale bisogno di certezza giuridica, anche e soprattutto nelle politiche che i governi ideano. I dati indicano poi che gli investimenti internazionali in un dato Paese non sono legati alla presenza di questi sistemi di protezione speciale.Peccato che il PE abbia perso l'ennesima possibilità per aiutare la ricostruzione del processo di fiducia nei confronti del progetto europeo che stenta a riprendersi, e anzi rischia di far implodere le speranze di rinnovamento nell'interesse comune e non in quello particolare di pochi.
2016/11/22
Common provisions on the European Regional Development Fund, the European Social Fund Plus, the Cohesion Fund, and the European Maritime and Fisheries Fund and financial rules for those (A8-0043/2019 - Andrey Novakov, Constanze Krehl) IT

Il Parlamento, grazie al nostro emendamento di rigetto, ha cancellato il principio della macro-condizionalità economica, ovvero la possibilità di sospendere i Fondi europei per uno Stato che devia dai diktat economici della Commissione. Questo voto rappresenta un cambio di paradigma importante, e di una presa di coscienza di come alcune regole stupide e penalizzanti per i nostri territori non abbiano motivo di esistere. Ha vinto l'Italia, hanno vinto i cittadini. I Fondi europei per i territori più in difficoltà sono salvi. L'austerity ha perso.Nel rapporto ci sono molti altri elementi positivi. Si è aumentata la dotazione finanziaria totale della politica di coesione, proponendo un progetto di bilancio più ambizioso di quello proposto dalla Commissione. Grazie ai nostri emendamenti, abbiamo difeso e ottenuto anche il principio di territorialità nella politica di coesione. Anche la quota di co-finanziamento europea, fondamentale per la liquidità delle regioni e degli enti locali e dunque per fare iniziare i progetti, è stata innalzata in maniera significativa in particolare per le regioni meno sviluppate.Dal punto di vista ambientale e sociale ci sono diversi passi in avanti rispetto alla programmazione 2014-2020. Abbiamo dunque votato sì alla relazione.
2016/11/22
The state of the debate on the Future of Europe (A8-0427/2018 - Ramón Jáuregui Atondo) IT

Il primo Ministro Giuseppe Conte è stato chiaro martedì 12 febbraio, e il futuro dell'Europa è il suo popolo. Sono convinto che il futuro del progetto europeo sia quello di un'Europa sociale e non solo economica. L'ecologia dovrà essere il driver attraverso il quale si calcolano costi e benefici; il bene primario di cui dobbiamo preoccuparci è il pianeta e la sua natura. Se è vero che in meno di 80 anni buona parte del mio Paese potrà ritrovarsi sommerso, mi chiedo perché i leader europei perdano tempo a criticare una singola manovra economica. Lo sguardo è complessivo e la preoccupazione più grande non è lo spread finanziario, ma proprio quello ecologico. Solo quando considereremo le esternalità e i costi sociali delle scelte economiche fatte negli ultimi 30 anni, neoliberiste, disumanizzate e che hanno portato oggi interi Paesi al rischio di implosione, allora potremo guardare al futuro dell'Europa senza vergognarci poi di guardare negli occhi i nostri figli.
2016/11/22
Insurance of motor vehicles (A8-0035/2019 - Dita Charanzová) IT

Cambiamenti radicali come elettrificazione, automazione ed economia collaborativa hanno generato una profonda evoluzione nel settore automobilistico, già in corso ma destinata a protrarsi nei prossimi decenni.Si rende, perciò, necessario avere un quadro regolatorio sempre aggiornato e performante in materia di responsabilità civile e assicurazione degli autoveicoli. In considerazione delle recenti pronunce della Corte di giustizia dell'Unione europea, è positivo che la direttiva 2009/103/CE sia stata rivista per evitare ogni possibile confusione, rendendo cioè chiaro che le norme in essa contenute si applichino esclusivamente ai veicoli sottoposti a obblighi di omologazione, e non ad altri come biciclette (comprese quelle a pedalata assistita), monopattini o scooter ad alimentazione elettrica.
2016/11/22
Experiencing backlash in women’s rights and gender equality in the EU (B8-0096/2019, B8-0099/2019) IT

Sono stati fatti notevoli passi in avanti negli ultimi anni relativamente all'uguaglianza di genere tra uomini e donne, tuttavia ci sono molteplici questioni che devono ancora essere risolte. I problemi relativi alle differenze di salario e pensionistiche tra uomini e donne, violenza contro le donne, matrimonio forzato, mutilazione genitale femminile, rappresentanza delle donne nella politica e nella scienza sono solo alcune delle sfide che devono essere affrontate e risolte al più presto.Il Parlamento si rammarica del fatto che nonostante i progressi effettuati finora, alcune iniziative chiave non siano riuscite a sortire gli effetti sperati e soprattutto che le statistiche mostrino un aumento della violenza verso le donne all'interno degli Stati membri nonostante tali reati siano puniti sempre più severamente. In virtù di ciò si rivela necessario che gli Stati membri prendano in considerazione gli interessi e i bisogni delle donne nella preparazione delle loro politiche relative alla salute e che vengano combattuti gli stereotipi e la sessualizzazione dell'immagine della donna anche tramite programmi di educazione da parte degli Stati membri.Noi abbiamo dato supporto alla risoluzione per dare priorità all'uguaglianza di genere e ai diritti delle donne e per creare politiche che combattano meglio le diseguaglianze.
2016/11/22
Motion for a resolution pursuant to Rule 108(6) seeking an opinion from the Court of Justice on the compatibility with the Treaties of the proposed EU-Morocco Sustainable Fisheries Partnership Agreement (B8-0100/2019) IT

Ho votato contro l'accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l'Unione europea e il Regno del Marocco per un motivo "politico-umanitario". Il Sahara occidentale è attualmente un territorio non autonomo, sotto occupazione militare straniera del Marocco e l'accesso alle risorse naturali del Sahara occidentale è uno dei punti chiave del conflitto. Il popolo saharawi è stato costretto a fuggire nel 1975, quando l'esercito marocchino ha invaso e occupato i territori all'interno del Sahara occidentale. Lo sfruttamento delle risorse naturali senza l'autorizzazione del popolo saharawi presuppone una violazione dell'articolo 73 della Carta delle Nazioni Unite.Inoltre, la Corte di giustizia dell'Unione europea ha stabilito che l'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e il Regno del Marocco non è giuridicamente applicabile alle acque del Sahara occidentale.Alla luce di tutto questo sembra evidente che manchi una certezza giuridica per i pescatori dell'UE che operano nelle acque adiacenti al Sahara occidentale e che un accordo siffatto rischi di essere respinto dalla Corte di giustizia.
2016/11/22
Agreement to prevent unregulated high seas fisheries in the Central Arctic Ocean (A8-0016/2019 - Norica Nicolai) IT

Ho votato a favore dell'accordo volto a impedire la pesca non regolamentata nelle acque d'altura del Mar Glaciale Artico centrale. La pesca eccessiva mette in pericolo di estinzione molte specie e popolazioni di pesca. Lo scioglimento delle calotte polari a causa dei cambiamenti climatici faciliterà l'accesso al mare che circonda il Polo Nord, aumentando ulteriormente la pesca e mettendo a rischio la popolazione ittica.C'è quindi bisogno di una legislazione forte che garantisca una pesca sostenibile. La proposta del Parlamento impedirà la pesca commerciale non regolamentata nella parte d'alto mare dell'Oceano centrale dell'Artico in conformità dell'approccio precauzionale alla gestione della pesca. Sarà istituito un programma congiunto di ricerca scientifica e monitoraggio per accrescere la conoscenza delle risorse marine viventi di questa zona specifica e dei suoi ecosistemi e per determinare se esistono stock ittici che potrebbero essere raccolti su una base sostenibile.
2016/11/22
Union Civil Protection Mechanism (A8-0180/2018 - Elisabetta Gardini) IT

Il cambiamento climatico non è più solo un oggetto di dibattito scientifico, ma una realtà quotidiana nelle vite dei cittadini europei, talvolta fatta di eventi drammatici come incendi, tempeste e inondazioni. Uniti a quelli prodotti da altri fenomeni geologici come i terremoti, tali rischi richiedono una protezione sempre più efficace del benessere della popolazione civile in termine di prevenzione dei rischi, preparazione dei mezzi e delle capacità, e pronto intervento al verificarsi dell'evento catastrofico.L'attuale meccanismo europeo di protezione civile, tuttavia, ha mostrato forti limiti nell'assicurare livelli adeguati di protezione ai cittadini, talvolta a causa di interruzioni e inefficienze nel ciclo di prevenzione, preparazione e risposta.Per questo, sono fortemente positivi sia l'introduzione del meccanismo "rescEU", che mette a disposizione degli Stati membri in difficoltà delle capacità aggiuntive prestate volontariamente dagli altri Stati, sia il miglioramento delle procedure di comando e controllo nel ciclo di prevenzione, preparazione e risposta, grazie a un rafforzamento del coordinamento da parte della Commissione europea e a una più profonda condivisione delle conoscenze.
2016/11/22
Minimum requirements for water reuse (A8-0044/2019 - Simona Bonafè) IT

Il territorio dell'Unione europea è soggetto a stress idrico crescente per via delle attività umane e dei cambiamenti climatici. Le risorse idriche andrebbero dunque gestite in modo più efficiente e il risparmio idrico dovrebbe diventare una priorità. Opportunità possono essere colte dal riutilizzo delle acque reflue urbane recuperate, come già fatto per esempio in Italia.Questo regolamento potrà stimolare un riutilizzo delle acque reflue urbane recuperate per scopi irrigui dell'ordine di 6,6 miliardi m3 all'anno. Servirà a ridurre le pressioni sui corpi idrici superficiali/sotterranei, diminuendo almeno del 5% l'estrazione di acqua dolce per scopi irrigui.Abbiamo inserito con successo la presenza di microplastiche tra i fattori che possono richiedere l'adozione di prescrizioni supplementari. La presenza di microplastiche nelle acque e nell'ambiente è un problema molto grave che compromette la salute umana e animale. Le fonti principali delle microplastiche sono il lavaggio di vestiti sintetici e l'abrasione degli pneumatici. Fino ad oggi, non è stato fatto abbastanza per risolvere il problema e quindi abbiamo inserito una richiesta affinché la Commissione sviluppi una metodologia per la misurazione della presenza di microplastiche nelle acque depurate.
2016/11/22
Programme for single market, competitiveness of enterprises and European statistics (A8-0052/2019 - Nicola Danti) IT

Il programma COSME è stato un programma di successo, e assieme allo strumento dedicato alle PMI all'interno di Horizon 2020, questo programma ha permesso alle PMI di Paesi come Italia e Spagna di beneficiare di sostegni importanti in termini di co-finanziamenti, ma anche di garanzie bancarie e altri strumenti finanziari innovativi. Per questo motivo abbiamo votato a favore.Il lavoro fatto in Parlamento conferma quantomeno che le PMI rimangono una priorità, almeno in termini politici. I finanziamenti saranno una partita molto dura, e mi auguro che i tagli che vuole fare il Consiglio al budget generale non intacchino i buoni risultati ottenuti con la relazione del Parlamento, e quei 3 miliardi previsti per le PMI rimangano tali.L'UE ha bisogno di ritrovare l'essenza comunitaria che ha perso in anni di rigore economico, e le PMI, micro PMI incluse, sono attori troppo importanti per il tessuto economico europeo perché non abbiano il posto prioritario che spetta loro anche nella programmazione finanziaria futura.
2016/11/22
VAT: Definitive system for the taxation of trade between Member States (A8-0028/2019 - Fulvio Martusciello) IT

Quando fu avviato il mercato unico nel 1993, non c'era ancora un sistema definito per la tassazione delle merci. Al suo posto fu elaborato il regime dell'IVA transitorio, un'alternativa temporanea e meno ambiziosa che rendeva possibile la cessazione dei controlli fiscali alle frontiere, conservando però le caratteristiche principali del regime in vigore all'epoca. Questa soluzione, che è ancora in vigore, per quanto riguarda le operazioni fra imprese, aumenta il rischio di frode.In plenaria abbiamo votato la proposta che sostituisce il regime transitorio con un sistema dell'IVA definitivo per gli scambi tra imprese all'interno dell'Unione, in base al quale le operazioni nazionali e transfrontaliere di beni saranno trattate allo stesso modo evitando il rischio di frode.Sebbene siamo a favore dell'obiettivo della proposta, non consideriamo sufficientemente rigorosi i criteri per determinare quali imprese possono beneficiare dello status di soggetto passivo certificato né tanto meno delle disposizioni sulla revoca dello status stesso. Infine, non ci riteniamo soddisfatti dalla delega che viene fatta alla Commissione per emanare atti di esecuzione per una migliore interpretazione di soggetto passivo certificato.Per questo motivo, ed in linea con quanto fatto precedentemente sugli altri dossier del Pacchetto IVA, abbiamo deciso di astenerci durante il voto.
2016/11/22
A comprehensive European industrial policy on artificial intelligence and robotics (A8-0019/2019 - Ashley Fox) IT

Le IA sono già nelle nostre vite.La loro capacità di analizzare i dati viene impiegata per aiutare i medici di base di Londra e per il trading in borsa, dove algoritmi in competizione tra loro nell'High Frequency Trading hanno causato nel 2010 un improvviso crollo dell'indice Dow Jones.In Cina è una realtà il controllo emozionale. L'intelligenza artificiale valuta le emozioni di lavoratori e cittadini: stanchezza e stress, approvazione e dissenso.Queste funzioni si amplieranno con l'avvento dei robot, non necessariamente antropomorfi, che entreranno nella nostra vita quotidiana e sui luoghi di lavoro.Decisioni determinanti per la vita delle persone non possono essere lasciate ad algoritmi privi di etica e considerazione per la dignità umana e i valori europei. Per questo gli esseri umani dovranno sempre avere il controllo sulle intelligenze artificiali.Abbiamo ottenuto che questi elementi fondamentali siano tenuti in considerazione. È il motivo fondamentale per cui abbiamo espresso voto positivo.Bisogna lavorare - e noi lo faremo - per aggiungere al quadro legislativo UE i tasselli che ancora mancano: promuovere uno sviluppo inclusivo, etico e socialmente orientato dei sistemi di intelligenza artificiale ed impedire che se ne faccia un uso distorto dettato dal liberismo sfrenato e dal profitto.
2016/11/22
Implementation of the cross-border Healthcare Directive (A8-0046/2019 - Ivo Belet) IT

Il diritto del paziente a ricevere cure sanitarie è uno dei diritti fondamentali dei cittadini europei. È, pertanto, vitale assicurarne il più ferreo rispetto, garantendo cioè che il paziente possa effettivamente accedere all'assistenza sanitaria a prescindere dallo Stato membro in cui si trovi. In questo, la direttiva ha portato a notevoli miglioramenti per la vita dei cittadini, creando un quadro di diritti comuni a tutta l'Unione. Per questo motivo abbiamo votato a favore.Perché il diritto a ricevere cure sanitarie sia rispettato efficacemente, è necessario prendere in considerazione da una parte l'evoluzione del settore, e in particolare il potenziale rappresentato dalle nuove tecnologie e dalla e-health , e dall'altra, un diritto accessorio, ma altrettanto importante, come quello di accesso alle informazioni. A prescindere da dove si trovi, il paziente deve poter conoscere gratuitamente e nella propria lingua le disponibilità di cura in tutto il territorio dell'Unione, in modo da poter fare una scelta informata.Il pieno rispetto del diritto alle cure sanitarie, inoltre, non può prescindere dalla tutela dei diritti di tutti i pazienti, compresi quelli affetti da malattie e tumori rari. Specialmente in questo settore, maggior coordinamento delle risorse e condivisione delle conoscenze a livello europeo possono fare la differenza.
2016/11/22
Promotion of the use of energy from renewable sources (A8-0392/2017 - José Blanco López) IT

Abbiamo votato a favore della direttiva sulla promozione delle energia da fonti rinnovabili in quanto al suo interno vengono riconfermate vittorie, ma anche alcune criticità. Il punto più importante è il riconoscimento del problema dello sfruttamento della geotermia ad alta entalpia con impianti che rilasciano grandi quantità di inquinanti nell'atmosfera.Dopo un'importante battaglia siamo riusciti a convincere tutte le parti politiche ad avere in un recital la richiesta alla commissione di analizzare il problema celermente e di proporre eventuali legislazioni che lo affrontino. Altri punti inclusi importanti sono: la conferma di un target di energia rinnovabile vincolante unionale al 35%, salvaguardia del diritto all'autoconsumo per i singoli o per le comunità energetiche.Scende l'ambizione sul phase out dei biocombustibili di prima generazione, ma si fa in modo che non aumentino gli investimenti nel settore, portando a fine vita quelli già in atto. Ci sono state alcune nostre proposte che non sono passate: l'emendamento per non dare supporto finanziario all'incenerimento e al coincenerimento dei rifiuti nei cementifici, la richiesta dell'applicazione dei criteri di sostenibilità alla maggior parte degli impianti di biomassa (a partire da 1 MW) e il divieto alle sovvenzioni all'uso di alcune parti dell'albero (tronchi e grossi ceppi).
2016/11/22
Energy efficiency (A8-0391/2017 - Miroslav Poche) IT

Abbiamo deciso di astenerci nel voto perché nonostante la posizione del Parlamento abbia rafforzato quella della Commissione, si riduce molto l'ambizione rispetto al testo approvato in commissione ITRE. Per esempio, viene mantenuto l'obiettivo vincolante a livello UE di almeno il 35% di efficienza energetica entro il 2030 (senza meccanismi di aggiustamento e flessibilità che diminuiscono ambizione) ma si perdono gli obiettivi vincolanti nazionali.L'articolo sugli obblighi di risparmio energetico viene rafforzato: ogni misura adottata deve garantire risparmi "cumulativi" rispetto agli anni precedenti e deve generare nuovi e genuini risparmi utili per raggiungere obiettivo al 2030; l'energia usata nel settore dei trasporti adesso viene completamente inclusa nelle metodologie per calcolare l'1,5% di risparmi di energia annui, le esenzioni, ossia le cosiddette flessibilità che gli Stati membri possono adottare per ridurre i risparmi richiesti, sono rimaste al 25%.Ma la cosa che ci ha fatto optare decisamente per l'astensione è stata la bocciatura del nostro emendamento che chiedeva che gli investimenti in efficienza energetica fossero esenti dal patto di stabilità. I popolari addirittura hanno messo un voto chiave sul nostro emendamento e hanno fatto un patto con altre forze politiche perché si astenessero.
2016/11/22
Governance of the Energy Union (A8-0402/2017 - Michèle Rivasi, Claude Turmes) IT

Abbiamo votato a favore del regolamento sulla governance dell'Unione dell'energia in quanto si confermano alcuni dei nostri ambiziosi emendamenti sul phase out dei sussidi ai combustibili fossili e permane la nostra proposta di considerare gli investimenti in efficienza energetica come priorità infrastrutturale.Confermata l'ambizione sul coinvolgimento constante della popolazione e sulla trasparenza dei piani, del reporting e del monitoraggio che devono essere pubblici. Si perde tuttavia la richiesta agli Stati membri di definire il fenomeno della povertà energetica in maniera armonizzata, ma rimane la richiesta di inserire nei piani nazionali dei target di riduzione del fenomeno e delle misure da mettere in piedi, qualora la povertà energetica sia sostanziale nel paese di riferimento.
2016/11/22
European agenda for the collaborative economy (A8-0195/2017 - Nicola Danti) IT

Il testo è equilibrato e abbiamo deciso di votare positivamente la relazione. Resta aperto alle innovazioni dal basso, introdotte dalla sharing economy, senza incoraggiare forme di concorrenza sleale, verso gli operatori tradizionali, od ostacolare i diritti dei consumatori.Sono stati inclusi molti degli emendamenti proposti da Zullo, relatore ombra in IMCO, e da me, come relatore dell'opinione in ITRE. Tra questi quelli che pongono l'accento sul ruolo vitale della sharing, come salvagente contro la crisi, la tutela dei giovani, la trasparenza sui dati personali, la distinzione tra servizi professionali e tra pari, attraverso le soglie, il chiarimento sui contenziosi con gli utenti consumatori, la necessità di aumentare la fiducia anche tramite feedback affidabili. Nel testo viene sottolineato il potenziale delle "distributed ledger techonologies", come il blockchain, che abilita lo scambio tra pari senza intermediari e favorendo, per esempio, il decentramento della produzione di energia rinnovabile e l'autoproduzione, l'autoconsumo, lo stoccaggio e la distribuzione.Abbiamo voluto ripresentare come emendamenti della commissione ITRE alcuni paragrafi che riconoscevano il ruolo dell'open hardware e software nel processo di innovazione delle economie collaborative e di diffusione dei creative commons e lo spettro delle onde, per le telecomunicazioni come bene comune, non riuscendo a passare, purtroppo.
2016/11/22
Binding annual greenhouse gas emission reductions to meet commitments under the Paris Agreement (A8-0208/2017 - Gerben-Jan Gerbrandy) IT

Il regolamento fissa i tetti di emissioni di gas serra, nei settori non industriali (edilizia, trasporti, agricoltura e gestione dei rifiuti) che i singoli Stati membri devono rispettare, così da ridurre le emissioni del 30% (rispetto al 2005) entro il 2030. La commissione Ambiente, ha votato positivamente, a emendamenti che: riducono di 500 milioni di tonnellate (rispetto alla proposta originaria) le emissioni, riducono da cinque a due anni, la verifica del rispetto dei target annuali, favoriscono l'applicazione delle penalizzazioni per gli Stati membri inadempienti. Questi emendamenti sostenuti dalla commissione Ambiente, sono stati votati in plenaria, così da ottenere il mandato per l'avvio del negoziato con il Consiglio.Eleonora Evi ha deciso di ripresentare 8 emendamenti che riguardano proposte di forte limitazione degli strumenti di flessibilità e controlli annuali. L'obiettivo finale è quello di votare, per preservare la riduzione delle emissioni di almeno 300 milioni di tonnellate. Visto il key vote, degli emendamenti 8 e 29 (della commissione Ambiente, che anticipa al 2018 l'avvio della traiettoria di riduzione delle emissioni) nella direzione da noi auspicata, abbiamo quindi espresso un voto positivo.
2016/11/22
Participation of the Union in the Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area (PRIMA) (A8-0112/2017 - Sofia Sakorafa) IT

Il programma PRIMA, avviato nel 2012 con la Conferenza Euro-mediterranea sulla scienza, ha come scopo quello di sviluppare soluzioni innovative e sostenibili, per l'approvvigionamento idrico e per i sistemi alimentari nella regione del Mediterraneo. Nell'ottobre del 2016 la Commissione ha presentato una decisione per permettere all'UE di partecipare al partenariato, per ora condotto congiuntamente da paesi dell'area. Durante il trilogo informale dell'11 aprile 2017 è stato trovato un accordo tra le tre istituzioni dell'UE che sostiene che: "in linea con le priorità di Orizzonte 2020, l'obiettivo generale di PRIMA è costruire capacità di ricerca e innovazione e sviluppare conoscenza e soluzioni innovative, comuni per i sistemi agroalimentari sostenibili e la gestione integrata dell'acqua nella regione del Mediterraneo, al fine di rafforzarne la resilienza ai cambiamenti climatici, l'efficienza, l'efficacia sotto il profilo dei costi e la sostenibilità ambientale e sociale e di contribuire a risolvere a monte, i problemi legati alla scarsità d'acqua, alla sicurezza alimentare, alla nutrizione, alla salute, al benessere e alla migrazione". Siamo riusciti a fare approvare emendamenti che favoriscono la partecipazione al programma di nuovi attori (tra cui le PMI), maggiore trasparenza e un coinvolgimento rafforzato del Parlamento. Abbiamo quindi espresso voto positivo.
2016/11/22
Specific measures to provide additional assistance to Member States affected by natural disasters (A8-0070/2017 - Iskra Mihaylova) IT

Dopo i terremoti in centro Italia, ad agosto e ottobre 2016, la Commissione ha presentato una proposta per introdurre un asse prioritario separato per gli interventi di ricostruzione, anche del patrimonio culturale, finanziati dal FESR, nell'ambito di un programma operativo. La proposta prevedeva che il tasso di cofinanziamento per i progetti FESR potesse equivalere al 100%. La proposta vale per tutti gli Stati membri e non necessita il bisogno di nessun fondo addizionale, giacché si mantiene entro i limiti della dotazione globale per il periodo 2014-2020. Nonostante ciò, la proposta è stata osteggiata dai maggiori gruppi (PPE, gran parte di S&D, ALDE) in Parlamento, e dall'ostruzionismo della Germania e altri sei Stati in Consiglio. A seguito delle negoziazioni nel trilogo è conseguito un indebolimento del testo iniziale della Commissione. Malgrado l'annacquamento si è deciso, per senso di responsabilità e per accelerare la conclusione dell'accordo entro l'estate, di votare favorevolmente alla relazione.
2016/11/22
Assessment of Horizon 2020 implementation (A8-0209/2017 - Soledad Cabezón Ruiz) IT

Questa relazione del Parlamento europeo, serve in vista della comunicazione sulla valutazione intermedia H 2020 di ottobre e della proposta del prossimo programma quadro, di primavera 2018. Come Movimento abbiamo concentrato il nostro sforzo emendativo, verso una ridistribuzione delle opportunità di Horizon 2020, verso le piccole e medie imprese e verso i paesi europei meno sviluppati. Crediamo infatti che H 2020 non debba essere una opportunità solo per i grandi attori attuali.Nel dettaglio quindi abbiamo chiesto una distribuzione più equa, a livello geografico delle risorse, l'introduzione di una soglia massima di finanziamento che un singolo soggetto richiedente può ottenere, un rafforzamento dei punti di contatto nazionali (che servono soprattutto a fornire il know-how e accompagnare le PMI nel presentare la candidatura), una valutazione più trasparente dei benefici dei finanziamenti, un rafforzamento dei finanziamenti, così da poter coprire economicamente un maggior numero di progetti selezionati. Di queste richieste, una parte sono state accolte dalla relatrice Mihaylova e quindi abbiamo espresso un voto favorevole al testo finale.
2016/11/22
Internet connectivity for growth, competitiveness and cohesion: European gigabit society and 5G (A8-0184/2017 - Michał Boni) IT

Questa iniziativa del Parlamento appena votata, è correlata alle due comunicazioni proposte dalla Commissione (sul 5G e sulla connettività) facenti parte delle misure relative al mercato unico digitale. L'iniziativa copre numerosi temi: si richiede un piano di azione per implementare le reti standard 5G, sia in termini di capillarità, specialmente nelle aree remote, che in termini di velocità, con l'obiettivo di raggiungere i 100Gbps nel lungo termine; si riconoscono le ricadute sociali (come la personalizzazione del servizio e la diffusione equa delle infrastrutture sul territorio) ed economiche (di investimenti e profitti) del 5G; si sottolinea il bisogno, dal punto di vista politico, di usare un approccio favorevole alla concorrenza, a diversi modelli di investimento (tra cui il co-investimento) e ad accordi commerciali per favorire la connettività gigabit.In generale la relazione è positiva, avendo come scopo quello di favorire l'innovazione sia per i consumatori che per le imprese. Inoltre molti dei nostri emendamenti sono stati ripresi nel testo votato. Per questo motivo, abbiamo espresso un voto positivo per la relazione.
2016/11/22
Digitising European industry (A8-0183/2017 - Reinhard Bütikofer) IT

La proposta in commissione, del relatore Bütikofer, mira a creare una cornice europea, per la digitalizzazione dell'industria (tramite strumenti politici, formativi, finanziari e legislativi) così da evitare un'inutile frammentazione e facilitare la competitività europea nei settori tecnologici emergenti. L'Europa ha bisogno di una strategia di modernizzazione industriale ambiziosa.La relazione nel dettaglio, suggerisce una strategia europea, che faccia da quadro allo sviluppo e diffusione delle nuove infrastrutture, incoraggia gli investimenti nei settori tecnologici in forte crescita e sottolinea il bisogno di un programma per facilitare la digitalizzazione delle PMI. Si sottolinea inoltre il bisogno di norme sulla cybersecurity, anche nel comparto industriale, nell'IoT e nel B2B, ma contemporaneamente si fa riferimento al bisogno di facilitare il flusso dei dati. Si richiede una visione più ampia nel comparto della digitalizzazione dei trasporti, così da coprire non solo il tema della guida automatizzata, ma anche temi come la prestazione ambientale, la sicurezza, la mobilità ridotta e la logistica in generale. Infine la relazione copre le conseguenze sociali della digitalizzazione come il bisogno dell'educazione continua.Non sono stati presentati nostri emendamenti alla relazione, essendo il testo presentato, già di per sé positivo. Il testo ha quindi avuto il nostro voto favorevole.
2016/11/22
Draft recommendation following the inquiry into emission measurements in the automotive sector (B8-0177/2017) IT

Abbiamo votato positivamente il testo finale sulla relazione d'inchiesta riguardo alla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico. Ma nonostante il rapporto denunci i responsabili dello scandalo e gli errori commessi, ad oggi nulla cambia la drammatica realtà delle milioni di auto inquinanti in circolazione. Con buona pace dei nostri polmoni e dei nostri diritti di consumatori.La nota positiva è che il testo finale include 5 emendamenti presentati da noi al fine di includere dei provvedimenti di maggior garanzia per i consumatori europei cui, a differenza di quelli statunitensi, non è stato riconosciuto alcun risarcimento nonostante la maggior parte dei veicoli VW coinvolti dallo scandalo siano stati venduti in UE.Inoltre, il testo include anche un altro nostro emendamento che invita gli Stati membri ad intraprendere azioni di retrofitting sui Diesel circolanti.
2016/11/22
Mercury (A8-0313/2016 - Stefan Eck) IT

Il mercurio è tra le dieci sostanze più inquinanti al mondo. I dati scientifici dimostrano in modo incontestabile l'acuta tossicità del mercurio, un elemento che non può essere distrutto né può scomparire. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), "non esistono limiti di sicurezza per quanto riguarda il mercurio". La proposta ha lo scopo principale di incorporare nel diritto comunitario tutte le misure previste dalla Convenzione internazionale di Minamata e di allineare quindi l'UE al diritto internazionale. Noi del Movimento del 5 stelle, grazie al collega Pedicini, abbiamo chiesto di mettere ai voti i nostri emendamenti che avevano lo scopo di eliminare definitivamente l'uso del mercurio entro il 2022 e nel frattempo di vietare l'uso del mercurio per le otturazioni su minori e donne in gravidanza: io stesso nella mia attività di odontoiatra mi regolo già in questo modo da molto tempo. Questo per sottolineare la gravità della situazione e l'importanza di prendere posizioni forti rispetto al problema. Purtroppo la nostra richiesta non è passata. Abbiamo comunque appoggiato l'accordo poiché in linea generale rappresenta un miglioramento della situazione a livello UE, limitando l'uso del mercurio in certi processi di produzione e in odontoiatria.
2016/11/22
End-of-life vehicles, waste batteries and accumulators and waste electrical and electronic equipment (A8-0013/2017 - Simona Bonafè) IT

Coerentemente con le nostre posizioni precedenti sul tema (come il bisogno di aumentare il ciclo di vita dei prodotti), abbiamo deciso di esprimere un voto positivo alla proposta di revisione di queste direttive. Le modifiche apportate dal Parlamento sono state minime. In ogni caso, apprezziamo il fatto che si intraprenda l'istituzione di un reporting da parte degli Stati Membri sul raggiungimento degli obiettivi nazionali di riciclo, un reporting della Commissione per controllare lo stato del riciclo negli Stati Membri e una lista (purtroppo non vincolante) che suggerisce agli Stati degli strumenti per passare a un'economia circolare.
2016/11/22
Waste (A8-0034/2017 - Simona Bonafè) IT

Abbiamo sostenuto questa revisione della legislazione europea sui rifiuti del 2008 perché migliora la situazione corrente introducendo obiettivi più ambiziosi di quelli della Commissione e perché molti dei nostri emendamenti sono stati accettati. Si prevede infatti una preparazione al riuso e riciclo al 60% dei rifiuti municipali entro il 2025. Si prevede inoltre di arrivare al 70% entro il 2030.Il parlamento stabilisce anche: la raccolta separata obbligatoria anche per i rifiuti organici, gli olii usati, i rifiuti pericolosi e i rifiuti tessili; una serie di misure per favorire la prevenzione della creazione di rifiuti, come la sostituzione progressiva dei materiali pericolosi e la diminuzione dei rifiuti alimentari del 30% entro il 2025 e del 50% entro il 2030 (rispetto al 2014).Abbiamo però perso un'importante battaglia. Il Movimento ha richiesto con un emendamento anche l'eliminazione di ogni sussidio alle fonti fossili, ma esso è stato respinto dagli altri gruppi, inclusi i parlamentari italiani legati a Pd, Forza Italia e Lega. Si smaschera così la mancanza di volontà politica di passare verso una vera economia circolare.
2016/11/22
Landfill of waste (A8-0031/2017 - Simona Bonafè) IT

Abbiamo votato a favore della revisione della direttiva della Commissione sulle discariche del 1999. Essa prevede maggiori limitazioni all'incenerimento e allo smaltimento in discarica. Per quanto riguarda lo smaltimento in discarica, entro il 2030 solo il 5% di rifiuti municipali e solo i rifiuti residui (che non è possibile trattare ulteriormente) potranno finire in discarica.Viene inoltre introdotto il divieto all'incenerimento dei rifiuti raccolti separatamente.Tuttavia sarebbe stato opportuno avere azioni più coraggiose come il divieto totale all'incenerimento dei rifiuti. Come è noto bruciare i rifiuti ha costi inaccettabili per la salute ed è una pratica contraria alla stessa economia circolare che prevede il riutilizzo e il recupero delle risorse; noi abbiamo quindi suggerito con un emendamento l'introduzione di un divieto totale, ma la proposta è stata rigettata dagli altri gruppi confermando la scarsa volontà di perseguire l'economia circolare.
2016/11/22
Packaging and packaging waste (A8-0029/2017 - Simona Bonafè) IT

Il Movimento è da sempre in prima linea contro lo spreco di imballaggi, abbiamo quindi votato positivamente per la revisione della direttiva.Su questo tema il Parlamento propone obiettivi più ambiziosi rispetto a quelli della Commissione stessa. Si prevede una riduzione del 70% entro il 2025 e dell'80% entro il 2030. Anche gli obiettivi per materiale vengono aumentati. Inoltre si chiede agli Stati Membri di supportare e incentivare il settore del riuso attraverso lo stabilimento di reti di riuso, sistemi di vuoto a rendere (su cui il Movimento ha anche presentato un'importante iniziativa a livello nazionale), accesso ad informazioni tecniche, manuali e altri strumenti necessari per il riutilizzo di prodotti.
2016/11/22
Minimum standards for the protection of farm rabbits (A8-0011/2017 - Stefan Eck) IT

Al momento, sono in vigore una normativa dell'UE e una direttiva generale del Consiglio che stabiliscono standard minimi per la protezione di molti animali di allevamento, tuttavia non esiste ancora alcuna normativa specifica dell'UE sugli standard minimi per la protezione dei conigli da allevamento. Questa proposta di risoluzione colma dunque le lacune che permettono i gravi a abusi in atto nella coniglicoltura.Ci esprimiamo quindi compattamente con voto favorevole alla proposta. Il testo approvato mira: all'abolizione graduale delle gabbie in tutti gli allevamenti di conigli dell'UE, a una revisione delle condizioni di trasporto e macellazione, a misure per una cura della salute, delle condizioni di vita e dell'alimentazione dell'animale, a un minore uso di antibiotici. Infine si stabilisce che gli allevatori che effettuano questa conversione dovrebbero essere sostenuti dai programmi per lo sviluppo rurale della PAC.Vale la pena menzionare il voto positivo dell'emendamento congiunto del Movimento e di GUE sugli standard minimi di protezione dei conigli di allevamento.
2016/11/22
Civil Law Rules on Robotics (A8-0005/2017 - Mady Delvaux) IT

La relazione Delvaux sulle norme di diritto civile nel campo della robotica è il testo più interessante, completo e lungimirante al quale ho avuto l'onore di contribuire in questi due anni e mezzo al Parlamento europeo. Di qui il mio voto a favore.L'automazione è infatti diventata un problema urgente ora che i robot si avviano verso l'autoapprendimento: un vero salto quantico che cambierà molte cose e spiega l'attenzione che il Parlamento europeo ha dedicato a tale tematica.Con questa risoluzione, il Parlamento europeo ha voluto iniziare a disciplinare il crescente ruolo dei robot e delle intelligenze artificiali, con l'obiettivo di gestire il loro impatto all'interno del sistema sociale e fiscale: un impatto che porterà ad una crescente distruzione occupazionale.Di qui la richiesta di prendere in considerazione un reddito di base generale, che purtroppo è stata eliminata dal testo finale (ho votato affinché venisse mantenuta).
2016/11/22
EU-Canada Comprehensive Economic and Trade Agreement (A8-0009/2017 - Artis Pabriks) IT

Il CETA è stato negoziato in segreto. Questo trattato antepone gli interessi privati a quelli pubblici, fissa amplissimi spazi per l'intervento privato nei servizi ed impegna gli Stati a non ridurli, detta i criteri per il rilascio di permessi e licenze connesse con le attività economiche.Ovvero, per agevolare il commercio fra Canada ed UE, il CETA detta una serie di regole che limitano la capacità dell'UE e degli Stati membri di prendere decisioni nel pubblico interesse.Il CETA avrà effetti devastanti sull'agricoltura europea e complessivamente, secondo gli studi di impatto richiesti e finanziati dalla Commissione europea, farà aumentare il PIL della UE di una percentuale compresa fra lo 0,01% ed il 0,004% all'anno per sette/dieci anni: dopodiché esaurirà la sua spinta, non senza aver nel frattempo costretto 167 000 europei a cercarsi un nuovo lavoro.Uno studio di impatto indipendente tratteggia tra gli esiti del CETA la compressione salariale ed una maggiore disuguaglianza sociale: l'Italia sarebbe uno dei paesi più colpiti da queste conseguenze negative. Per tutte queste ragioni, ho espresso un voto negativo.
2016/11/22
Conclusion of the EU-Canada CETA (B8-0141/2017, B8-0142/2017, B8-0143/2017, B8-0144/2017, B8-0145/2017, B8-0146/2017) IT

Secondo la Commissione europea, bisogna dare attuazione al CETA al più presto perché il trattato provocherà l'aumento degli scambi fra UE e Canada e questo porterà benefici alla gente e al mondo degli affari contribuendo a generare crescita economica ed occupazione.Tutte menzogne! Il CETA elimina la quasi totalità dei dazi doganali sui beni scambiati fra Canada ed UE, che sono già ora molto bassi, ma soprattutto agisce sui regolamenti di conformità, sugli standard e simili che dettano le caratteristiche dei prodotti: ma le norme di questo tipo sono state in gran parte istituite per proteggere salute ed ambiente.La Commissione europea ama dipingere il CETA come un accordo in grado di governare la globalizzazione, grazie alle sue efficaci regole ("strong rules") per il rispetto dell'ambiente e per la protezione dei lavoratori. In realtà i capitoli del CETA sull'ambiente e sul lavoro contengono dichiarazioni prive di effetti pratici in quanto il trattato esclude esplicitamente l'applicazione di qualsiasi meccanismo in grado di farle efficacemente rispettare.Mi sono espresso dunque con voto negativo.
2016/11/22
EU-Canada Strategic Partnership Agreement (A8-0028/2017 - Charles Tannock) IT

L'accordo di partenariato strategico EU-Canada fa parte della galassia di testi legati al trattato CETA al quale sono contrario perché, per agevolare gli scambi commerciali, subordina la capacità dell'UE e degli Stati di prendere decisioni nel pubblico interesse al fatto che queste decisioni non nuocciano agli scambi commerciali con il Canada. Per questo ho votato contro.Fra l'altro il CETA istituisce la cooperazione normativa fra UE e Canada attraverso un esame preventivo bilaterale delle nuove norme mentre sono ancora in fase embrionale di gestazione e non contempla il principio di precauzione incardinato nei trattati europei e che evita fra l'altro la massiccia importazione nell'UE dei cibi OGM di cui il Canada è grande produttore.
2016/11/22